Ed eccomi qui, dopo Alfredo, Tata e Fabietto, a descrivere come è nata la MIA passione per le ruote grasse…
Come cominciare?
Correva l’anno 1999 quando incontrai Cristina, una ragazza che mi conquisto subito dandomi del bastardo….
Praticamente da subito lei cercò di trasmettere a me, ragazzo pigro di 80 kg, la voglia di girovagare per le campagne in bici e la voglia di effettuare passeggiate in montagna…
Voglia che ovviamente in me non riusciva a fare breccia….
Dopo alcuni mesi, a fronte della primavera, accettai di fare un giro. Presi la Wheeler 4200 di mio padre (una rigida che ai tempi mi sembrava una tortura e che oggi rivorrei nella mia cantina) e con Cristina e la sua mtb da supermercato con telaio da donna mi spinsi da Borgomanero fino nei meandri più sterrati della pianeggiante Fontaneto!!!
Voi non immaginate che sudata per fare questi difficilissimi 10-12 km totali del giro!!!!
Però non immaginate neanche che gioia mi abbia dato vedere gli occhi felici di questa ragazza…. Tornato a casa, ho valutato una cosa: la bici di Cristina era un filo piccola per lei, quindi decisi di regalargliene una nuova… La scelta ricadde su una normalissima Montana, non ricordo il modello, ma era poco più che una bici da uomo con cambio e…. udite udite: forcella ammortizzata.
Una sera venne a casa mia, le diedi dei guantini da ciclista (lei non li aveva) e le dissi che il regalo non era finito: la feci scendere in cantina e le feci trovare la bici. Lei rimase molto contenta del regalo, ma il rovescio della medaglia fu che volle utilizzare praticamente subito il nuovo mezzo! Che fatica…..Il weekend successivo uscimmo, io sempre con la rigida di mio padre, lei con la Montana.
Ad un certo punto, su una stradina sterrata le chiesi di provare questa forcella. E li scoppiò la scintilla!!!!! non avrei mai pensato che la sensazione del rimbalzo mi potesse conquistare così 8il paradosso è che ora valuto l’acquisto di una forca rigida…)!!!!!!
I mesi passarono e le uscite proseguirono; arrivo giugno ed io, che ora a fare 10-12 km continuavo a sudare ma senza rischiar di morire di infarto, incredibilmente per il mio compleanno proposi a mia madre e mia sorella di unirsi a me e finanziarmi per l’acquisto di una mtb nuova!
Alla fine i fondi erano quelli che erano e presi una Lee Cougan che non era della mia taglia ma più grande (non era giusta per me ma era in offerta…) Con questa bici intensificai le uscite con Cristina e iniziai a inoltrarmi con lei e in solitaria nei sentieri del Fenera (Ah, il sentiero ribattezzato “dei cacciatori”, il primo amore non si scorda mai…)
Il fiato aumentava, la voglia anche…. Cri mi convinse anche ad andare a camminare in montagna, e qui l’amore scoppio subito! Le gite in bici aumentarono, la passione per la salita a piedi e in bici cresceva in maniera esponenziale.Da qui vennero fuori i limiti di una bici non adatta alla mia taglia e questo mi fece cadere nel tunnel delle modifiche.
Alla fine questa bici la rifeci completamente e ancora ora che non è più a dormire nel mio garage la considero una perla per quello che ne venne fuori! Una bici scattante e velocissima in discesa
Negli anni di bici ne sono passate (di vari tipi e materiali), Cristina non è più la mia ragazza ma è diventata mia moglie, continua ad accompagnarmi per il Fenera e in montagna per giri stupendi sia in bici che a piedi, di chili (anche grazie a questa passione) ne ho persi e il gruppo di cinghiali (perchè in fondo tutti noi lo siamo sempre stati, solo non lo sapevamo) è aumentato.
A lei devo l’esplosione di questa passione. Passione che mi ha contagiato irreparabilmente, che ho trasmesso ad alcuni amici e che cercherò di trasmettere a chiunque si dimostrerà curioso o semplicemente vorrà provarci. Perchè come non mi stancherò mai di dire: andare al ritmo dell’ultimo non è un problema quando ti diverti in posti bellissimi!
Grazie Cri!