Appuntamento numero 4 per il master sport&sport di mtb in quel di Egro,piccola frazione del comune di Cesara della provincia del Verbano Cusio Ossola. Questo cross country organizzato ottimamente dall’Iride cycling team di Omegna ha sostituito per quest’anno la Gran Fondo del Lago d’Orta,che personalmente indico come una delle più belle manifestazioni a cui ho partecipato in questi anni,sia come percorso che come evento in generale.
Ma veniamo a domenica! Il tracciato di 7.5 km circa da ripetere 3 volte per un dislivello a giro di circa 220 metri,si snoda proprio su alcune delle parti di percorso più belle della sopracitata GF. La salita del Camosino con a seguire una delle più belle discese del master “la faggeta”,la salita dei pratoni e infine la “salita del ciotolato” un vero must per chi ha partecipato alla Gran fondo degli ultimi anni! La partenza personalmente non è stata delle migliori…anzi…però mi sono ripreso in fretta e sui primi strappi del Camosino ho iniziato a pedalare bene recuperando qualche posizione,ma sono purtroppo stato frenato un pò nel single track della faggeta da atleti che non conoscevano bene il percorso.Ripreso il ritmo giusto,dopo l’unico tratto fangoso del tracciato da fare a piedi,ho affrontato gli strappi dei pratoni con decisione e dopo alcuni tratti in discesa e ancora qualche strappetto,mi sono trovato per la prima volta davanti al ciottolato che con una pendenza tra il 10 e il 14 per cento mi ha riportato nei pressi di Egro.
Il tempo al primo giro è stato alto un pò per il traffico e un pò perchè mi è caduta la catena un paio di volte,quindi nel secondo incomincio a tirare perchè finalmente mi sento in forma,discese e salite a fuoco fino ai pratoni dove mi accorgo che la ruota dietro è nettamente più sgonfia di qualche minuto prima.Fermatomi a controllare posso solo constatare la prima impressione,la gomma perde (non per un buco ma per colpa della valvola come scoperto il giorno seguente) e il nervoso sale! Stupidamente ho lasciato il gonfia e ripara in macchina e quindi pedalo ancora per qualche metro e poi incomincio a chiederne uno ai concorrenti che mi passano e fortunatamente un atleta (che ringrazio anche se non ricordo nome e squadra) mi cede il suo e scappa via per non perdere ritmo. Una volta aggiustata la gomma riprendo a pedalare,do tutto sulle salite ma ovviamente peggioro ancora di più il tempo del primo giro. Nell’ultima tornata cerco quantomeno di tenere una buona pedalata anche se la gomma non è a posto e si sente sia in discesa che nei tratti in salita. Finisco in un’ora e 33,tempo davvero alto per come pensavo di chiudere prima della partenza. In conclusione…una gara decisamente sfigata personalmente parlando,però il bellissimo percorso mitiga l’amarezza!