Amici cinghiali, voglio parlarvi di un libro che parla di biciclette, ma non parla di un mezzo di trasporto, parla della macchina perfetta.
Libro che ha qualcosa di davvero speciale
Scovato per caso in rete, non so neanche io come, ho letto una breve descrizione del tomo, e mi è venuta la curiosità di leggerlo, quindi quindi ho deciso di ordinarlo, optando per l’ordine in una piccola libreria del paese e, stranamente, non su internet.
Già nell’andare a ritirarlo ho subito un qualcosa di esoterico… non lo so, mi sembrava di avere tra le mani il libro de “La Storia infinita”…
Sono andato a casa e ho iniziato a sfogliarlo e già le prime righe dell’introduzione mi han fatto capire che quello che avevo tra le mani non era un semplice libro di manutenzione: Il libro che avete tra le mani ha la pretesa di insegnarvi a riparare e a mantenere in efficienza la vostra bicicletta, qualsiasi vecchia bicicletta di cui l’Italia è piena.
Incredibile ragazzi continuando a sfogliarlo ci si accorge di avere tra le mani qualcosa di davvero unico. All’interno, accompagnato da foto e stampe d’epoca, si parla davvero della filosofia della bicicletta, dell’origine del mezzo, della letteratura relativa alla bici, delle curiosità, dei viaggi, dei movimenti che attualmente si stanno sviluppando intorno a questo mezzo antico ma assolutamente moderno e ovviamente della manutenzione.
Manutenzione che però rappresenta davvero la parte magica di questo libro.
Grazie a lui impareremo da come sostituire una camera d’aria a come costruire da zero una ruota raggiandola, il tutto però illustrato con disegni che sembrano più dei bozzetti ritrovati in una soffitta che altro…
Davvero ragazzi, non sono esaltato, è che questo libro ha qualcosa di incredibile… E’ talmente ben fatto che mi sento di poterlo consigliare anche a chi non ha intenzione di recuperare una vecchia bici, anche solo sfogliarlo ti incanta!
Che dire, dopo aver recuperato la mia Pasqualino e aver consigliato Tata per la sua vintage questo libro mi ha dato la voglia di ridare vita ai 2 cadaveri che ho a casa e a una vecchia bici da corsa.
In fondo hanno tutte un’anima….
P.S.: si comunica che il libro ha una concezione della bici come bici da “viaggio urbano” e non come mountain bike, ciò nonostante se amate la bici lo apprezzerete comunque,qualsiasi sia la vostra disciplina e anche sapendo che non considerano il downhill uno sport 🙂