Yak is ride-able

Questo tipo è tosto… Proprio tosto.

“Yo Smokey! You know that big rock face on the Coquihalla?”
“I’m in. Let’s do it on Saturday. I’m pretty sure we won’t die.”

Yak

Yak

La location si trova tra Vancouver e Kamloops, una montagna granitica molto nota ai locali alta più di 2400 piedi e sovrasta l’arrivo di Johnny Smoke, il temerario trailer che si è cimentato in questa ascesa e discesa.

Johnny, racconta, che la salita è stata davvero dura, a tratti la paura e i dubbi gli facevano compagnia fin su dove ancora campeggiava la neve. La ripida salita sarebbe stata anche la via del ritorno per giungere poi alla gigantesca lastra granitica del tratto finale. Questo era il pensiero che più attanagliava lo stomaco.

The summit was spectacular. A couple of climbers were just finishing their day and we had a nice visit with them while eating our late lunch.

Da là sopra si può ammirare un paesaggio fantastico e l’autostrada che corre silente come un lungo serpente. Il primo tratto di discesa è pastoso e seppur con grossa pendanza molto scorrevole rispetto a quella che sarebbe arrivato da li a poco: la pendenza (oltre il 45%) di questa enorme lastra di granito costringe Johnny in un fuori sella estremi.

Con un lavoro psicologico continuo si è trovato a ripetersi che poteva farcela, che doveva esser cauto e freddo. La via era percorribile!!

I remember how focused I got, and how the internal monologue was deafening inside my head. “Get on it. No no, get ON it. Roll in slow. Hit the break in the slope and let go for a moment, then hammer the brakes and hang on. YEEAHHHH! This is ride-able! Yak is ride-able! “

Così, al crepuscolo ce l’ha fatta. Grande! Johnny torna verso la macchina contento e stremato, Yak è stato battuto.