Dopo un rinvio causa tempo malvagio, i cinghiali & co. hanno trascorso una splendida giornata nella domenica di 29 maggio alla scoperta del Girolago 2011. Come anticipato nelle precedenti occasioni, la tappa prevedeva un percorso tra Pella ed Omegna, lungo i sentieri del Lago d’Orta.
Dopo il ritrovo all’Imbarcadero di Omegna alle ore 8.30, si parte e il battello ci porta a Ronco Sotto. Una ripida e decisa salita in mulattiera (X) ci porta all’abitato di Ronco Superiore; un’altra breve ma impegnativa salita verso l’Oratorio di San Francesco d’Assisi e proseguiamo poi in direzione di Grassona, imboccando un sentiero che si inoltra nel bosco. Dopo un tratto su strada asfaltata, riprendiamo il sentiero sterrato e risaliamo la collina fino a raggiungere un masso coppellato. Situato nei pressi dell’abitato di Grassona, frazione di Cesara, il masso presenta delle coppelle, chiara opera dell’uomo, risalente forse al IV-V sec. a.C., il cui significato più plausibile è quello di un altare per offerte. Torniamo poi sui nostri passi, (ricevendo in omaggio da un simpatico uomo rami d’albero pieni di ciliege!) e con un sentiero sterrato raggiungiamo la località di Colma. Si prosegue verso Cesara, passando in prossimità del cimitero, del Municipio e della Chiesa parrocchiale, dietro la quale si diparte un sentiero che conduce al cimitero di Nonio. Ridiscendiamo verso la Chiesa parrocchiale, ed imbocchiamo poi via ai laghetti di Nonio, dove sostiamo per il pranzo. Ad allietare la pausa, il gruppo dei Farfadet, tre musicisti che propongono danze tradizionali Piemontesi-Occitane e Franco-Provenzali. Dopo aver riposato gli arti inferiori, scendiamo nel bosco in direzione di Ponte Bria (X). Alternando sentieri e piccoli passaggi su asfalto, arriviamo all’ingresso del parco della Fantasia di Monte Zuoli (400 mt slm). Su un vasto affioramento roccioso, una zona panoramica veramente spettacolare, da cui lasciar andare lo sguardo in tutte le direzioni e lungo tutto il lago.
Dopo che gli accompagnatori/organizzatori raggruppano il gruppo con l’uso sapiente dei fischietti (coadiuvati anche dal qui presente Erby) ripartiamo: via Varallo ci porta in direzione di Cireggio, attraversiamo una fattoria con caprette, vitelli, mucche e bufale, e riprendiamo il bosco destinazione del campo sportivo di Omegna, per poi raggiungere i ruderi dell’antico castello: parte di una più ampia opera difensiva, all’epoca in cui Omegna era sotto il dominio del comune di Novara, collegava in caso di assedio la fortezza al borgo tramite una strada sotterranea. Il castello venne abbattuto nel 1361 dai Visconti, mentre la strada sotterranea rimase percorribile fino ad una cinquantina di anni fa. Dopo la visita al castello, una ripida discesa in mulattiera ci riporta in centro ad Omegna. La giornata termina con un graditissimo rinfresco al Forum della città.
(X): ho voluto segnalare in questo modo sentieri e passaggi sterrati particolarmente belli, che i cinghiali ripercorreranno di sicuro, su due ruote però!
Ciao amici!!!!
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