Monday Mud: the beginning

Prendiamo un ex atleta in lotta con la particella ex…aggiungiamo che non ha ancora deciso che forma e che colore prenderà questa rubrica ma vuole pensare che oggi sia una prova…e ringraziamo poi coloro che hanno avuto la malsana idea di concedergli dello spazio per scrivere..ecco siamo pronti…Monday Mud…il racconto di quanto successo nel weekend…

Innanzitutto meglio tardi che mai…beh sì questa rubrica doveva nascere a febbraio, ma siamo ad agosto..dovrebbe uscire al lunedì, ma la leggerete tutti al martedì, almeno per questa volta…in futuro chilosa…

Infine dovrebbe essere una rubrica settimanale ma non credo che lo sarà…o forse no…comunque partiamo oggi:

ecco cosa non sarà:

– niente consigli, recensioni, riflessoni, parole, opere e addizioni di carattere tecnico…la mia competenza in questo ambito è pari a quella di Winnie the Pooh mentre prova un calcio volante alla Chuck Norris…troppa roba..

– niente ricette per vincere, psicopippe motivazionali stile “l’importante è vincere distruggendo gli avversari mentalmente”…dovrebbe essere il mio campo ma per ora sarei poco credibile….

– niente aneddoti storici o grandi gesta del passato di uomini che scalarono il Pordoi con una Graziella…probabilmente esistono anche e invito chiunque di voi a ricercarne le impresa e se possibile ripeterle…anche se in effetti andare con la Graziella nei boschi, secondo me, è una cosa che va fatta una volta nella vita…è un po’ come andare con il Ciao, il Fifty o lo scooter sul pistino da cross…l’abbiamo fatto tutti…

…ho praticamente escluso tutto…e invece no, ecco cosa ci sarà:

– come i miei stimati ed eroici complici cinghiali, vi parlerò anche io delle nostre e delle mie uscite (assicuro con certezza una mia futura presenza più assidua) e se possibile proverò anche a portarvi un punto di vista altro…di chi comincerà a solcare i terreni impervi della collina attorno alla metropoli in cui vivo…

– ci sarà del sano cazzeggio adolescenziale…raccontare le proprie sensazioni mentre, esausto, conquisti una salita e dinnanzi a te si illumina un sentiero ripido e tortuoso che ti provoca un’incontrollabile adrenalina…beh non sono cose che si spiegano con la ragione…non puoi chiederti come fa Mark Lenders a scagliare ripetutamente la palla contro le onde fino ad colpire un povero volatile che svolazzava lì sopra…tu sai che lui lo può fare e questo ti basta, non te lo puoi e non te lo devi spiegare…ma ti piace.

– varie ed eventuali…qualsiasi minchiata o questione di sicurezza nazionale…mettetevi comodi, parliamone..

ah già sì…ho la bici, ho la divisa, ho fatto delle uscite…rare, nell’ultimo anno. Ma le prospettive stanno per cambiare…ho anche delle radiografie che provano che andavo molto più spesso in bici o quantomeno ci provavo…ma si sa…le cose non vanno sempre come vorremmo…alle volte si cade male…l’importante è riuscire a rialzarsi…

sull’onda di questa perla filosofica da quinta elementare direi che per oggi può bastare…dalla settimana prossima si fa sul serio…

…don’t worry…