6 agosto 2011.
ore 6.30: mi affaccio alla finestra. L’orizzonte custodisce gelosamente i primi chiari bagliori di un nuovo giorno; non piove, il tempo sembra concederci una chance..l’uscita di questa mattina s’ha da fa…
ore 9.00: colazione con i biscotti del mago Galbusera…
ore 10.20: bombardo con missili terra-aria la tenuta Erbetta, svegliando l’intera famiglia nonchè due noti amici cinghiali, assolutamente inconsapevoli dell’orario di partenza che, ahimè, slitta di circa 40 minuti.
ore 11.00: ultime raccomandazioni materne: andate piano, pedalate con cautela, non sporcatevi, mettete la corona 22 per le salite difficili…
Finalmente ci siamo: Io, Van Heerby e Fabietto.
Obiettivo: San Colombano
Mission: rintracciare il sentiero della gara di Mountain Bike svoltasi di recente e ripercorrerlo in modo fedele. Le indicazioni sul manto stradale dovrebbero segnalarci e guidarci lungo il tracciato, almeno per i primi 37 secondi.
Il percorso è un continuo saliscendi neanche troppo impegnativo, quantomeno per chi, come noi, come ampiamente previsto, al primo bivio già ha perso le tracce e si affida alla sorte: diciamo che siamo fortunati e non incappiamo mai in salite mostruose per cui servirebbe lo skipass o la bat-mobile e con mio grande stupore, ci ritroviamo spesso ad affrontare tratti in discesa, assolutamente godibili, in cui lasciare andare spirito e manico, ognuno alla ricerca del proprio limite.
Osservo i miei due compagni di merende…Fabietto prosegue costante, con andatura MSC CROCIERE “Ti portiamo dove vuoi” e ammiro la sua regolarità nelle salite. Erby indossa la maglietta “SELLARONDA HERO”…non penso ci sia altro da aggiungere…
Mi guardo timoroso mentre affronto ansimante ogni salita: la catena mi cade due volte, schivo un paio di meteoriti provenienti dal cosmo, aiuto una vecchietta ad attraversare la strada sulle strisce ed ad un certo punto, all’apice del mio sforzo fisico, intravedo la fine della salità: sto per affrontare l’erta più ripida, raccolgo tutte le forze, devo arrivare in cima. Mi alzo sui pedali, tutto mi sembra confuso, vedo Gandalf il Grigio al mio fianco che mi sussurra: ” Coraggio Frodo, non mollare, devi custodire l’anello e portarlo in cima al Monte Fato”, caz…ho le visioni…ci siamo quasi…piccola imprecazione automotivante…Meta!
Beh…non sarà stato il Passo Sella, non penso fosse il Monte Fato e non credo fossero neanche i monti dove pascolavano le caprette di Heidi..però è stato bello ritrovare vecchie sensazioni…sulla sommità, finalmente!!!
Ancora un breve giro sul Kilometro Fangato di Invorio e poi tutti a casa…
Special thanks to:
San Colombano circuit: non abbiamo ancora capito con precisione dove fosse il percorso della gara perchè le indicazioni erano scomparse a cause delle copiose pioggie di queste settimane, però seguire i sentieri e gli sterrati che costeggiano la cima è divertente, sicuramente non massacrante e non eccessivamente tecnico, l’ideale per un’uscita un po’più soft. (come già sottolineò il grande Alfredo in un precedente articolo)
Comune di B.N.: l’installazione delle pedane per le Bmx nel giardino davanti al Comune è comunque apprezzabile per quanto poco si addica a possibili evoluzioni in mountain bike…(ci abbiamo provato ma sono rampe inadatte al passo della bici o comunque inadatte alle nostre attuali competenza acrobatiche)…la piacevole ignoranza di un vero biker però si misura nella capacità di adattarsi…perchè quindi non ridiscendere almeno una decina di volte la scalinata davanti al parcheggio aumentando ogni volta la velocità di rincorsa????…possiamo dire che noi l’abbiamo fatto e ci è piaciuto un sacco…
The mud: stavolta ce n’era davvero tanto…e non potevi evitarlo…la lavatrice di casa ringrazia…tanta roba…