Cari amici cinghiali, oggi affrontiamo un tema molto spinoso, soprattutto per noi cinghiali appunto.
In questa stagione, ci capita spesso di dover deviare i nostri percorsi su due ruote causa pratica di quell’attività, che non chiamo sport e definisco molto a fatica passione per alcuni, che viene comunemente chiamata caccia. E ciononostante, ci capita anche di pedalare e sentire qualche scopiettata nei paraggi. Con ciò limito il mio pensiero sul tema.
Voglio proporvi allora qualche nozione che ci viene fornita dalla legge, per entrare nel merito della questione e cercare di capire il significato dei cartelli come quello che seguirà, che spesso vediamo lungo i boschi o sentieri delle nostre amate “battute di pedale”
La Regione Piemonte, tutela la fauna selvatica quale patrimonio naturale per la salvaguardia dell’ambiente, disciplina l’attivita’ venatoria e persegue in particolare i seguenti scopi:
1) attuare un piano programmato di salvaguardia e di recupero dell’equilibrio ambientale-faunistico del Piemonte;
2) dotare il territorio regionale di strutture atte alla protezione e al potenziamento quantitativo e qualitativo delle specie faunistiche autoctone;
3) eliminare o ridurre i fattori di disequilibrio o di degrado ambientale;
4) coinvolgere e corresponsabilizzare a tali fini il maggior numero di cittadini;
5) disciplinare, compatibilmente alle risorse faunistiche, l’attivita’ venatoria finalizzando l’impegno dei cacciatori e le riserve economiche agli scopi della presente legge.
Il cacciatore puo’ esercitare la caccia complessivamente per non piu’ di tre giornate alla settimana, a scelta fra il lunedi’, mercoledi’, giovedi’, sabato e domenica, di cui non piu’ di due consecutive. L’esercizio venatorio e’ in ogni caso vietato in tutto il territorio regionale nelle giornate di martedi’ e venerdi’. La caccia e’ consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.
Il periodo della caccia è calendariato annualmente dalla Regione di appartenenza (in particolare quest’anno andrà fino al 31 gennaio 2012! 🙁 )
Le aziende faunistico-venatorie hanno come scopo il mantenimento, l’organizzazione e il miglioramento degli ambienti naturali anche ai fini dell’incremento della fauna selvatica.
La Regione coordina ed approva i piani annuali di ripopolamento con le finalita’ naturalistiche e faunistiche, ed indica i criteri di gestione delle aziende faunistico-venatorie.
Questo è un tipico cartello che potete trovare…
Ho cercato di capire il significato del passo ” ad eccezione di quelle pubbliche…”, ma sinceramente non sono riuscito a venirne a capo.
Voi cosa ne dite????