Durante le guerre mondiali vi è stato un considerevole uso della bicicletta in ambito militare. Oggi, amici cinghiali, vorrei parlare delle Bianchi.
Cercando in internet si legge : “La prima compagnia ciclisti fu formata in seno al 12° battaglione bersaglieri e impiegata nelle manovre del 1899 con buoni risultati che già nel 1905, fanno trovare una compagnia ciclisti in ogni reggimento.Nel 1907 venne costituito un battaglione ciclisti su quattro compagnie mentre nel 1910 fu definitivamente stabilito che i 12 reggimenti di bersaglieri dovevano comprendere quattro battaglioni di cui uno di ciclisti.”. (fonte)
I bersaglieri ciclisti avanzavano rapidamente, abbandonando la bici, operando e infine risalendo in sella. La dotazione personale era minima, tutto il materiale pesante era trasportato con gli autocarri.
Con la Prima Guerra Mondiale si erano usate biciclette di tipo commerciale adattate all’uso militare con vari espedienti che tuttavia non potevano soddisfare completamente, pertanto con la Seconda Guerra Mondiale si giunse all’emissione di un bando per la fornitura di biciclette specificatamente militari. Furno undici le fabbriche che parteciparono ma risultò vincitrice la Bianchi con il modello denominato 1912.
Telaio pieghevole del peso di 14 Kg; appositi attacchi e relative cinghie per il trasporto a spalla; ruote di piccole dimensioni per maggior maneggevolezza e gomme piene antiforatura; due ammortizzatori sulla ruota anteriore e uno sulla forcella posteriore per compensare la rigidità delle gomme piene; freno anteriore a bacchetta interno al telaio (per non essere intralciato da eventuali carichi); trasmissione a catena a scatto fisso. (fonte / altra fonte)
Successivamente venne anche realizzato il modello 1934 con mezzi parafanghi, i due ingranaggi del cambio dalla stessa parte e un disegno diverso della ruota dei pedali.
I due modelli rimasero in uso fino alla RSI per poi essere sostituiti definitivamente nel dopoguerra dalle moto e dagli autocarri.
Per concludere vi lascio ad due gallerie fotografiche : la prima sulla bici, la seconda sulle schede tecniche.