La scorsa settimana il tempo non ci ha risparmiato e ha versato molte fredde lacrime su questa terra…
Dal sottobosco l’odor di umidità si alza alle narici basse di noi cinghiali e ci ammaglia i sensi; le tenere gocce che scivolando sulle foglie e giungendo al margine quasi gridano ‘yuuuuuuuu ooooh’ prima di gettarsi in un salto dorato. E’ ora di montare in sella.
L’idea originale era di fare una capatina da Fabrizio ad Omegna ma il tempo non pareva versare per il meglio quindi cambiamo i piani all’ultimo : decidiamo di salire al Monte Tre Croci (674 slm) sopra Soriso (se vi ricordate ci eravamo già stati per raccontarvi un’uscita)
Lungo sentieri dilavati e argillosi (792 e poi 791) conduciamo le nostre bici che aprono le fauci per dilaniare il fango che le grasse ruote alzano al loro passaggio. Giungi ai piedi del Monte, goliardicamente decidiamo di ascendere da un lato più selvaggio piuttosto che usare la via della scaletta.
Il panorama che si gode dalla cima è incantevole, dalle panchine si riesce a scorgere il lago d’Orta e il silenzio è appagante. Solo il respiro profondo delle belve ruotate si sente leggero. Qui consumiano un breve pasto prima di decidere la discesa.
Prendiamo quindi il sentiero che porta alla Madonna della Gelata ( 791 ) di Soriso e da qui nuovamente su stradine sterrate di cui non conosco il numero fin sotto Gargallo da dove ci ri-immetiamo sul 790 e poi sul 790a. Infine, giusto per curiosità prendiamo l’ultimo sentiero che permette di sbucare di fronte al moto cross di Maggiora: ‘chissà come procedono i lavori…’.
Sporchi di fango, bagnati e con l’irto pelo strusciato innumerevoli volte contro rametti spiace fin dirlo… è giunta l’ora di tornare alla civiltà.
Alla prossima!