Solitario nella notte va, se lo incontri gran paura fa, il suo volto ha la maschera … cinghio! cinghioman!

Solitario nella notte va, se lo incontri gran paura fa, il suo volto ha la maschera … cinghio! cinghioman!

Mi son sopreso a cantare questa sigla, lontano ricordo di una infanzia lontana ma vicina allo stesso tempo.

Non ho mai capito molto bene la corsa a piedi e devo ammettere che l’ho sempre trovata un pò monotona, cinghioman…  ma quest’anno, complice anche l’oscurità ne sto scoprendo un nuovo aspetto.

Arrivare a casa al buio, cambiarsi, indossare le scarpe da ginnastica e poco prima di uscire accendere la frontale ha un suo fascino. Così guardo condensarsi il mio fiato che in un attimo sparisce dietro di me; prendo il ritmo, passo dopo passo.  Nelle orecchie non c’è nessuna auricolare, arriva invece il suono del centro e poi delle viette. La magia avviene poi quando calpesto qualche strada sterrata.

Il suono leggero, scricchiolante, di sassolini e qualche foglia che si piega al mio peso… maschera cinghio, cinghioman! Mi rapisce e mi culla. Cos’era quella cosa che mi ha fatto girare le balle stamane?? … boh, chi si ricorda! Magia. Pure magia.

Solitario nella notte vado, paura forse non la faccio… anzi, conciato come sono per non esser stirato da qualche auto, semmai faccio ridere! Cinghioman!

E’ forse nato un nuovo amore, meno adrenalinico ma molto interiore?? Chi lo sa… Nella notte solitario va… il suo volto ha la maschera cinghio! cinghioman!