Siccome non sono uno scrittore, neanche mediocre, riproduco qui pari-pari i messaggi che sono intercorsi fra me e Anna Mei, grandissima campionessa iridata!
Manuel: “Ciao Anna, vedo che la sfortuna ti perseguita, ma so che sei una che non molla mai, ti posso solo augurare una pronta guarigione con la speranza che le cose tornino a girare nel verso giusto! Volevo chiederti, siccome “scrivacchio” per un sito mi piacerebbe scrivere due righe su qualche tua impresa, che ne pensi?
Anna: “bel pensiero, grazie!!! Sono una persona facile da capire, così alla luce del sole, anche su uno strumento terribile come faccia libro…”
Manuel:”racconta pure quello che vuoi a “ruota libera” 😀 , carta bianca! Anche le previsioni per il futuro, la RAAM è rimasta in sospeso?
Anna:”eccomi qui, a ruota libera, provo…
Anno 2012:un anno difficile, ma che trova nelle sue difficoltà il vero valore.Inizia con un incidente, un brutto incidente..fratture di clavicola e vertebre, lussazione mandibolare, tanti punti in bocca, denti rotti, distorsione cervicale, perforazione timpanica con danni che speriamo non saranno permanenti…
Tutto salta e si ferma…non so se mai riuscirò a tornare in sella. Lotto come un leone contro dolore ed incertezza:potrò mai ancora pedalare??Posticipo il mio matrimonio, che da giungo passa a settembre, forse…
La prima settimana di marzo sono convalescente ad Alassio, finalmente libera da collari cervicali, busti e quant’altro.Il viso è scavato e storto x la lussazione, il braccio sinistro inerte…Vado all’arrivo della Milano Sanremo, Cancellara battuto sullo sprint…e sento un brivido. La mattina dopo provo.Salgo in sella impaurita da qualsiasi auto, mi butto sulla salita verso Testico ed il passo del Ginestro:dal giorno dell’incidente ho perso tanto peso, è difficile mangiare con la bocca conciata come la mia…così, nonostante siano stati mesi duri, a letto…salgo come uno stambecco..salgo…salgo!!!!Ho compreso subito…Anna c’è!
Ho ripreso ed iniziato chilometro dopo chilometro e sentire che qualcosa lentamente stava tornando:la fiducia, la forza, la grinta.Parto per Roma in bici, da campione, x una pedalata di beneficenza x i bimbi farfalla…
Partiamo sabato mattina, veloci arriviamo alla Cisa raggiungiamo Viareggio la sera.Domenica siamo a Roma! Ultracycling è questo:la capacità di superare limiti, barriere, che anche uno, due medici credevano insormontabili…e forse anche io lo credevo. Ma nel fondo, proprio nel fondo del mio cuore ho sempre saputo che sarebbe stato così!
Prendiamo una decisione, Stefano ed io, il mio futuro marito. Ci sposiamo! Si ora era certo, il 15 settembre al Ghisallo. La Madonna mi ha veramente salvata quel giorno…Lei mi conduce, ogni giorno, sulle strade cementate, nella totale solitudine di me stessa.A questa segue la scelta: fare il Campionato del mondo ultracycling 24h UMCA. Tante gare 24h su strada, una classifica stilata sommando i chilometri accumulati durante l’anno decretano il vincitore e la vincitrice. E’ evidente che parto svantaggiata. Molte atlete hanno già partecipato a più di una gara ed accumulato chilometri, ma seguendo un sogno, desidero entrare nella corsa e mettermi in gioco. Parto per la Danimarca i primi di giugno, bici nuova data da kuota, lo sponsor entrante per il 2012, Ermanno e Walter hanno riposto fiducia in me, e questo mi rende molto felice!
Il vento danese raccontato a parole sembra quasi scontato…ma sarà il vero nemico della mia prima 24 ore, dopo il crash! Molti atleti si ritirano: non è consentito fare scia e vedere sul contachilometri una velocità pari a 18/km, in pianura… Lottando contro un vento che sbatte a terra è durissima. Ma ho promesso a me stessa, in un letto d’ospedale, che mai, per nulla al mondo, mi sarei lasciata trasportare dallo sconforto… Perciò non mollo, e per 24 ore mi trovo sola, l’unica donna che ha avuto il coraggio o forse la follia di non ritirarsi al caldo ma di andare avanti.
Prima, anche se i chilometri non sono tanti (297.5 miglia ndr) Nella classifica UMCA sono tra le prime dieci, ma indietro…Preparo la 24h di Le Man, puntigliosa e tenace ad agosto vivo un periodo di overtraining (minimo 200 km al giorno con un dislivello che ho finito di calcolare il giorno in cui ho fatto Maloia e Bernina…)Comprendo male le direttive di Fabio Vedana, il mio coach…e faccio un recupero attivo…arrivo così in Francia non al 100%.
La gara è stata particolare: era consentita la scia ma ero in terra straniera e quando i francesi si sono accorti di me hanno ben visto di ostacolarmi lungo la via…Contemporaneamente un errore grande nel chippaggio ha fatto fare un grande errore tattico sia a me che al mio team:convinti io fossi saldamente in seconda posizione, negli ultimi chilometri, ci siamo adagiati su una andatura di “relax”. Proprio negli ultimi 5 minuti la francese Berthlier mi ha superata, mentre io ero ferma ai box, dandomi un giro…terza. Per questo gli organizzatori mi hanno invitata per l’anno 2013, dandomi una fee d’ingresso gratuita…( vedremo il da farsi…)
Ho dato il mio meglio, il resto è stato un errore che ho imparato ad accettare: non so però se tornerò in terra francese a correre… Avevo comunque accumulato un buon numero di chilometri( miglia 340.7)
Risalita lentamente la classifica, volavo con il mio velo all’altare:giorno indimenticabile…con un Fiorenzo Magni emozionato, l’ammiraglia della squadra, un sole meraviglioso sposavo Stefano! Ex ciclista dilettante ora mi accompagna sempre, nel bene e nel male, non solo in sella, ma nella Vita vera…l’incidente ci ha uniti ancora di più…Il matrimonio è stata la naturale conseguenza del nostro grande amore…
Resta l’appuntamento più importante: a novembre si sarebbe deciso tutto. A Coachella Valley si sarebbero date ben due maglie: la prima quella di campione del mondo 24h ultracycling, la seconda quella del vincitore del 24h UMCA challenge. Dopo poche ore mi perdo, con il mio team, nella notte del deserto, dopo che avevo già lasciato dietro di me la temibile Seana Hogan… L’ora che abbiamo perso cerco di recuperarla spingendo dal 180esimo km in poi i 38-40km orari. Quando la vedo vicina e mi accorgo che stiamo per riprenderla è un momento e cado, quasi sotto le ruote dell’ammiraglia, mentre mi stavano passando una borraccia… Dopo 20 minuti di pausa riprendo, ma non è più possibile andare alla velocità precedente, procedo a 30km orari…Mi trovo così in terza posizione, che non mollerò mai. Cado ancora e mi vogliono portare in ospedale. Rifiuto categoricamente. Stefano mi conferma che ho solo bisogno di un po’ di punti al gomito e che avrebbe cercato di fermare il sangue. Così è, e pedalo ancora per più di 4 ore finendo la mia 24 ore con un totale di 345.5 miglia.
No, non avevo vinto la maglia di campione del mondo, ma avevo raggiunto la vetta del Campionato mondiale delle 24 ore UMCA!! Si ho vinto la coppa del mondo 24H!!!
La cosa strana, la nota storta è che nel mondo mediatico, ha fatto più notizia il mio terribile incidente, piuttosto che la vittoria da me ottenuta alla fine dell’anno—- L’hai vista girare sui siti? Hai letto i comunicati stampa? Visto delle foto? Poche, troppo poche…so di essere donna e di praticare uno sport, e di questo sport una disciplina che pochi conoscono e praticano. Questo però penso non tolga valore al podio raggiunto, almeno x me…
Io che mi alleno tra il mio lavoro di insegnante e la mia nuova famiglia… Io che fatico a trovare sponsor anche solo x tornare quest’anno a Coachella valley e rifare con grinta e soprattutto senza cadute una gara che desidero pedalare “lottando” ad armi pari con le altre concorrenti… Io che vivo ogni giorno allenamenti lunghi e solitari… Questo è ultracycling.
Sacrificio, determinazione, paura e desiderio di superarla. RAAM? No…difficile. E’ forse la gara più costosa al mondo( 30mila euro minimo di budget) e ognuno di noi, in questo momento si rende conto in che situazione si trova l’Italia… Come e dove si possono mai trovare tanti fondi? Quando vado nelle aziende x presentare il mio progetto e vedo le reali situazioni nelle quali si trovano a lavorare operai ed imprenditori, mi sento quasi nella posizione sbagliata… Tutti appesi ad un filo si spera che questo momento economicamente difficile passi… Altro che RAAM… Se poi si presenterà mai uno sponsor straniero, ben venga!
Sono ora sostenuta da Longoni Molle e, appunto da ICG, un’azienda anglosassone che si occupa di fitness ed indoorvisual spinning.
Il 2013 ha tanti piccoli segni rossi sull’agenda… Una gara di ultracycling in Italia a maggio (Nettuno-Pescara Nettuno), una pedalata di beneficenza per i bimbi farfalla, forse Le man (ma come ho scritto prima…più no che si), e forse…un record, no due, no tre ;))) Non urliamolo troppo, ma vorrei puntare tutto su un possibile nuovo record.
Sono scaramantica, perciò shhhhhh……… Credo nel lavoro silente, fatto di pochi outing…
Che dirti ancora???? 🙂 Grazie x la pazienza di essere riuscito ad arrivare fino qui!!!!Se ti va ho delle foto riferite a ciascuno di questi eventi. Le trovi anche su fbook…
Ciao per ora!!!”
http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Mei
Ho lasciato appositamente la versione integrale dei messaggi, mi piacciono le cose grezze e non artefatte, quelle spontanee, quindi se siete arrivati a leggere fino a qui sono contento, perché vuol dire che anche voi siete rimasti affascinati dalla lettura e dalle fantastiche emozioni che Anna ha saputo trasmettere!
Ringrazio Anna per avermi, averci, dedicato il suo tempo e gli auguro davvero tanta fortuna per un formidabile 2013, in bocca al lupo!