Ogni volta che riprendo dopo l’inverno a fare lezione ai bambini resto stupito. E in maniera marginale mi capita ogni lezione in generale.
In teoria sarei io a dovere insegnar loro ad andare in bici, e per carità, è così. Si guardano i bambini e i ragazzi, si capiscono i loro punti deboli e le loro paure, si lavora sulla tecnica e si correggono i futuri campioni (sono tutti futuri campioni, lo si vede da come si divertono, non da come sono abili sia chiaro) per far si che possano divertirsi sempre di più e sempre in maggior sicurezza.
Poi scattano quelle scene e quelle frasi che ti fan capire che da loro hai solo da imparare.
Allievo: “Matteo cosa hai fatto che dicevi a mia mamma che sono 2 mesi che non vai con la bici”
Io: “Stavo facendo discesa con i miei amici e sono caduto male, così mi si è rotta una clavicola, ma se tu impari a farle bene le discese non hai paura e non rischi di farti male”
Allievo: ” Ma certo che imparo, ma il trucco è lasciare stare i sassi: se tu li lasci stare loro non si difendono e non ti fanno male, basta non caderli sopra. Non serve avere paura di chi non ti può far male se non lo attacchi tu.”
Ora vi assicuro che la mia visione della paura è ben cambiata….
La cosa più bella è vedere che non sanno fare una cosa, tu gliela spieghi, e al terzo tentativo questi fanno (ad esempio) delle curve in appoggio con lo sguardo che punta a quel sasso da cui si può saltare. Che tu non gli hai detto di prendere, ma “certo che la curva ho capito come si fa, la faccio come mi hai detto perchè mi fido e perchè se la faccio come la facevo prima arrivo troppo lento su quel salto! Hai visto? Sono rimasto in aria tantissimo, è troppo fico!”
Divertimento, visione fantastica e irreale (ma positiva) delle cose.
Loro sono dei veri ciclisti, fanno le cose perchè si divertono e perchè vogliono divertirsi ancora di più.
Non per figheggiare con gli amici, non per essere il più bravo e neanche perchè han la bici più bella degli altri.
Ho visto delle ruote da 20 e da 24 pollici passare in alcune pietraie e uscirne davvero bene, Non flettevano troppo. La mescola e la pressione degli pneumatici non è mai sbagliata. Nessun bambino mi ha detto che se avesse il perno passante all’anteriore la bici risponderebbe meglio.
Pedalano, sorridono, si rialzano e basta.
Magari chiedono solo la bibita a fine lezione.
Impariamo tutti dai bambini.
Torniamo tutti a farci meno seghe mentali, a non avere paura, a pedalare, sorridere, a rialzarci e basta.
Se vogliamo al max invece della bibita vi concedo di chiedere una bella birra ghiacciata.