introduzione
Venerdì sera ho presenziato alla gara di ciclocross per Marco organizzata dal mitico Gianni Riconda, ha presenziato anche Samantha Profumo, il vice Sindaco di Quinto V.se Alessandra Ticozzi, Carmine Catizzone, per il passaggio del testimone, una borraccia simbolica con all’interno un bel gruzzoletto di soldini per Marco, ovviamente si sono dati battaglia una quarantina di atleti che con la loro iscrizione hanno contribuito economicamente alla causa “solidarietà per Marco”, tirando su, grazie al costo zero da parte di tutti i collaboratori per la creazione dell’evento, un’altro bel gruzzoletto che andrà a sommarsi a quello dei “rapaci” che conteneva la borraccia e quelli che si sono raccolti alla 24h Oasi Zegna.
24h, ciak si gira!
Una delle poche, pochissime, volte che non mi tocca guidare la macchina, sarà Luca (mio cugino acquisito)a portarmi alla 24h e a riportarmi a casa, anche lui questa volta si è iscritto come solitario, la sua prima volta, per provare l’ebrezza di questa estrema avventura. Le bici, le borse, i viveri, l’acqua, gli attrezzi e le tende sono stipati sulla sua auto, e come nella strofa della famosa canzone di Fabri Fibra… Pronti, partenza via… si va per mari e monti… partenza via! Un’oretta di auto e siamo in uno degli scenari più belli e suggestivi del Piemonte, siamo a Bielmonte, immersi nell’Oasi Zegna, con un panorama mozzafiato, e per fortuna in questo week-end il meteo sarà dalla nostra! Sistemato il “campo” sistemo lo striscione Mapolab, Christian Sport e distribuisco le locandine VCGiudo sul tavolo del ritiro numeri e pacchi gara, come promesso per coloro che in qualche modo hanno contribuito al progetto “24h per Marco”!
Purtroppo questa prima edizione ha avuto poche adesioni e le sue lacune, inserire un’evento del genere a stagione inoltrata quando ormai i calendari sono fatti è stato uno dei principali motivi della mancata adesione di moltissimi, gli errori servono per migliorarsi e questo lo sanno bene Fausto Rosas e Carlo Marchisio, loro hanno lavorato sodo e si rotti la schiena, so che loro sono biker dentro, generosi fino al midollo e solidi come lo rocce di questi monti, loro ci credono e devono continuare a farlo per poter dare alla 24h Oasi Zegna il giusto riscontro che si merita, quindi UP, UP per l’edizione 2014!!!
Ci ritroviamo una manciata di atleti al via, molte le facce note, i soliti amici, si sa comunque che nelle gare di resistenza non serve essere in mille per rendere la gara difficile, a volte bastano quei pochi giusti per darsi battaglia fino all’ultimo minuto, e così è stato!
Il percorso è stato molto selettivo e duro, un percorso di montagna, fra i 1400 e i 1500 mt di quota, alcuni hanno accusato il colpo e sono subito andati in crisi, il tracciato era perfetto al 90%, duro il giusto, fattibile al 100% in sella, un solo tratto tecnico nel sottobosco da vera goduria, che se era anche qualche metro in più non sarebbe stato male, l’unico neo la salita che dal “chiosco” porta alla discesa finale nel bosco, un tratto di… ottomilioni di chilometri? Tanti sembravano da quanto era duro ed impedalabile, un tratto che ti spaccava gambe, schiena e chiappe, davvero un’atrocità che si amplificava con il passare delle ore e dei giri… Questo uno dei punti dolenti di questa edizione.
Il resto lo ha fatto la location, descriverla è impossibile, da respirare a ogni giro, vi lascio le immagini che rendono più di mille parole, di giorno, di notte, dal tramonto all’alba!
Per sicurezza e all’unanimità fra concorrenti e staff si è deciso di sospendere la gara alle 00.30 congelando la classifica per poi riavviarla alle ore 6:00 con i dovuti distacchi come da classifica, quindi tutti a nanna, e qui se ne sono viste delle belle… Chi nel cassone del furgone, chi come me nella tendina delle cibarie che manco ci stavo con le gambe stese e quando mi sono svegliato ero più dolorante di quando giravo… Chi tagliava la legna… Avrà fatto almeno 5 o 6 cataste di legna… :-DDD
Insomma, un’avventura dopo l’atra…
Al mattino tutti sveglie e pronti, pronti???… Ragazzi colazione? Certo! Tè caldo e biscottini, poi con calma siamo risaliti in bici, avevamo qualche giro di vantaggio dagli inseguitori, quindi tanto valeva ammazzarsi! Io avevo lo stomaco sotto sopra dalla sera prima, la stanchezza ti chiude lo stomaco e inizia a venirti la nausea, e quando è così le cose si complicano perché si fa fatica ad alimentarsi, l’importanza di conoscersi in queste gare è fondamentale, gli errori sommati alla stanchezza sono micidiali!
Al mattino, mi sono rimesso in forma e ho ritrovato lucidità, il mal di stomaco piano, piano è sparito e il mio obiettivo era ben fisso davanti a me, pedalare per Marco, quindi, GOOOOO!!!
Giro dopo giro, fino ad accumulare 24 giri, 175 km e quasi 6000 mt di dislivello +, quattro giri di vantaggio che mia hanno permesso di finire qualche minuto prima delle 14:00, allo scadere della gara.
Il risultato è di poco conto, il risultato che più conta è il raggiungimento dell’obiettivo per Marco!
LaStampa.it del 22-07-2013
Alessandro Filippini e il sottoscritto!
con Laura Zegna
Con Laura Zegna e Fausto Rosas
Grazie per il supporto durante l’evento a mia moglie, mio figlio Simone, Martina e Simone, Samantha, Simonetta, Luca (mio cuggio) a cui faccio anche i complimenti per la sua prima 24h, Luca hai le carte in regola per fare il solitario, hai lo spirito giusto! Grazie a tutti i ragazzi presenti del Nuvolera che come sempre sono fantastici e mi trattano come uno di loro, siete mitici, grazie ai ragazzi di Davide Ruffini, a Rosas Fausto, Claudio Marchisio, Laura Zegna, grazie per l’indimenticabile esperienza!
Manuel