Cinghiali buongiorno! Dovete cambiare l’auto e non sapete su qual modello indirizzarvi? E volete essere sicuri di portarvi la vostra amata bicicletta ovunque voi andiate? Bene!
Recentemente abbiamo provato un accessorio auto davvero bello: quando abbiamo pedalato il Giro del Gries, il buon amico e cinghiale “Dado” ci ha fatto anche da autista, accompagnandoci con la sua Opel (unica marca a garantire il sistema su quasi tutte le gamme) Antara, dotata del sistema di portabici Flexflix.
Nell’ultima versione presentata al Let’s Bike Ride Show, il sistema prevede
una struttura compatta, sicura e semplice da utilizzare che consente di trasportare fino a quattro biciclette. Questo dispositivo è brevettato su quasi tutti i modelli della gamma Opel a cominciare da Astra, Corsa, Antara e Meriva e Zafira Tourer per arrivare fino ai più recenti Mokka, Adam e Cascada.
FlexFix può essere inclinato per consentire sempre l’apertura del portellone della vettura anche con quattro biciclette caricate dietro la vettura così da poter accedere facilmente al vano bagagli. Il nuovo FlexFix si distingue per l’aumento della capacità di carico: le due posizioni più vicine all’auto possono infatti accogliere fino a 30 kg l’una, e ciò significa che il sistema può trasportare anche i mezzi a pedalata assistita. Sui modelli Opel di dimensioni maggiori, il FlexFix di seconda generazione è disponibile un kit che permette di trasportare altre due bici, ciascuna fino a 20 kg, ovvero quanto basta a trasportare anche le unità meno leggere, come le mountain bike biammortizzate da downhill. La capacità totale di carico è di 80 chilogrammi (60 kg per Mokka). Supporti speciali con interni in gomma bloccano con sicurezza le bici. Il nuovo FlexFix inoltre può essere chiuso a chiave prevenendo così eventuali furti.
Molte le comodità grazie al Flexflix, tra cui il minor sforzo fisico di dover caricare le bici sul tetto, e il minor consumo di carburante rispetto al portabici da tetto, molto meno aerodinamico.
Eccovi un video per capire come funziona sulla Opel MOKKA.