Bici da corsa o mtb, questo è il dilemma che mi ha accompagnato per le ultime ore del sabato precedente alla randonnée, i 100 km con andata e ritorno da Nerviano al lago di Varese con annesso giro lake oppure i 65 km di sterrati? Mi organizzo con Andrea alias “Eliflap” per la road 100k dandoci appuntamento direttamente nel ritrovo iscrizioni alle ore 8:00, puntuali come due orologi svizzeri ci ritroviamo e facciamo tutto l’iter per iscriverci e farci consegnare il badge per i punti controllo, anzi ,il punto controllo, unico posizionato a circa 40km dalla partenza.
Ci si prepara e presto sono le 9:00, la partenza è fissata per le 9:15, siamo in “griglia” e all’ombra fa freschino ma tutto sommato il cielo è terso e sembra promettere bene, i raggi del sole sono caldi, l’unico dubbio è il vento che già ha iniziato ad alzarsi e che le previsioni davano 11 nodi proveniente da nord… Siamo tantissimi, fra bdc e mtb siamo davvero una marea, al rientro gli organizzatori parlano di 750 iscritti, mi sembra un numero esagerato ma loro sapranno, comunque mi ripeto davvero una partecipazione esagerata, complice questo meteo anomalo dalle temperature primaverili, organizzazione come sempre perfetta, le rando per me sono una formula perfetta per porsi obiettivi chilometrici, danno un’ottima preparazione, si scoprono posti nuovi e si pedala tranquilli godendosi il paesaggio senza lo stress della competizione sempre in buona compagnia.
Strisciamo il badge e si parte, cerchiamo subito un gruppone per farci tirare almeno il primo tratto con il vento contro, il ritmo è molto tranquillo e i primi chilometri sino al primo punto di controllo sono tutti pianeggianti, lungo tutto il giro si passano moltissimi centri abitati del varesotto e dell’interland milanese, dopo il controllo si punta in direzione Varese per giungere sulla sponda sinistra del lago e affrontarlo in senso antiorario, dal punto di controllo precedente io e Andrea ci siamo sganciati dal gruppo e proseguiamo dandoci i cambi, raccogliendo qualche “disperso” ciclista qua e la, il vento non si sente molto se non in qualche tratto, ora il tracciato presenta continui avvallamenti con qualche piccolo strappo che Andrea fa fatica a digerire e che alla fine gli rimarrà nelle gambe, comunque si difende benissimo e non molla di un solo metro non risparmiandosi mai.
Il panorama che si apre sul lago di Varese mentre siamo di ritorno superato il giro di boa è bellissimo, ora il vento è a favore e spesso si pedala a quasi 40 orari senza far troppa fatica, gli avvallamenti aumentano e ci porteranno fino quasi alla fine del giro che chiuderemo senza intoppi e lisci come l’olio in 3h 30′ netti senza romperci troppo la testa!
Al ristoro trovo Davide, vecchia conoscenza fatta sui campi delle 24h, con il suo team, ci sediamo e apprezziamo la polenta con il ragù di carne e un buon bicchiere di vino rosso offerto dall’organizzazione, si fanno due chiacchiere e si prende un caffè in buona compagnia, Davide tira fuori dal taschino come per incanto una boccetta di Genepy prodotto da lui, un sorso giusto da bagnarsi le labbra, sai com’è, ci dobbiamo mettere alla guida e dopo 100k di bici, la polenta e il genepy il rischio che cali la palpebra aumenta!
Che volere di più?
103 km x 600 mt dsl+