Cari Amici Cinghiali, noi di WP non siamo appassionati solo di mtb ma di vita all’aria aperta in generale.
Oggi vi voglio raccontare di una escursione sulla neve che ho fatto di recente con un cinghialotto d’eccezione, Sergio.
Infatti, dopo aver visto il meteo, fondamentale prima di qualsiasi escursione, io e Sergio decidiamo di andare ad Alagna Valsesia (VC) per effettuare una risalita con ciaspole e pelli di foca. L’indomani mattina, verso le 7, partiamo dalla “bassa” per recarci ad Alagna. Arrivati in piazza subito facciamo l’incontro di due Local che con la solita accoglienza, ci offrono un ottimo caffe’ nel bar sotto la funivia. Dopo i convenevoli e quattro chiacchiere tra amici, decidiamo di partire alla volta della Bocchetta delle Pisse, quota 2400 metri. ora e’ doveroso fare una precisazione, sulle piste da sci e’ vietato risalire con qualsiasi mezzo, ciaspole e pelli comprese. Per questo motivo optiamo di percorrere la strada di servizio che dalla frazione Piane parte alla volta di Piana Lunga.
Calzate le ciaspole (Sergio), montate le pelli (Io), iniziamo la risalita. Subito ci troviamo a passare su un ponticello innevato molto caratteristico che fa proprio “montagna”.
La neve e’ fresca, nella notte precedente ne sono caduti circa 20 cm, il paesaggio e’ magnifico, specialmente nel bosco dove i larici e gli abeti sono carichi di neve ed iniziano a scrollarsi.
La salita e’ dura ma la voglia di arrivare in Bocchetta e’ tanta e ci spinge a continuare.
Durante la salita, forse anche per la fatica, procediamo a testa bassa e ogni volta che alziamo lo sguardo il paesaggio ci regala scorci sempre diversi e bellissimi. Anche se siamo ad un passo dalle piste da sci, la tranquillita’ del bosco trasmette la sensazione di essere in un posto sperduto chi sa dove. Passo dopo passo il paesaggio cambia. Intravediamo nel bosco piccole casette in pietra ormai disabitate che sembrano parlare di tempi andati, quando si viveva di pastorizia e di sacrifici.
Superati i 1800 metri di quota il bosco si dirada per lasciare spazio a pietraie e radure che vengono solcate da piccoli corsi d’acqua. Siamo arrivati in zona Zaroltu, dove un tempo vi era la stazione intermedia della vecchia funivia di Alagna, quella storica costruita negli anni 60 dal mitico Ingegner Rolandi (ndr).
Ancora pochi metri di risalita e arriviamo all’ Alpe Sewitt, un pianoro incantevole dove sorge un gruppetto di casette in pietra. In questo posto troviamo ben due rifugi, il “Grande Halte Citta’ di Mortara” e “La Baita”, dove ci fermiamo per una sosta.
The caldo e torta fatta in casa offerta dalla Eli (titolare anche del Bar delle Guide di Alagna) che con la solita accoglienza ci fa sentire davvero a casa.
Il viaggio riprende, dopo pochi minuti e l’ennesima rampa innevata giungiamo a Piana Lunga, quota 2000. Un breve saluto ad un amico che ci aveva preceduto e poi si riparte verso la Bocchetta.
Sara’ la quota, sara’ la stanchezza ed il poco allenamento, ma le gambe iniziano a farsi pesanti. Arriviamo al pianoro alla base del muro della Boccheta…..la cosa si fa dura!!!!! Adesso la salita a bordo pista, l’unica possibile, si aggira intorno ai 35-40 gradi. Ogni passo vale come due o tre scalini di casa, e le gambe ne risentono. Ho sentito dire tante volte che il ciclismo e’ fatto di fatica e dolore…..ma anche lo scialpinismo non è poi diverso, anzi…
Passo dopo passo, metro dopo metro, con il cuore a mille affrontiamo il muro e, dopo alcune mini soste, giungiamo in Bocchetta!!!
Finalmente!!! WOW!!! La fatica è stata tanta ma la soddisfazione è impagabile.
Un saluto ai Pisteur di servizio in bocchetta, una tazza di the caldo che avevo nello zaino….una bustina di orsetti dela Haribo….immancabili, e poi decidiamo di scendere a valle.
Dopo tanta fatica era doveroso godersi la discesa.
Certo, nello sci alpinismo il fine non è salire a monte per poi scendere a valle.
E’ salire godendo del panorama, ascoltando il proprio corpo sotto sforzo, sentendo la salita a volte più dura e a volte meno, cercando di scegliere i passaggi migliori e le migliori traiettorie e di tanto tanto altro….ma di questo parleremo in un altro articolo.
Inizia la discesa, rigorosamente fuoripista, godendoci la neve fresca e polverosa.
É doveroso sottolineare che sia per la salita che per la discesa abbiamo percorso tratti di fuoripista molto vicini alla pista battuta, quindi al sicuro da eventuali valanghe.
Vista l’ ora e lo sforzo intenso, prima di arrivare al punto di partenza dove avevamo lasciato la macchina, ci fermiamo a mangiare qualcosa al rifugio Der Shopff.
Un fantastico paninazzo di tutto rispetto accompagnato da una birra che manco a farlo apposta …..era una birra da cinghiale!!! (vedi foto)
Ok, torniamo alla macchina, via gli sci, via la tavola, via gli scarponi.
Stanchi…. ma davvero contenti. Una bellissima giornata di sole, in una location incantevole in ottima compagnia a fare quello che ci piace di più….vivere all’ aria aperta.
Alagna, un posto bellissimo dove poter vivere la montagna in tutte le sue sfumature.
Sci, snowboard, freeride, alpinismo, parapendio, MTB e chi più ne ha più ne metta.
Alagna vi permette di praticare tuti gli sport di montagna, davvero tutti.
Alla prossima Cinghiali, spero di potervi raccontare ancora delle nevi valsesiane, a piedi , con gli sci , o……immaginate????!!! Ha ah ha ha immaginate bene!!!! 🙂 🙂 🙂