Buongiorno amici cinghiali! QUESTO ARTICOLO E DICHIARATAMENTE IRONICO…. ma anche no 🙂 Poco tempo fa ho fatto un bellissimo giro con tutta la famiglia sulla ciclabile del lago di varese. Ammetto che non frequento molto le ciclabili ma che l’ho molto apprezzata e che mi auguro aumentino sempre di più in tutta Italia. Però il pedalare lento (con la mia amata singlespeed) col carrellino al seguito mi ha fatto osservare molto e mi ha fatto fare delle analisi, ed eccomi qui a sottoporvele:
- La Pininfarina verde del distributore di benzina è indubbiamente la padrona della ciclabile
- O moltissime persone pedalando aumentano improvvisamente di dimensione, oppure il concetto “bici della tua taglia” non è propriamente recepito da tutti.
- Chi noleggia le bici invece non conosce il concetto di MANUTENZIONE
- Gli stranieri (e ce n’erano) leggono le cartine poste lungo il percorso. Gruppi di giovani italiani lungo il percorso le cartine le arrotolavano con precisione chirurgica.
- L’anziano con bici da strada in acciaio e vestiti in lycra anni settanta/ottanta è un esemplare per niente raro. e non è antico, ha stile!
- Mamma che pedali guardando indietro, tuo figlio non è in pericolo, sei tu che sei un pericolo per gli altri! Hai mai pensato di metterlo davanti e pedalare tu alle sue spalle? 🙂
- Tutte le Bianchi Thomisus che credevo “estinte” corrono invece felici sulla ciclabile! Che bella cosa ne sono felice!!1!
- Il caschetto, questo sconosciuto (e devo ammettere che anche io questa volta…)
Insomma, la ciclabile è un luogo mistico, molto distante dai sentieri che normalmente amiamo pedalare, ma che ho capito può regalare emozioni 🙂