Buongiorno amici cinghiali! Oggi parliamo con Milena e Tiziano, due cicloviaggiatori coi fiocchi che hanno già pedalato e “vissuto” molte avventure. Parlando con Tiziano del più e del meno, ho scoperto delle loro frequenti esperienze su due ruote. E l’articolo ne è la classica conseguenza. Ecco chi sono Mi & Ti!
1) Buongiorno Milena. Innanzitutto, chi sono Mi & Ti?
Ti> Mi! sta per Milena, la mia compagna.
Ti! Sta per Tiziano
Mi > mi&ti sta anche come mi e ti che nel nostro dialetto significa io e te.
2) Quando e se c’è, il motivo per cui è nata la passione per i viaggi in bicicletta?
Ti> la passione della bicicletta è nata in me già dalla tenera etá! Ho corso come dilettante fino ai 21 anni, raggiungendo ottimi risultati.
Mi> la mia passione per la bici e di seguito dei viaggi è nata tanti anni fa. Sono stata una discreta atleta ancora dai tempi della scuola, ho praticato atletica poi il podismo, facendo maratone in montagna, poi come quasi tutti i podisti, dopo anni di corse ed allenamenti, ginocchia e caviglie hanno detto stop!! Per cui sono salita in bici, per una decina d’anni ho fatto granfondo, di seguito nel 2003 ho scoperto le randonneè, ho partecipato a diverse di queste, la più lunga randonneè a cui ho partecipato nel 2005 Londra Edimburgo Londra in no stop, dopo averne fatte diverse sopra i 1000 km. Alla fine ho deciso di semi abbandonare queste competizioni e fare lunghi viaggi in bici con Tiziano , e alcuni con il nostro amico Enzo. Adoro la sensazione di sentirmi accarezzare dal vento, mentre pedalo, ritrovo me stessa, mentre pedalo, i pensieri viaggiano, ci sei tu e la bici e l’infinito abbraccio del mondo.
3) Chi sceglie la meta del viaggio? E cosa occorre sicuramente portarsi dietro nel portapacchi della bici?
Ti> il viaggio viene scelto insieme e con questa scelta si parte giá con il piede giusto.
Cosa portare? Nel “porta pacchi” carrello nel mio caso, con un grosso borsone, dove all’interno ci sono i sacchi a pelo, materassino, materiale tecnico per la bici, fornellino, bombolette del gas, vettovaglie, cibo liofilizzato, borsino pronto soccorso, pompa e infine la tenda. Mentre milena ha due borse laterali, in una tutto l’occorrente mio e nell’altra il suo, tra abbigliamento tecnico, un cambio dopo bici, igiene personale, tablet, un cambio scarpe, ciabatte ecc. Inoltre milena ha una borsa attaccata al manubrio dove tiene macchina fotografica, ed altro occorrente al minuto. possibilmente si deve tenere in considerazione il clima, se si fa un viaggio al caldo, un paio di cambi più quello che indossi sono più che sufficienti.
Un giubbotto anti acqua, pantalone anti acqua per le zone fredde, indumenti in goretex, capi a manica lunga, calzamaglia, guanti, berretto ecc.
Per quanto riguarda la bici, copertoncino, camere d’aria, kit di pezze e colla e Una bella pompa.
Mi> il viaggio è deciso da entrambi, anche se io propongo a Tiziano diversi percorsi, poi insieme si sceglie quale affrontare. Da qui pianifico, il percorso, le tappe e i km totali.
Nn prenotiamo dove ci fermeremo la sera, per cui in base al posto e a quello che offre, ci fermiamo in campeggi, b&b, ostelli e a volte è capitato anche di dormire in parchi o posti di fortuna e questo è un aspetto del viaggio che mi piace, mi da senso di libertà che adoro.
Viaggiando in totale autonomia, abbiamo il minimo indispensabile, per un viaggio della durata di 30/35 giorni. Come ha elencato tiziano, l’indispensabile. Poi dipende sempre da dove si va.
Tiziano è sicuramente molto più carico di me, da gentleman, si fa carico di un peso maggiore, lui adora l’idea di partire, attaccandosi il carrellino dietro la bici. Io lo trovo più pericoloso piuttosto che utilizzare le borse laterali posteriori. Certo è un pedalare più lento, rispetto alla sola bici. I kg caricati si sentono, specialmente quanto devo affrontare le salite. Anche le braccia hanno un bel compito da sostenere.
4) E’ più difficile e faticoso pedalare o gestire le situazioni personali con il proprio partner di viaggio?
Ti> nel mio caso i nostri viaggi sono risultati sempre piacevoli! anche se dopo 8/9 ore di bicicletta, a volte la sopportazione viene a meno, ma il buon senso prevale.
Mi> a volte sono faticose entrambi. La giornata pedalata sotto l’acqua, o il vento, il caldo e anche il freddo, il percorso, trovarsi su tratti di strada molto trafficate, le forature, o la rottura di un raggio della bici, nn trovare dove dormire la sera, tanti possono essere gli elementi, che possono rendere difficile la gestione.
Ma poi basta un fiore, un incontro, una battuta, una qualsiasi cosa di positivo, a smorzare gli umori negativi, ricordandosi che siamo in vacanza e che abbiamo deciso noi di pedalare!
In ogni caso, l’ideale per un lungo viaggio in bici o anche a piedi, il numero di persone sono due o tre al massimo, per il tipo di viaggio che facciamo noi, per poter gestire al meglio ogni cosa, dalla logistica, ai rapporti personali.
5) Il viaggio più bello?
Ti> ogni viaggio è bello! non saprei, ma se devo fare una classifica sicuramente il Canada! quando abbiamo fatto la traversata Montreal-Vancouver, stupenda!!!! Ah! Siamo andati in tandem con tanto di carrellino! Milena è una compagna eccezionale, forte, tenace, testarda, “stupenda”, per i nostri viaggi e nella vita.
Mi> ogni viaggio ti lascia nella mente e nel cuore! qualcosa di speciale. Cosa vedi, chi incontri, una crescita personale incredibile. Ho/abbiamo percorso buona parte dell’Europa. Pedalando con ogni tipo di clima, caldo, freddo, acqua, sole, vento, grandine….In ucraina, nel 2010 ho preso una grandinata memorabile, non un riparo, ho passato giorni, con “bernoccoli” sulla testa, mi faceva male lavarmi i capelli, ho perso gli occhiali strappati via dal vento….poi, anche capo nord, splendidi paesaggi, natura a perdita d’occhio. Abbiamo trascorso tre giorni al raggiungimento della metà, nella speranza di vedere un pò di cielo, e finalmente, siamo stati ripagati, da un panorama mozzafiato. Li ho lasciato la mia treccina di capelli, che Tiziano mi ha tagliato. Il vento l’ha portata via, ma una parte di me è rimasta lá anche dopo il mio rientro in quel di Verbania. L’Islanda, un’altro paese incredibile! No! Nn saprei dire quale sia stato il viaggio che mi ha dato più emozioni, anche se tra tutti capo nord sará un posto dove desidero ritornarci.
6) La tappa più bella o più lunga di un vostro viaggio?
Ti> la tappa più lunga in Canada! km 227, da chaplin a tompkins il 14 agosto 2009, nello stato saskatchewan. Che favola quel giorno! Avevamo avuto dei battibecchi durante la giornata e allora pedala…pedala….pedala, il brutto del tandem, che nn puoi allontanarti, sei sempre lì, uno vicino all’altro. Ad un certo punto Mi, dice” cosa ne dici se ci fermiamo?”
Mi> nn ricordo quale sia stata la tappa più lunga! comunque tante sopra i 200 km, quando siamo stati in Canada abbiamo percorso, 5270 km con una media finale di 170km al giorno.
Quando siamo andati a mosca e ritorno, abbiamo fatto 6259 km con una media di 182 km al giorno, poi abbiamo deciso di prendere i viaggi con un pò più di filosofia, godendocela un pò di più, apprezzando meglio ciò che ci circondava, ascoltare meglio il nostro corpo e le sensazioni.
Nel viaggio del 2011 abbiamo percorso 5100 km abbassando la nostra media a 160 km.
Nel 2012 Lourdes- Santiago de compostela- Fatima- Lisbona- Madrid- Barcellona- Verbania km 5200 km con una media di 145 al giorno.
Nell’ultimo viaggio 2013 verbania- Piombino- corsica- sardegna- Sicilia- risalendo la penisola dalla Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo……..km 4000 con una media di 135 al giorno.
Il viaggio di quest’anno sará circa di 3500 km e speriamo di godercela ancora di più!!!!
Quando arriveremo a Roma, ci fermeremo un paio di giorni, cogliendo l’occasione di visitarla con più calma. Di solito nelle cittá o paesi ci fermiamo qualche ora, gusto il tempo di qualche foto, un gelato o cioccolata e poi via, a riprendere le pedalate.
7) Da dove è nata l’idea di raccontare i vostri viaggi?
Ti> Mi, durante i viaggi tiene un diario e nn le sfugge niente. Lei, anche se è stanca, assonnata, prima di coricarsi deve assolutamente compilare la “giornaliera” e poi a casa fa il resto.
Mi> mi piace scrivere, mi piace mettere nero su bianco, le mie impressioni, sensazioni, gioie e dolori. L’ho sempre fatto. Nn solo legato ai viaggi in bici, nn ho diari giornalieri, ma tutto ciò che è legato alle mie esperienze sportive di un certo livello, viaggi o episodi della vita che hanno segnato il mio percorso, ho scritto qualcosa.
Come le fotografie, ne puoi scattare centinaia, scegliere le più belle, ad ognuna di loro c’è un ricordo, il tempo può cancellare il luogo, il giorno e forse anche l’anno. Sfogliando le pagine dei miei diari, riesco a rivivere quei momenti ed a emozionarmi a volte fino alle lacrime. Mi batte forte il cuore, e sento il bisogno di una boccata d’aria e di guardare il cielo, azzurro o stellato che sia in quel momento. Dentro di me, sento la voglia e il desiderio irrefrenabile, di libertà, di annusare, scoprire questo mondo incredibile che ci circonda!
8) Tiziano mi ha parlato anche di un bel progetto solidale alla base dei vostri viaggi…
Ti> i nostri viaggi hanno lo scopo di raccogliere fondi per chi è più sfortunato. Ci fa piacere sapere che con il nostro modesto contributo, possiamo aiutare a dare una speranza.
Mi> è nato un pò per caso, con me, tiziano ed Enzo, il nostro amico di Brescia. Nato come “tre amici per la bici” nel 2008, una cartolina, nata per raccogliere fondi. Da qui ogni anno ne abbiamo creata una, prendendo spunto dai viaggi, da foto scattate. Cerco di renderla piacevole a chi la riceverá come ricordo di un gesto solidale: lo scopo è di riuscire a far acquistare almeno una cartolina, con un contributo minimo di 5€. Noi tratteniamo 1€, per il francobollo, poi tutto quello che riusciamo a raccogliere, viene devoluto al progetto.
Per il costo della stampa delle cartoline, la ditta per cui lavoro, mi copre le spese di stampa. Ci sono poi un paio di aziende che credono in quello che facciamo, e ci sostengono con una donazione importante. Il resto viene da amici, conoscenti, amici di amici, colleghi, ecc.
La fatica più grande oltre a fare capire lo scopo del progetto, sensibilizzare l’acquisto, è durante il viaggio. Ci portiamo mediamente dal kg 1,5 a 2 kg di cartoline, dove a metá del nostro viaggio, rimandiamo al mittente la stessa, compilata a mano. Incollare 400/500 francobolli e scriverle nn è un impegno da poco. Ma sapere che alla fine sei riuscita a donare un sorriso, questo ti gratifica.
Quest’anno il nostro progetto è legato alla telethon, e alla ricerca di soluzioni o cure per le malattie genetiche.
9) Quest’anno sarete diretti a?
Ti> quest’anno sará il viaggio delle repubbliche marinare, partiremo da verbania, diretti verso Genova, la Spezia, Pisa, Livorno, Amalfi, punteremo poi verso la costa adriatica, risalendo la penisola fino a Venezia, Udine, da qui entreremo in territorio austriaco, percorrendo parte della ciclabile del Danubio, in seguito Bolzano, passo dello Stelvio, Bormio, Verbania.
Mi> il viaggio più o meno è stato pianificato! toccando le città che Tiziano ha menzionato.
Sará un’altra parte della nostra splendida Italia. Con uno sconfinamento in Austria e svizzera.
Speriamo nel tempo, la partenza è prevista per il 26 luglio con rientro il 28 / 29 agosto.
Dico speriamo nel tempo, visto i frequenti temporali, piogge di questi ultimi tempi!!!!????
10) In una parola, viaggiare in bicicletta significa?
Ti> libero di essere liberi e di gestire le proprie giornate, di pedalare in simbiosi con la natura, ascoltarla, ammirare le bellezze più nascoste.
Mi> LIBERTÀ
Ringraziamo quindi Tiziano e Milena per la disponibilità, ammirandoli e anche un pò invidiandoli per qusto loro modo di passare le “vacanze”!
Se volete seguirli, hanno anche uno spazio su Facebook con la sigla MI&TI, uno spazio nel sito www.salitedelvco.it, dove si possono trovare i diari e i filmati dei loro viaggi, grazie allo spazio gentilmente concesso da Franco Gemelli, uno degli organizzatori delle salite del vco (gran bella persona). Il sito è curato da un’altra persona speciale Pierluigi, il quale ogni anno mi dedica del tempo per preparare il DVD dei nostri viaggi.
Oltre all’idea delle cartoline, almeno un paio di serate all’anno organizzano degli incontri per raccontare i loro viaggi facendo scorrere le immagini, e lasciando liertà di offerta che sarà destinata sempre al progetto solidale.