Che tu sia il primo, che tu sia nel mezzo o che tu sia l’ultimo, non giudicare la mia prestazione.
O per lo meno, pensa a quello che sto per scrivere la prossima volta che sarai in gara.
A tutti noi è capitato di competere con amici o contro altri, e spesso abbiamo scherzato su prestazioni “scadenti”(o al contrario vincenti) di conosciuti o sconosciuti, ma hai pensato che gli altri non sono te?
Personalmente amo lo sport e gareggio in varie discipline, con prestazioni mediocri, a volte scarse, ma ogni volta che termino una gara son felice, a volte commosso.
E sai perché? Perché ormai da qualche anno sono costretto a rinforzare, perché ho problemi ad entrambe le spalle (che prima o poi dovrò operare) e qualche “acciacco”ad alcune vertebre, problemi per i quali più di una volta mi son sentito dire da medici professionisti che alcune cose (che amo) non posso più farle, avrò difficoltà a farle, o comunque dovrei limitare.
Ma ho una testa di legno e ho continuato ad allenarmi, a rinforzare, e adesso mi godo ogni chilometro percorso, ogni metro corso, ogni vasca nuotata.
E quando arrivo al traguardo, molto dopo di te, io sono felice.
Perché sono lì, perché c’è l’ho fatta, perché il male che proverò domani alla schiena sarà minore rispetto alla soddisfazione che provo oggi.
Io non sono tutti, ma sono sicuro che esistono mille altre situazioni.
Pensa che l’ultimo classificato probabilmente ha fatto più fatica del primo, ma nonostante tutto è lì e c’è solo per esserci.
Pensa che magari per motivi di lavoro, per la famiglia, per mille altri motivi, quello che è arrivato dopo di te ha la metà del tuo tempo per allenarsi.
Pensa che quello che è arrivato dopo di te, magari è lì solo per vivere un evento o che magari è alla sua prima esperienza.
Pensa che quello che è arrivato dopo di te, semplicemente non è a casa seduto sul divano, ma è lì a faticare, sudare, divertirsi a suo modo.
Ma questo non vale solo per quelli che arrivano dietro di te.
Troppo facile sputtanare chi arriva prima di te con l’ovvia e inutile accusa di doping…Ok, di dopati c’è ne sono tanti, ma non per questo chi ti arriva davanti e per forza un coglione!
Pensa che chi ti arriva davanti potrebbe semplicemente essere più dotato di te.
Pensa che quella persona magari è anche al tuo livello, ma semplicemente ha più tempo per allenarsi di te..
O magari semplicemente ha più costanza di te, è possibile sai? 😀
Inizia a capire che ogni corpo è una macchina con prestazioni differenti.
Inizia a competere con il primo tuo grande avversario, ovvero te stesso.
Inizia a guardare quelli davanti a te come un esempio (se il tuo obbiettivo è primeggiare) e quelli dietro di te con rispetto.
E la prossima volta che incontri qualcuno che conosci al traguardo, complimentati con lui, anche se non conosci la classifica! Fallo solo perché lui è lì dove sei tu per raggiungere il suo obbiettivo in qualcosa che anche tu, presumibilmente, ami.
Sicuramente se ti dovessi incontrare e ci conoscessimo, mi complimeterei con te. Anche senza sapere la tua posizione in classifica, anche perché probabilmente non saprò neanche la mia 😉