Dopo tanto tempo scrivo, sono qui seduto sul divano e voglio condividere un pensiero.
Torno da lavoro, in cortile i miei figli e mio suocero: Jack (4 anni) pedala la sua bici ma non è in cortile, mi dice che sta facendo una gara in pista; Gaia, (2 anni e 3 mesi) ha un sorriso a “tutti i denti che ho in bocca” e sta spingendo la sua prebike (che fu del fratello) strillando di tanto in tanto è facendo finta di cadere.
Sorrido e ripenso a quanto pensai già oramai 2 anni fa: possiamo coprirei bimbi di regali e giocattoli, ma niente sarà meglio di un pallone e una bicicletta.
Il pallone è immediato, si usa all’aria aperta ed è un grande sfogo.
La bici (sono di parte lo so), soprattutto la bici a spinta, è un vero attestato di stima a tuo figlio: gli dici che “è grande”, che hai fiducia delle sue capacità, che può iniziare a prendersi i suoi spazi ma che può averti al suo fianco, che può scegliere lui quanto veloce, la direzione, la meta.
Insomma, che il mondo inizia ad essere suo.
Sono troppo sognatore?
Non lo so, ma se vi va provate a dare una bici a vostro figlio, poi mi direte…
Buona serata cinghiali!