No, non è una barzelletta. Anche se lo può sembrare (dati i protagonisti)!
Ci sono quattro wildpigs: un informatico, uno psicologo e due scienziati politici che in una domenica di agosto decidono di cadere dal letto prima del previsto e di ogni ragionevole pensiero per andare a fare una corsetta nel bosco.
Si perché, in un’estate così ricca di sole (Raitre farà uno speciale di Chi l’ha visto?!), il sabato sera si può decidere in tutta tranquillità che se tanto piove e in mtb non si può andare, stavolta si va a correre e che piova però! L’unico obiettivo è correre sotto la pioggia e prendere l’acqua, neanche fossimo in un film dalla sceneggiatura ambibile di oscar. Quindi sveglia h. 9.47 dopo poco più di 4 di sonno causa festa in strada la sera prima, colazione e ritrovo a casa Brigonzi’s h.10.30. Partenza in auto destinazione Maggiora-autocross. Tappa: autocross-cacciatori-autocross. Tempo a disposizione: 1 h.
Il percorso in sé è abbastanza impegnativo, dato che dopo un tratto iniziale in falsopiano, inizia a salire con strappetti che a volte costringono i meno abituati alla corsa a procedere a passo d’uomo. Ma nel complesso penso sia alla portata di tutti, anche perché si aggira sui 7 km totali A/R. Ogni tanto scandisco il tempo della corsa con il mio agile fischietto, ed i compagni riprendono immediatamente ritmo. Arrivati in cima, ci godiamo un attimo di riposo ed invochiamo la pioggia che fino ad ora non è arrivata. La discesa è più sprintosa, in fondo basta lasciar andare le gambe ed essere belli rotondi…e nel tratto finale si può mantenere un’andatura più elevata, quasi da tremila siepi (!). E infatti appena la strada scende, Dany Schummy scatta in avanti, per prendere un leggero vantaggio, neanche fosse il primo kenyota scalzo al suono di campana dell’ultimo giro dei diecimila alle Olimpiadi. GoProMan-Alfredo cerca di stare al passo, impegnato a pensare tecniche di ripresa suggestive per il video di giornata. Un plauso anche a Paolo “Il Brigo”che mantiene sempre un’ottima andatura, soprattutto nel tratto finale quando nel famoso “ultimo km” stringe gli scarponi e mi corre (io sono Erby) a fianco sotto l’agognata pioggia, che ora cade leggera sulle nostre teste e non ci fa sentire la fatica.
Tutto ciò è accaduto una domenica mattina di agosto, e le riprese sono a testimonianza del tutto.
(Sai mai che Teo, conoscendo le doti runnistiche del gruppo, giustamente non creda a questa storia-barzelletta della corsa nel bosco…)
Mi raccomando tra l’altro di continuare a seguire l’impresa sua e di Cri, impegnati nella risalita d’Italia sulle due ruote, grazie ai suoi continui aggiornamenti dal “campo”!