Buongiorno amici cinghiali!
Come molti di voi sapranno, dato che vi abbiamo martellato tutto agosto con piccoli post, questa estate ci siamo lanciati in un giro in bici per unificare l’Italia a modo nostro.
Qui sotto troverete il video , il riassunto del nostro racconto e alcune foto curiose che abbiamo deciso di condividere.
Se vi va, buona visione e buona lettura!!!
PRIMA TAPPA
AIRPORT INTERNATIONAL CATANIA – ACIREALE Km. 24
Sveglia h.3.45, le bici son già caricate sul furgone e partiamo per Malpensa.
Facciamo check in, imbarchiamo le borse e lasciamo gli scatoloni con i nostri mezzi al deposito bagagli ingombranti con la speranza di ritrovarli sani e salvi a destinazione.
Atterriamo a Catania quasi in orario, ci dirigiamo subito all’arrivo bagagli per recuperare le borse, dopodiché nella zona bagagli ingombranti aspettiamo le nostre bici.
Dopo un po di attesa vediamo arrivare due scatoloni…Evvai, sono loro!!!
Usciamo dall’aeroporto ed iniziamo ad assemblare i vari pezzi, sembra che non ci sia nulla di rotto, carichiamo le borse e siamo pronti a partire.
Oggi facciamo poca strada, ci vogliamo tenere il pomeriggio per riposare un pò.
L’uscita dall’aeroporto e l’arrivo in città è molto semplice e l’attraversamento di Catania non è stato complicato, solo un po di traffico in alcune zone, da subito incontriamo i primi venditori di frutta che ci accompagneranno poi per metà del viaggio. Seguiamo la statale fino ad Acireale dove ci fermiamo per la notte al camping LA TIMPA loc. S.Maria La Scala gestito da ragazzi giovani disponibili e cordiali.
SECONDA TAPPA
ACIREALE – TAUREANA Km. 137
Durante la notte l’Etna ci ha dato il benvenuto ricoprendo il campeggio e chilometri di costa con una leggera sabbiolina nera, che spettacolo! Sabbiolina recuperata in un sacchetto durante lo smontaggio tenda e portata a casa come souvenir.
Il nostro inizio è a spinta perché la strada che collega il campeggio alla statale (poco più di 800 mt.) è ripidissima e non vogliamo tagliarci le gambe subito.
Riprendiamo la statale lasciata ieri, l’asfalto è scuro, sembra abbia piovuto ma in realtà è sempre la cenere dell’Etna.
Incontriamo diversi ciclisti che ci dimostrano la loro solidarietà e capiamo subito che il cicloturismo in queste zone non è molto diffuso.
Ad aiutare la nostra pedalata è il poco traffico e a rendere le cose un po più difficili è il pavé dei piccoli centri abitati; dopo pochi chilometri arriva la prima foratura, ci parcheggiamo su di un marciapiede e tra i saluti della gente, lo strombazzare di un bus e l’impiccio che diamo ai pedoni sostituiamo la camera d’aria.
Seguiamo la costa fino a Messina, dove ci aspetta CARONTE, il traghetto per il continente; per noi il trasferimento è gratuito forse abbiamo fatto simpatia o pietà al bigliettaio!:)
Dopo una ventina di minuti sbarchiamo in Calabria a Villa San Giovanni, ci aspettano ancora una quarantina di chilometri prima del campeggio.
La strada costeggia il mare, sulla nostra sinistra si vede l’isola che abbiamo appena lasciato, c’è poco traffico e il sole non sembra così tremendo forse perché è già metà pomeriggio. Attraversiamo diversi paesini arroccati sulla costa, bellissimi. Arriviamo a Palmi dopo una salita abbastanza impegnativa e proseguiamo ancora qualche chilometro fino a Taureana dove ci fermiamo per la notte al campeggio “La Quiete”. Ci ricompensiamo con un fresco bagno al tramonto.
TERZA TAPPA
TAUREANA – FUSCALDO Km.143
Partiamo subito in salita, capiamo che la Calabria non è una passeggiata, è tutta su e giù e calda. Troviamo un posticino all’ombra che vende frutta e decidiamo di fermarci per una sosta, chiacchieriamo un po, chiediamo qualche informazione e alla fine ci vengono regalate pure due pesche. Aaaah…la gente del Sud. L’accoglienza che trovi qui non la si trova da nessuna altra parte.
Decidiamo di non seguire la costa verso Tropea, ma di passare all’interno, su strade quasi desolate che attraversano le campagne e le colline di ulivi; incrociamo banchetti di frutta fresca e ortaggi dove non possono mancare le famose cipolle.
Dopo Lamezia ci aspetta un lungo lungomare, è il primo pomeriggio ed il clima è veramente caldo, ci concediamo una sosta granita di vero limone prima degli ultimi quaranta chilometri.
QUARTA TAPPA
FUSCALDO – MARATEA Km.79
Partenza alle 7,00, strada con diversi saliscendi alternati a lungomare ed entroterra deserto.
Dopo una trentina di chilometri incontriamo un negozio di prodotti tipici e ci fermiamo a fare rifornimento…pane e mortadella e due spettacolosi bocconcini di mozzarella.
Arriviamo presto al campeggio MARATEA località Castrocucco e ci godiamo mezza giornata di mare, ci sembra una vacanza nella vacanza.
QUINTA TAPPA
MARATEA – PAESTUM Km.154
La tappa inizia subito con una costiera meravigliosa, incontriamo diversi ciclisti locali con cui scambiamo qualche parola.
La strada è un saliscendi, costeggia il mare, il sole non è ancora a picco e c’è una leggera brezza; questo tratto fino a Sapri è forse il pezzo che più ci è rimasto nel cuore, sarà per il paesaggio, per la tranquillità della strada o semplicemente perché era quello di cui avevamo bisogno quel giorno.
Arrivati a Policastro decidiamo di raggiungere Paestum passando per il Vallo della Lucania, la cartina indica due strade per arrivarci, una è una salita di 50Km, l’altra sembra più accessibile. Decidiamo per quest’ultima, peccato che una volta imbucata scopriamo che è una sorta di superstrada vietata alle bici… Dietro front!!
Ci tocca, coraggio e calma… Riprendiamo la vecchia statale (SS18) si raggiungerà il Vallo dai 50Km di salita. Per non farci mancare niente dopo una ventina di minuti di salita, un cartello… Strada interrotta… Non ci crediamo… Una frana ha bloccato la strada, di nuovo dietro front, si prende una stradina secondaria e arriviamo al primo paesino. Qui chiediamo indicazioni in un bar, che gentilmente ci riempe le borracce di acqua, ci confermano che la strada da li in avanti è aperta, che è tutta salita ma anche che ne vale la pena, il paesaggio ripaga davvero della fatica, sembrano le langhe, in mezzo alla campagna campana.
Sul nostro percorso incontriamo due ciclisti locali che ci accompagnano per qualche chilometro dandoci delle indicazioni e qualche persona che ci incoraggia e ci consiglia dove mangiare un boccone. Dopo il vallo ci aspetta un ultima salita fino a Rutino, dopodiché è tutta discesa fino a destinazione. Arriviamo tardi e i primi campeggi che incontriamo sono pieni, finalmente dopo qualche tentativo troviamo un posticino al camping Funtos. In questa zona consigliamo di prenotare…
SESTA TAPPA
PAESTUM – POMPEI Km. 73
Dopo la sfacchinata di ieri, sveglia con calma anche perché prima delle otto la reception non apre, facciamo colazione con dei biscotti che ci erano rimasti e prendiamo due succhi al supermercato.
Fino a Salerno sono 37Km di rettilineo, è la litoranea della piana di Sorrento, incontriamo diversi bagni, caffetterie e degustazioni di mozzarella.
Decidiamo a malincuore di non fare la costiera amalfitana perché troppo trafficata, troppo caldo e troppa salita, ci andremo il giorno dopo da turisti. Raggiungiamo Pompei passando per Cava, da Salerno vi è una piccola salita poi la strada è tutta discesa e pianura fino a destinazione.
Arriviamo al camping Spartacus (si trova davanti agli scavi) che gentilmente ci ha riservato un piazzola. Qui ci fermiamo due giorni, oggi, visto che siamo arrivati nel primo pomeriggio dopo una doccia e un’ottima granita al cedro, decidiamo di visitare gli scavi e domani andremo a fare un giro sulla costiera Amalfitana, c’è un trenino che parte ogni 20 minuti, la Circumvesuviana.
SETTIMA TAPPA
POMPEI – GAETA Km. 134
Oggi dobbiamo attraversare Napoli, proviamo ad anticipare il traffico e alle 7.00 siamo già in sella, iniziamo a pedalare su pavè che ci abbandona solo dopo 37Km. La scelta della partenza anticipata è stata buona, non troviamo traffico e il clima non è ancora troppo caldo, ma le bici hanno risentito delle buche e dopo poco conquistiamo l’ennesima foratura e un taglio nel copertone. Sostituiamo la camera d’aria, cavoli è l’ultima che ci è rimasta speriamo di non forare più e ripariamo il copertone con nastro americano… Speriamo funzioni!
Proseguiamo per la costa, superiamo Posillipo e Pozzuoli dove chiediamo informazioni ad un ragazzo in vespa che incuriosito ci fa qualche domanda e finiamo per parlare del Cammino di Santiago che aveva fatto qualche anno prima in bici.
Da qui la strada è un rettilineo fino a destinazione, la periferia non ci regala una vista splendida e il caldo è davvero tosto; per concludere, negli ultimi chilometri prima di Gaeta la strada si allarga a quattro corsie… Aiuto! Non vediamo l’ora di arrivare, è stata una tappa pesante e vogliamo farci una doccia.
Finalmente arriviamo a Gaeta, la presenza del vento ha riempito la spiaggia di Windsurfer, che spettacolo!
Ci fermiamo a uno degli ultimi campeggi sulla litoranea che non consigliamo a nessuno, praticamente un parcheggio con cinque posti piazzola e macchina, due bagni e due docce il tutto alla modica cifra di € 30,00!!!
OTTAVA TAPPA
GAETA – LATINA LIDO Km. 96
Ci svegliamo con un obbiettivo: trovare un ciclista, fare rifornimento di camere d’aria e trovare un copertone nuovo.
Ci fermiamo a Terracina dove dei locali ci indicano un negozio di articoli sportivi.
Evviva missione compiuta!
Proseguiamo sul lungomare fino a San Felice nel Circeo e da qui percorriamo la litoranea fino a destinazione, una strada bellissima, vento, spiagge con dune di sabbia e il mare che sembra l’oceano.
Arriviamo verso le 13.00 al camping Poseidone, lo consigliamo a tutti, accogliente e familiare, facciamo conoscenza con i nostri vicini di tenda che gentilmente ci “allungano” un piatto di pasta… Grazie RITA e un saluto a Francesco, Giorgia e Paolo.
NONA TAPPA
LATINA LIDO – OSTIA Km. 60
Tappa tranquilla. Strada pianeggiante, viali alberati con pini marittimi, fresco ma non troppo vento come il giorno prima. Arriviamo a Ostia in tarda mattinata, campeggio Internazionale, grandissimo con market, bar, ristorante e musica serale.
Il pomeriggio lo passiamo a gironzolare a piedi e con i mezzi per la capitale.
DECIMA TAPPA
OSTIA – CIVITAVECCHIA Km. 99
Prima difficoltà attraversare l’aeroporto di Fiumicino che in realtà dopo qualche indicazione chiesta ai locali non risulta così impossibile e la strada è abbastanza scorrevole; roseguiamo verso Fregene e Maccarese, una strada di viti e casali spettacolo. Da qui prendiamo la SS1, l’Aurelia fino a Civitavecchia. Raggiunta Civitavecchia ritorniamo sulla litoranea per cercare il campeggio.
Oggi è il 15 di Agosto, e quando arriviamo al camping Traiano, è in svolgimento una vera battaglia a “secchielle” d’acqua.
L’unico nostro obiettivo è mangiare qualcosa, ma il bar è impraticabile, si è trasformato in una roccaforte da cui escono continue secchiellate d’acqua, decidiamo di uscire dal camping a cercare qualcosa.
Appena fuori dal campeggio, dall’altro lato della strada in riva al mare c’è il barettino “Buena vista social bar” gestito da un ragazzo cubano e dal suo cane “chilly”: spettacolo, ci fermiamo e ordiniamo due hamburger e due bibite.
UNDICESIMA TAPPA
CIVITAVECCHIA – CASTIGLIONE DELA PESCAIA Km.144
I primi chilometri sono rilassati, strade di campagna in mezzo a vigneti e cascinali laziali, ci stiamo riscaldando e preparando la mente per affrontare il tratto più brutto del nostro viaggio.
Poco prima di Montalto entriamo sull’Aurelia, unica strada possibile per raggiungere Grosseto, in questo punto la statale si allarga a quattro corsie, è molto trafficata e camion e le auto corrono… Cavolo ci sembra di essere in autostrada, proseguiamo per 60Km, poi poco prima di Grosseto usciamo ad Alberese, pensando di potere raggiungere Marina di Grosseto lasciando l’Aurelia; in realtà non sarà così, perché la strada si perde tra le campagne toscane e finisce in un fiume, ma questa deviazione ci ha permesso di rilassarci un pò, ci ha portato in mezzo alla Maremma, sulle colline toscane dove a ogni civico c’è un agriturismo o un ‘osteria, inutile dire che ne è valsa la pena. Dobbiamo tornare indietro e riprendere l’Aurelia per qualche chilometro, ma prima facciamo tappa da Rita, una signora che vende i prodotti del suo giardino fuori casa, ci rifocilliamo con due enormi fette di cocomero e proseguiamo.
Superato Grosseto, mancano gli ultimi 30 chilometri alla destinazione, la strada è un rettilineo, c’è un vento tremendo ovviamemente in direzione opposta alla nostra ma siamo su una ciclabile che ci porta quasi fino a destino. Troviamo posto al camping SANTAPOMATA, campeggio molto organizzato con ingresso diretto al mare, bar e market, decidiamo di fermarci anche il giorno dopo.
DODICESIMA TAPPA
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – MARINA DI PISA Km.129
Dura la partenza dopo il giorno di sosta, avremmo voluto fermarci una settimana, ma il nostro viaggio non è finito.
Tappa poco impegnativa, a renderla faticosa è il caldo, davvero prepotente, oggi i telegiornali danno Firenze come città più calda d’Italia e si sente.
Arriviamo a destinazione attraversando prima dolci colline con meravigliose tenute, piccoli paesini, un po’ di casino vicino al porto di Livorno, scogliere con villette da urlo ed infine una tranquilla litoranea con locali e bagni attrezzati che ci porta fino al camping INTERNAZIONALE dove passiamo la notte.
TREDICESIMA TAPPA
MARINA DI PISA – LEVANTO Km. 132
Oggi si arriva in Liguria, siamo quasi alla fine del nostro viaggio.
Le prime pedalate sono sul lungo Arno che ci accompagna fino alle porte di Pisa da dove poi imbocchiamo di nuovo la SS1 fino a Viareggio.
Da qui seguiamo il lungomare facendo tappa a Forte dei Marmi e nello specifico da Valé dove facciamo rifornimento con qualche schiacciatina e una bomba alla crema; forse abbiamo mangiato troppo, ma con qualche bibita gassata si risolve tutto!
Arrivati a La Spezia decidiamo di raggiungere Levanto passando per le cinque terre, superato l’arsenale iniziamo a salire, salire, salire, arriviamo sopra la Spezia, pensiamo di essere arrivati in cima e invece dietro ad ogni curva c’è sempre una nuova salita e così fino a Vernazza, che fatica e che caldo ma lo spettacolo che la natura ci regala ci ricompensa davvero di tutto, il mare blu e i paesini arroccati, sembra di essere dall’altra parte del mondo e invece siamo vicini a casa, siamo nel Nostro Bel Paese. (FORZA CINQUE TERRE VI SIAMO VICINI!)
Dopo un po’ di sali e scendi arriviamo all’ultimo paese, Monterosso, e dopo una sana e lunga discesa arriviamo a Levanto, sulla strada troviamo il campeggio ALBERO D’ORO dove ci fermiamo a riposare.
QUATTORDICESIMA TAPPA
LEVANTO – GENOVA/ARENZANO Km.128
Ci svegliamo con la speranza che sarà un’ultima tappa tranquilla ma in realtà si rivela proprio il contrario.
Partiamo subito in salita, pedaliamo in direzione dell’Aurelia, ma dopo 440mt di dislivello ci troviamo a un bivio dove chiediamo indicazioni per raggiungere Genova e ci dicono che se continuiamo a salire abbiamo ancora molta strada invece se scendiamo e seguiamo per Deiva Marina poi la strada sarà più dolce e panoramica; perfetto allora si scende.
Arriviamo al paesino indicato e proseguiamo per Genova, ma attenzione, dopo poco iniziano delle gallerie con semaforo e senso alternato di marcia, ma sopratutto…VIETATE ALLE BICI!!! Non vogliamo crederci… Dobbiamo tornare indietro e rifare tutta la salita.
Pedaliamo fino al Passo del Bracco dove imbocchiamo l’Aurelia, dopo una breve discesa arriviamo a Sestri, pensavamo di aver già dato con le salite, ma tutta la tappa si presenta con un sali e scendi tosto. Noi sembra che stiamo facendo un addio al celibato dato che fan sempre 40 gradi e ci fermiamo ad ogni bar per qualsiasi cosa da bere purché ghiacciata.
Arriviamo a Genova e proseguiamo fino ad Arenzano al camping CARAVANPARK.
Iniziamo solo ora a realizzare il viaggio che abbiamo vissuto, la gente incontrata e abbiamo le lacrime agli occhi, siamo davvero felici e soddisfatti; è proprio da qui che mesi prima nacque la voglia di questo viaggio.
Ci fermiamo il giorno dopo per riposarci un po’ e poi ultima tappa verso casa.
QUINDICESIMA TAPPA
ARENZANO – CASA (Borgomanero) Km.190
Sveglia ore 5.00, si smonta la tenda per l’ultima volta col magone in gola, ore 6.30 siamo in viaggio.
Il mare emana una nebbiolina calda e nonostante sia ancora mattino presto il termometro segna già 30 gradi.
Arrivati a Voltri si sale verso il Turchino, poi una discesa fino ad Ovada, si prosegue verso le colline delle langhe e da qui ci aspettano un centinaio di chilometri di rettilinei infuocati in mezzo alle risaie.
Dopo un bel po’ di pedalate arriviamo a Novara, siamo vicino casa, che emozione!
Gli ultimi chilometri sono infiniti, sostiamo nei pochi bar aperti per acqua fresca, dando fondo ai nostri spiccioli.
Al passaggio a livello di Cressa vediamo sbucare il papà di Teo con Gigi in bici, dopo qualche secondo veniamo affiancati da Marco, Alfredo con la telecamerina e Tata con una bici vintage ed il cartello “fine corsa”; ma non sono i soli, improvvisamente sentiamo una macchina strombazzare… Sono Lisa ed Erby che ci sorpassano scattando foto… Altra forte emozione!! Che grandi!!! Tutto il gruppo ci ha accompagnato per gli ultimi chilometri fino a casa.