E’ stato un weekend intenso, quello appena trascorso, che ha visto concludersi il circuito Supermountain, nato da una costola dell’ormai noto Superenduro powered by SRAM. Ospite d’onore a Scopello è stato Marco Aurelio Fontana, medaglia di bronzo a Londra 2012, piazzatosi secondo assoluto, dietro a Manuel Ducci, incoronato vincitore assoluto del circuito.
Il Mera Bike Park ha visto sfidarsi una settantina di bikers, che hanno dovuto lottare con pioggia e fango, fin dalle qualifiche di sabato, dominate da Davide Sottocornola, primo davanti a Manuel Ducci, Matteo Raimondi, Francesco Fregona e Gerardo Bottinelli.
La gara di domenica, svoltasi su due manche, ha goduto di un meteo più clemente, ma le abbondanti precipitazioni del giorno precedente hanno reso il fondo estremamente fangoso e scivoloso, aumentando ulteriormente un coefficiente di difficoltà già piuttosto elevato come quello del tracciato di Mera.
La prima manche è stata vinta da Davide Sottocornola, con ampio vantaggio su Marco Aurelio Fontana, Manuel Ducci, Francesco Fregona e Jacopo Orbassano, mentre nella seconda manche si è rifatto sotto il solito Ducci, che ha concluso in prima posizione davanti a Francesco Fregona, autore di un sorpasso in extremis sulla linea di arrivo, ai danni di Marco Aurelio Fontana, terzo. In quarta posizione Davide Sottocornola, rallentato da una fettuccia incastratasi tra i pignoni. Quinto, Francesco Formichi.
Tre le donne partecipanti: Caroline Gehrig, Barbara Katz e la nostra Valentina Macheda.
La classifica assoluta maschile ha visto piazzarsi, in prima posizione, Manuel Ducci, vincitore del circuito, seguito da Marco Aurelio Fontana e Davide Sottocornola.
Per le donne, in prima posizione Caroline Gehrig, Valentina Macheda, seconda, nonché vincitrice del circuito femminile, e Barbara Katz, terza.
Un paio di chicche sono sicuramente la vittoria congiunta di Manuel e Valentina, che, oltre ad essere compagni di squadra nel Team Life Cycle, lo sono anche nella vita e la chiacchierata che abbiamo fatto con Marco Aurelio Fontana, che si è prestato a scattare alcune fotografie. Marco è un ragazzo simpatico, umile, alla mano e ha dimostrato la propria grandezza quando, ai nostri complimenti per l’impresa olimpica, ha risposto di essere felice per la medaglia, ma anche e soprattutto perché ha fatto sì che, finalmente, l’Italia abbia iniziato a parlare seriamente di mountain bike.
Vi lascio con alcune fotografie scattate oggi e vi do appuntamento al prossimo report! Stay tuned!