La passione, la felicità del sentirsi sporchi e bagnati alla fine di un giro e che capisce solo chi lo ha provato.
La leggerezza che si prova quando sfiniti e magari un pò acciaccati si ritorna a casa.
La gioia della condivisione, la catarsi della solitudine.
Questo è fare mountain bike, questa è l’essenza della bici, è essere cinghiale, è quello che ci ha dato il nome e come ci piace identificare questo sport. Ho avuto la fortuna di leggere su di un giornale la mail scritta da un nostro lettore, anzi, anche se non l’ho mai visto, preferisco chiamarlo amico dopo quelle parole.
L’ho contattato, gli ho chiesto il premesso di pubblicare quelle parole trasudanti di passione.
Lui ha accettato, vuole metterci il nome, è fiero di quello che ha scritto e io sono onorato nel potervelo riportare, esattamente come scritto da lui:
E’ domenica mattina e sono nel letto sveglio da poco…E’ domenica mattina e sono nel letto sveglio da poco…TATAN…il mio cuore batte lento…..sento la pioggia che scende: maledizione volevo farmi un giro in bici ! Mi alzo e faccio colazione e intanto penso ai miei amici: alcuni a girare a Pila.,altri a fare il we a Morzine,altri ancora alla gara di DH di Prali…..e io non sono in nessuno di questi posti…..la mia brutta situazione lavorativa ( io in cassa integrazione e mia moglie senza lavoro…) stà influenzando negativamente la mia vita…..si fanno tagli sulle cose meno vitali (incredibile per me definire meno vitale la mia bici !!!) per riuscire a stare a galla…..
TATATAN….un battito più veloce portato dalla rabbia per questi pensieri…..mentre finisco la colazione il cielo si rischiara e arriva un raggio di sole che taglia le nuvole….no non voglio restare chiuso stamattina: mi cambio e vado a fare una pedalata con la mia fida Torque…protezioni nello zaino, casco in testa e ipod nelle orecchie i ShinToys Guns con Ghost town che scandiscono le prime pedalate lungo i 14 km che mi separano da Oropa, località famosa per il suo santuario ma anche per diversi percorsi freeride di buona lunghezza….
TATATATAN il mio cuore batte ad un ritmo più elevato ma regolare mentre affronto con molta cattiveria “la strada delle 4 fontane ” (così ribattezzata da me per la possibilità di bere senza dover caricare ulteriormente il mio zaino ….)….mentre salgo i pensieri girano dentro me e trasformo la rabbia in energia che spinge sui pedali…..arrivo ad Oropa dopo un’ora e mezza di risalita e la trovo piena di turisti come ogni domenica……la strada spiana e il trasferimento di 15 minuti verso la mia discesa rallenta il mio cuore…
TATAN….arrivo ai ripetitori: un pò di streching e metto le protezioni…..intanto guardo il fantastico panorame e un sorriso finalmente mi prende: come sono fortunato ad essere qui!!! Mi lancio lungo il singletrack a tuono dando sfogo al mio sorriso e alla voglia di discesa che ho dentro….pompo a mille tutte le curve, tutti i salti, anche le più piccole sponde o radici, mi gioco anche un paio di jolli….e dopo circa mezz’ora sono giù a Biella…………
stanco ma felice……davvero una bellissima sensazione……ormai una piccola porzione di strada mi divide da casa mia e nelle orecchie Noa e la sua versione morbida e dolce di Eye in the ski mi culla verso casa……e quando arrivo il sorriso delle mie due donne, mia moglie e la mia piccola Noemi, mi fanno sentire felice di quello che possiedo………………….
ALESSANDRO “DOC” MENGA
Doc grazie per averci concesso questa possibilità, come gia detto, queste parole per me sono la mountain bike.
Sicuramente il periodo che stai passando non è dei più felici, ma la tua famiglia e la tua passione ti porteranno a raidare sentieri migliori!
Grazie per le tue parole e grazie per aver spiegato a tutti cosa il nostro sport può fare.
Sappi che da oggi comunque non sarei più solo: sperando di poterci infangare insieme su qualche sentiero (alla fine siamo anche vicini) considera che quando la rabbia o la gioia ti porteranno ad andare sempre più forte e più fluido in discesa, dietro quella curva in appoggio ci sarà sempre un cighiale ad incitarti e a pedalare con te!
Ps: ti salutiamo con un video!