Enduro Cup Lombardia: tutti a Tavernerio (CO) il prossimo 8 settembre!

Enduro Cup Lombardia: tutti a Tavernerio (CO) il prossimo 8 settembre!

Cari amici cinghiali, non sapete ancora come trascorrere questo secondo weekend settembrino? Nessun problema! Vi propongo un’ottima soluzione, con una gara di enduro mtb che, pur non facendo parte del ‘circuito principe’, vale comunque la nostra attenzione, sia per il contesto paesaggistico in cui si svolge, sia per le caratteristiche della competizione in sé, che non ha nulla da invidiare, per livello tecnico e fisico, ad altre tappe più blasonate. Di cosa sto parlando? Dell’Enduro Cup Lombardia, prova unica, valida per il titolo di Campione Regionale FCI Lombardia, che si svolgerà domenica 8 settembre a Tavernerio (CO), in collaborazione con l’ASD Bike&Co. Il tracciato di gara si snoderà lungo le pendici del monte Boletto, dimora di una fitta rete di sentieri percorribili sia a piedi che in mountain bike, raggiungibile attraverso il famoso sentiero iniziale della dorsale del Triangolo Lariano. Gli atleti si sfideranno su tre prove speciali cronometrate, con altrettanti trasferimenti pedalati, per un totale di 1300m di dislivelloe 35 km. E’ anche possibile, per chi non si sente di affrontare la gara completa, l’iscrizione in categoria PromoSport, con due prove speciali, la PS2 e la PS3, per complessivi 25km e 750m di dislivello. Le iscrizioni si apriranno già nella giornata di sabato 7 settembre, tra le 15 e le 17,30 e proseguiranno domenica mattina, dalle 7 alle 9. Lo start del primo concorrente è atteso per le 9,30 di domenica. Ai partecipanti saranno offerti vari servizi come assistenza tecnica e medica, ristori lungo il percorso e griglia party. L’area paddock si trova a Tavernerio (CO), nel parco della Casarga di via Alessandro Manzoni, in località Solzago. Per...
[report] Superenduro Sprint 2 – Pogno (NO)

[report] Superenduro Sprint 2 – Pogno (NO)

Si è svolta ieri a Pogno (NO) la quarta edizione dell’Enduro dei Gufi, seconda tappa del circuito Sprint del campionato Superenduro. Più di 300 atleti si sono dati battaglia sui sentieri di uno degli spot più amati dai bikers di Piemonte e Lombardia. I Gufi hanno preparato per l’occasione due nuove prove speciali, che si sono affiancate all’ormai storico “Canalon”: la PS1, che si snoda lungo il monte di Prerro, in un’alternanza di tratti flow e passaggi tecnici; la PS2, con un breve trasferimento e termine a San Maurizio d’Opaglio, caratterizzata anch’essa da un buon mix di guida e scorrevolezza e con un panorama mozzafiato sul lago d’Orta. Unico neo, la maledizione del meteo, che incombe in questa stagione sul circuito Sprint. Come già accaduto a Coggiola a fine marzo, infatti, è stata la pioggia a farla da padrona, cadendo incessantemente durante tutta la notte di sabato e, dopo aver concesso una tregua, a partire dalle 15 circa di domenica. Questo non ha fermato, però, i bikers che, muniti di gomme da fango, non si sono arresi alle condizioni avverse, inclusi i problemi fisici che hanno colpito alcuni atleti, presentatisi febbricitanti alla partenza. Molti grandi assenti: Manuel Ducci e Valentina Macheda, impegnati con il team Life Cycle, a Punta Ala (GR), nella preparazione della prima tappa dell’Enduro World Series, ma anche Andrea Bruno (Transition Ready2Ride), ed Alex Lupato con tutto il team FRM. Quasi scontato dire che è stato Davide Sottocornola (Cicobikes DSB) ad aggiudicarsi la vittoria assoluta in quella che, da sempre, è la gara di casa, seguito da Vittorio Gambirasio (GT 360 Degrees) e Matteo Raimondi (Cicobikes...
[report] Superenduro PRO1 – Sestri Levante (GE)

[report] Superenduro PRO1 – Sestri Levante (GE)

Cari amici cinghiali, si è svolta nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 aprile la prima tappa del circuito PRO del campionato Superenduro. Dopo un anno di assenza, torna in calendario la data di Sestri Levante, location storica e meta ambita dagli enduristi anche in tutto il resto dell’anno, grazie all’instancabile lavoro delle guide di mtb, che offrono un ottimo servizio navetta. Grazie alla consueta, impeccabile organizzazione della Polisportiva Vigili del Fuoco, tutto si è svolto nel migliore dei modi e ben cinquecento bikers hanno pacificamente invaso la splendida località del tigullio ed i sentieri del suo entroterra. Due, come già detto, le giornate di gara. Sabato sera, con partenza alle 17,30, si è svolto il prologo per le vie cittadine, con parte del percorso sulla spiaggia della Baia del Silenzio, resa ostica a dal forte vento contrario alla direzione dei bikers. La prova è stata vinta da Alex Lupato (FRM Factory racing Team), davanti a Francesco Fregona (Dream Team Genova) e Jerome Clementz (Cannondale). Quattro, invece, le prove di domenica, su trail impegnativi sia dal punto di vista fisico che tecnico. I concorrenti sono stati messi a dura prova anche dalla prima vera giornata calda della stagione, perché uno splendido sole ed il cielo terso hanno reso veramente roventi i percorsi, caratterizzati da una scarsissima vegetazione di macchia mediterranea. Per i top rider, da segnalare il buon ritorno di Andrea Bruno (Ready2Ride), quarto assoluto, all’esordio stagionale dopo un recente infortunio alla spalla e la caduta di Alex Lupato sulla PS2, con rottura del manubrio, inconveniente che gli ha causato un ritardo e la centotrentunesima piazza in classifica...

“Stupido pezzo di alluminio!”, ovvero: come riconciliarsi con la bici (e con le proprie paure).

Cari amici Cinghiali, innanzitutto auguro a tutti voi una serena Pasqua. Quest’oggi non ho report di gare, eventi o viaggi da proporvi, ma voglio raccontarvi una storia personale. Ho iniziato ad andare in bici perché me lo ha ordinato il medico. Letteralmente. Dopo due interventi chirurgici alle ginocchia, è arrivato il veto: niente corsa, niente sci, non saltellare in palestra (quest’ultimo non lo avrei fatto comunque: mi ci vedreste a zompettare su e giù da uno step in tutina attilata? Uhm…). Non rimanevano che il nuoto e la bicicletta. Trovando, personalmente, abbastanza monotono il ciclismo su strada, decisi di optare per la mountain bike. E fu amore. Due anni dopo, dovetti lasciare la mia amata, sudata ed appena acquistata Enduro in garage per alcuni mesi, a causa di un incidente stradale abbastanza tosto (un giretto a Lourdes, magari?). Il ritorno in sella fu drammatico, complici la condizione fisica inesistente e un assetto tutto nuovo, con molti millimetri in più rispetto alla vecchia bike. Ma soprattutto, avevo paura di qualsiasi cosa e anche il più banale passaggio tecnico mi sembrava insormontabile e pericolosissimo. Impiegai un anno a riprendere confidenza con i trail di Pogno e comunque, qualcosa continuava a frenarmi. Lo scorso agosto, in vacanza a Sauze d’Oulx, accadde una specie di miracolo e sembravo un’altra persona. In discesa mi comportavo davvero bene, mi sentivo veramente “aggallata”, la paura sparì completamente e mi resi conto di aver imparato più cose in quei pochi giorni a Sauze, che in tutti i quattro anni di pratica. Fino al penultimo giorno in cui, stanca come un somaro, le braccia mi abbandonarono e feci...
StupidEnduro in Toscana

StupidEnduro in Toscana

Buongiorno, cari amici cinghiali! Oggi voglio raccontarvi la nascita di un nuovo fenomeno nel panorama enduristico della MTB italiana. Nato per scherzo, come ‘goliardata’ in puro stile toscano, StupidEnduro ha le carte in regola per diventare famoso. Dopo averne sentito parlare ampiamente su Facebook, ho deciso di raggiungere, grazie a conoscenze comuni, uno degli organizzatori, che mi ha svelato tutti i retroscena relativi all’evento, svoltosi il 27 gennaio scorso. A: “Ciao, Marco! Benvenuto su Wildpigs.it! Presentati rapidamente ai nostri lettori.”  M: “Mi presento, mi chiamo Marco Caracciolo ma forse la maggior parte del popolo italiano della mtb mi conosce come Mòlle (questo il mio nick su mtb-forum).” A: “Come nasce l’idea della StupidEnduro?” M:”Una mattina di gennaio (credo forse il 7 o l’8), io, Amedeo Giofrè e Roberto Benevelli (noto come Agriates ed ex downhiller), decidiamo di organizzare una raidata insieme sul promontorio di Piombino, per sfotterci un po’, come noi toscani siamo soliti fare (con me è un po’ come sparare sulla croce rossa vista la mia scarsità). Mentre cerchiamo di stabilire una data, ci viene la malsana idea di cronometrarci (sulla falsariga della SE) per poter così aumentare la dose di sfottò: da lì scaturirà poi l’idea di allargare la cosa a pochi altri intimi. Decisivo, in tal senso, è stato un sms di Amedeo che recitava più o meno così: “Vai su FB, fissa una data e un nome per questo raduno, il ferro va battuto finché è caldo”. Nasce così la StupidEnduro: un raduno per enduristi, cronometrato, ma non competitivo (sì, come no…!). Nel giro di un paio d’ore dalla creazione dell’evento, ricevo un’offerta da...