Milano Torino in fissa, edizione 2011.

Ci sono eventi che rievocano storia e la passione allo stesso tempo. Quello organizzato dai ragazzi di Ciclistica è forse uno dei più belli. Si tratta di una gara da Milano a Torino rigorosamente riservata a bici a scatto fisso che parte dal Velodromo Vigorelli e termina al Motovelodromo di corso Casale, il primo dismesso e dimenticato da anni, il secondo se pur con molte difficoltà in via di riqualificazione. Quest’anno la gara si è tenuta il 3 aprile, i partecipanti che hanno percorso il tracciato di 145 km sono stati veramente tanti e non tutti ce l’hanno fatta, ma non importa, lo spirito della manifestazione piace veramente tanto a noi wildpigs. La bellezza di poter percorrere tutto il tragitto sfruttando unicamente le proprie forze da quel tocco in più all’impresa, che altrimenti sarebbe priva di quel valore di “conquista” che tanto rende uniche le nostre uscite in bici. Per farvi capire qualcosa di più cito il racconto di un ragazzo di nome lele che descrive così la sua esperienza (fonte: Vintage rider) Leggetelo tutto d’un fiato come ho fatto io, ma soprattutto leggete le ultime due parole del racconto, quelle sono la risposta a tutti coloro che si chiedono il perchè ci piace tanto la bici! Complimenti veramente a tutti! Quello che hai vissuto in quei 150km di fatica e sudore te lo ricorda il giorno dopo quando scendi le scale di casa per andare a lavoro. Il primo gradino è come una sveglia: fai quel passo e quella piccola scossa alle tue estremità basse ti urla nella testa quel bruciore che hai sentito nelle gambe il giorno...

Superenduro PRO di Sestri Levante: -2 al via!

Sembrano passate poche ore dal week end trascorso sulle colline di Pogno (NO) che già i nostri WILDPIGS sono in tensione per la prima prova Pro del circuito superenduro che si terrà questo fine settimana a Sestri Levante. Non mi resta che raccontarvi qualcosa dalla mia noiosa scrivania ricoperta di pratiche lavorative da terminare mentre i miei cari amici wildpigs sono sparsi per la riviera ligure, alcuni alla Pro altri invece a Finale Ligure a fare qualcosa di veramente carino che presto vi racconteremo. Vi rimando agli articoli dedicati per quanto riguarda i tracciati ed il timetable dell’evento, mentre io muoio di invidia per tutti voi che vi state divertendo 🙂 Si preannuncia comunque un fine settimana fantastico con già 200 atleti iscritti, quindi non mi resta che fare un grosso un bocca al lupo a Marianna, Chiara, Luis e Davide! A presto con i loro racconti!...

Freetime: ciclabile da Sesto Calende a Somma Lombardo.

Il nostro consueto appuntamento del giovedì riguardante percorsi o piste ciclabili percorribili da tutti mi porta a raccontarvi il primo tratto di itinerario della lunga ciclabile che partendo da Sesto Calende permette di arrivare fino ad Abbiategrasso. Sabato 9 aprile, Pepe (dotata per l’occasione della sua nuova Specialized Mika e di abbigliamento super tecnico con tanto di guantini in tinta ;-)) ed io abbiamo deciso di arrivare fino a Somma Lombardo e tornare (circa 24 km in tutto). La partenza è dalla piazzetta di Sesto da cui è facilissimo individuare la ciclabile che costeggia il Ticino, fa un caldo incredibile ma la vista sul Monte Rosa è fantastica. Dopo qualche km in cui si trovano parecchi pedoni, la ciclabile si trasforma in strada aperta al transito delle auto per metà carreggiata, ne abbiamo comunque incontrate veramente poche, la maggior parte degli incontri che facciamo sono ciclisti e qualche volatile qua e la 🙂 Tra una chiacchiera e l’altra pedaliamo fino alla diga sulla quale passa la strada che collega Varallo Pombia e Somma Lombardo, proseguiamo ancora per circa 1 km fino ad arrivare alla nostra metà dove decidiamo di fare una pausa e rilassarci un attimo. Anche la mia pitch soffre il cado così decide di rinfrescarsi le ruotone 🙂 Per il ritorno è possibile scegliere due strade, o attraversare la diga e rientrare sul lato opposto “piemontese” oppure stare sempre sul lato “lombardo” che abbiamo persorso, optiamo per il secondo visto che è la prima uscita di Pepe quest’anno ma nonostante questo, visto che il più accaldato e stanco sono 🙂 con piacere accetto la proposta. Nel frattempo...

Worlwide MTB pictures!

Ma vi siete mai chiesti dove vanno i bikers di tutto il mondo? Quali sono gli spot che percorrono abitualmente? Quali sono i paesaggi che vengono vissuti durante le uscite del weekend? A tutti queste domande risponde un sito molto carino che si chiama Daily MTB! L’idea è molto semplice, postare le proprie foto geolocalizzandole sulla mappa mondiale in modo da condivedere tutte le nostre uscite. E se quando piove volete con l’immaginazione correre un po’ basta aprire il sito e cliccare in qualsiasi parte del mondo! Buona...

It’s such a perfect day con la mia vintage!

L’idea è nata durante i mesi invernali, la mia full era parcheggiata in cantina senza possibilità di usarla, ma la mia voglia di sperimentare non ha mai pace così mi sono detto: “perchè non affiancare al mio mezzo a motore vintage (leggasi Mini Cooper) anche una bici vintage?” detto….. fatto! Il giorno dopo stavo già chattando con Teo per decidere come impostare il lavoro cercando di limitare al minimo i costi. La volevo elegante e semplice ma soprattutto che trasmettesse felicità! Prima aspetto era trovare un talaio che mi andasse bene data la mia statura di 1,90 cm, ma dopo alcuni istanti sapevo perfettamente a chi rivolgermi; tutti lo conoscono e tutti noi Borgomaneresi siamo andati da lui almeno una volta nella vita: Il mitico FRANCO BICI. Passati tra giorni lavorativi, e dico tre, ha tirato fuori dalla sua cantina un talaio Atala a congiunzioni del 1980 di 61 cm centro centro che per me era perfetto! Il più era fatto, ora non mi restava che scartavetrarlo per bene e farlo pitturare di una bel colorino che ricordasse i tempi che furono 🙂 Nel frattempo ho inziato la ricerca degli altri componenti senza non poche difficoltà ma anche qui con mia grande sorpresa due giorni dopo aver portato da Franco il telaio verniciato, tubo sella pipa e manubrio erano montati, con una chicca che anche in questo caso è uscita dal sul cilindro… ops’ cantina… serie sterzo campagnolo dell’epoca. Mancavano ormai poche cose ma la mia preoccupazione era la guarnitura centrale, non la volevo troppo moderna per non essere fuori luogo con la bici ma Franco mi disse di...