Mottarone – Sentiero R3/4 – R2 – discesa verso Coiromonte e Armeno

Mottarone – Sentiero R3/4 – R2 – discesa verso Coiromonte e Armeno

Quest’anno pare proprio che le uscite in bici siano proprio impossibili da pianificare… Tanti buoni propositi ma poi c’è sempre qualche inghippo. E ‘ così che nascono mini uscite in solitaria con il tempo contato. La voglia di panorama è tanta e così sabato mattina, mentre mia moglie va al lavoro, io mi vesto, prendo la cartina del Mottarone e decido un percorso veloce e semplice che mi riporti a casa prima di mezzogiorno. Mentre salgo in auto verso Armeno la radio mi tiene compagnia e alzo la musica per pomparmi un pò. E’ da un pezzo che non esco in solitaria e devo dire che la cosa quest’oggi mi piace. Di tanto in tanto ci vuole. Partire freddo ai piedi del Mottarone non è una genialata, lo so, anche perchè le prime rampette sono impegnative a gamba non pronta. Mentre mi inerpico il cielo si fa più sereno; l’asfalto serpeggia sotto di me e per ben due volte vengo sorpassato da gruppi di stradisti che un pò incuriositi mi guardano le ruotone tassellate… effettivamente sempro un pò un pesce fuor d’acqua. Non porto la goPro questa volta, mi affiderò alla piccola compatta che porto appesa al mio “sempre pesante” zaino. Percorso circolare Percorso ufficiale per : Mountainbike Ideale per: Trekking, Mountainbike Percorso in zona: Collina, Montagna Etichette: Indicazioni percorso, Solitario, tranquillo, Registrato con GPS, Ruvido, Offroad, Sentiero, Strada di campagna / Strada consorziale Please upgrade your browser Lunghezza percorso 19.28 Km Altitudine massima 1081 mt Altitudine minima 515 mt Dislivello positivo 669 mt Dislivello negativo 650 mt Informazioni sulla traccia: Articolo completo su http://www.wildpigs.it/2012/07/25/mottarone-sentiero-r34-r2-discesa-verso-coiromonte-e-armeno/ Altimetria Punti di interesse limitrofi...
Renovo hardwood bicycle… Provare per credere

Renovo hardwood bicycle… Provare per credere

“So how does it ride? Amaaaaazing.” Direi che come intro promette bene 🙂 Si chiama Badash 29er, la cucciola di Renovo con telaio in legno nata dal fondatore che inizialmente pareva scettico a riguardo: So ok, two years ago, as the founder of Renovo and chief designer, I was saying a wood mtb was probably a bad idea, feeling that wood wouldn’t be tough enough for the falls and pounding a mtb endures. So how’d we get to this you ask? Well, testing instead of ‘feeling’. Nel corso di 2 anni di sviluppo e testing hanno perfezionato un telaio che può esser usato anche sul freeride. Non ci credete? Guardate questo video. Ah, il prezzo? $ 2550....
Titan Desert 2013 – a settembre aperte le iscrizioni

Titan Desert 2013 – a settembre aperte le iscrizioni

Oggi cinghiali vi parlo di un’altra gara tosta come quella di Crocodile Trophy… già gia! Bazzicando per il web mi sono imbattuto in questa manifestazione sportiva con organizzazione spagnola: Titan Desert. Si tratta di una gara aperta a tutti i tipi di amanti della bicicletta, lo sport e sacrificio. E ‘ una gara competitiva ma soprattutto, e per la maggior parte, una sfida con se stessi. La sfida di realizzare quello che pochi hanno raggiunto in tutto il mondo. Di fronte al caldo del deserto, la distanza, nelle peggiori condizioni immaginabili. La stragrande maggioranza dei partecipanti sono tornati a casa con la sensazione di aver fatto qualcosa di grande, qualcosa che ricorderà il resto della loro vita. Hanno vissuto momenti indimenticabili, momenti difficili e momenti di emozione … che sono stati segnati per sempre nella loro vita. La gara attrae partecipanti provenienti da tutto il mondo :  il TITAN DESERT MILLENNIUM da GAES è per coloro che sono disposti a sacrificarsi per trovare una ricompensa personale. Grandi corridoi vi hanno partecipato : Oscar Pereiro, Laurent Jalabert, Claudio Chiappucci, Roberto Heras, Abraham Olano e Melcior Mauri. Vuoi esser protagonista anche tu? Beh, se hai la gamba e la testa ricordati che a settembre aprono le iscrizioni...
Wildpigs @ Alpe Forno – Neve, Trail e divertimento!

Wildpigs @ Alpe Forno – Neve, Trail e divertimento!

Ricordo ancora la prima volta che ci sono stato in bicicletta qualche anno fa… Tra l’altro il Devero è stato uno dei miei primi articoli… Ma torniamo al presente! Anzi no, eccoci poco indietro nel tempo, a sabato 16 giugno, a quando alcuni di noi ormai noti ai più e altri meno conosciuti hanno aperto le gite estive in quota in sella alle nostre bici proprio in quel del Devero. Con noi è venuto anche Fabrizio di salitomania che molto volentieri si è unito alla ciurma di pedalatori offrendo anche un supporto al giro dato che ha calcato molte volte questi sentieri. Così ci avviamo con partenza da Borgomanero e lungo la via raccogliamo Danilo che ci attende a Gravellona Toce e poi in fine a Goglio troviamo Daniele e appunto, Fabrizio. Abbandoniamo i mezzi su in cima alla piana del Devero e da cui l’ascesa verso Crampiolo è un continuo chiacchiericcio che si prolunga anche lungo Codelago. Arrivati alla piana delle marmotte (io la chiamo così perché ce ne sono sempre un botto) incontriamo la prima neve e io accuso un problema al tubeless posteriore… Sono costretto a passare alla camera perché il liquido non fa più tenuta. Da questo punto in avanti fino alla vetta è un continuo altalenarsi di tratti pedalabili e altri innevati che ci costringono a tagli esterni alla carreggiata. L’aria è fresca, il cielo non proprio sereno ma il sole si affaccia ugualmente per bruciare le braccia del sottoscritto e di alcuni di noi che hanno la carnagione chiara… ah ah! Giunti ai laghetti dell’alpe Satta ci concediamo una merendina prima di proseguire e affrontare...
[ video e foto ] La 24h di Finale Ligure, 1 settimana dopo

[ video e foto ] La 24h di Finale Ligure, 1 settimana dopo

L’abbiamo attesa… l’abbiamo sognata… Così come è arrivata se ne è andata, veloce, folgorante, stupenda, coinvolgente. Lo spirito di noi Wildpigs è ormai noto ai più, ma lo ripeto ancora una volta: andare in bici vuol dire socializzare, divertirsi, trovare il tempo di fare i cretini e liberare la mente. Non è competizione, è un vero e proprio mantra.   1234567► Ed è con questo spirito che ci siamo lanciati in questa sfida, come ugualmente abbiamo fatto l’anno precedente con il Sella Ronda Hero. Ci annoiano mortalmente le competizioni agonistiche, non ci interessa sorpassare a tutti i costi, ci interessa semmai strombazzare il cinghiale a tutti i punti ristoro, lanciarsi giù dalla bici nei toboga gremite di persone, porgere il saluto e rimontare nuovamente in sella. Ci piace divertirci e divertire! Giovedì sera stacchiamo dal lavoro e ci troviamo alle ore 19.30 a casa di Alberto e da qui partiamo alla volta delle nostre 96 ore no-stop. Lungo la via troviamo la nostra mascotte MAFI che accompagnerà a turno i bikers in bicicletta. Mafi è un dolce esemplare di maiale fiorito che oltre ad avere doti da imitatore (chiedete a Riccardo dello Staff della 24h di Finale a riguardo) desidera ricevere un sacco di attenzione. In ben 6 ore, a partire dalle 00:00 di venerdì, montiamo il nostro campo tenda. Abbiamo tutto, gazebo, trabattello, tende, display luminoso, insegna ‘wildpigs lounge’, megafoni, carta igienica per tutti e prugne per Danilo. Nella mattina del 25 andiamo in paese per fare spesa e per farmi riparare la mia gomma anteriore che si è stallonata e il liquido si è asciugato. Il gentile Luca di...
Do you rewind?

Do you rewind?

È nuovamente sabato mattina e il sole splende dopo altri giorni di pioggia… Il ritrovo è fissato appena dopo le 9 da Borgomanero dove ad attendermi ci sono alcuni cinghialotti nuovi e altri noti che hanno letto dell’uscita sul sito. Figo! Iniziamo così a salire in 5 verso Ameno dove raccogliamo un sesto pedalatore e infine l’ultimo alla cappella del vago. Qui scopriamo con molta gioia che hanno appeso un cartello in cui la Regione Piemonte comunica la sistemazione dei sentieri per uso escursionistico, a cavallo e bicicletta!! Ben fatto Regione!! Ecco formato il gruppo dei 7 pedalatori assatanati 🙂 Chiacchierando arriviamo quindi in cima, fino al bivio che porta a Fosseno; io vorrei prendere il sentiero E4 come da programma dell’uscita ma il tempo è talmente bello che decidiamo per prolungare il giro e arrivare al primo punto panoramico, l’ormai noto sass del piz raggiunto questa volta dal metanodotto e non da sotto come nell’ultima notturna. Breve sosta per le foto e qualche morso veloce e poi salutiamo Fabrizio che torna verso Omegna passando dal giogo del Cornaggia. Giusto il tempo di vederlo sparire e ci fiondiamo per la kamikaze, divertente discesa da prima a gradoni e poi molto scorrevole che presto ci porta sotto Fosseno. Il rientro è il solito percorso che tocca Tapigliano, Colazza, Invorio, il chilometro di merda, Briga, San Marco dove non ci facciamo mancare un giro al pistino e da veri quattordicenni anche un salto nelle pozze marroni che riflettono il cielo blu. Sporchi e contenti è ormai ora di salutarci, mogli e morose ci attendono a casa. Ma la voglia è viva...