by Alfredo Cerutti | Ott 22, 2011 | Dizionario, WildPig |
Il track stand è la tecnica usata dai bikers per mantenere l’equibilirio del mezzo durante la fase di stallo. Deriva dal fratello surplace usato nelle gare in velodromo eccezzion fatta che per quest’ultimo non si può arretrare per più di 20cm. Per effettuare il track stand solitamente si pone la ruota anteriore leggermente girata e i pedali paralleli al terreno, se la bici è una fissa il biker può aiutarsi con le pedivelle muovendole leggermente avanti o leggermente indietro per mantenere la posizione di equilibrio. La gamba dominante solitamente è quella posta in avanti, ecco perché esistono competizioni in cui per rendere più difficile la gara, quest’ultima è posta indietro. Per non farmi mancare una ruota grassa che dimostra il track stand eccovi qui un video...
by Erby | Ott 18, 2011 | Dizionario, WildPig |
Vi ricordate amici cinghiali dell’articolo sulla progettazione di piste ciclabili? Bene. Se siete pronti, oggi passiamo alla seconda parte. Con il primo intervento abbiamo tracciato una rete ciclabile suddivisa in viabilità primaria e secondaria, e ricordiamo che mentre la prima corrisponde alle vie di scorrimento principale e prevede interventi specifici a favore della ciclabilità, la seconda è invece localizzata in quelle aree che abbiamo chiamato Zone a Traffico Moderato (ZTM), in cui è necessario intervenire sulla circolazione veicolare per realizzare condizioni di sicurezza più ampie. La riduzione della velocità dei veicoli circolanti e la diminuzione del loro numero fanno sì che nelle ZTM non sia necessario intervenire direttamente sulla messa in sicurezza dei ciclisti, essendo le stesse condizioni generali da sole sufficienti a garantire una circolazione sicura anche per le biciclette, senza necessariamente la realizzazione di piste ciclabili. Capiamo meglio: innanzitutto per “Moderazione del Traffico” si intende l’integrazione delle diverse componenti di traffico attraverso la riprogettazione fisica e funzionale delle strade, al fine di migliorare le condizioni dell’ambiente urbano”. Integrare significa in pratica consentire alle auto, ai pedoni, ai ciclisti e, in genere, alle utenze deboli della strada (bambini, anziani e disabili) l’utilizzo dell’intero spazio stradale (strade, marciapiedi e piazze) senza necessariamente dover canalizzare ogni specifico utente in corsie ad uso esclusivo: carreggiate per le auto, piste per le biciclette e marciapiedi per i pedoni. Questa particolare integrazione può avvenire solo all’interno di aree ben definite e, soprattutto,in condizioni generali di sicurezza della circolazione che riducano fortemente il numero degli incidenti e la loro gravità. Per questo possiamo progettare le strade introducendo una serie di strumenti che da un lato...
by atzu | Ott 15, 2011 | Dizionario, Foto, Fun, WildPig |
Ciao amici cinghiali, ecco il termine urbano legato alla mountain bike di oggi Immagine presa dalla rete GRAVITY: questo termine è molto semplice, con esso si intendono tutte le discipline di mountain bike nel quale si sfrutta la forza di gravità per ottenere un risultato e incrementare la propria velocità, ad esempio il free ride e il...
by atzu | Ott 8, 2011 | Dizionario, WildPig |
Eccoci a spiegare un’altro termine utilizzato per le due ruote, nello specifico nella disciplina della mountain bike. COPIARE: questo termine rispecchia in parte l’uso comune del termine stesso; applicato alla mountain bike questo termine indica un modo di superare un’ostacolo senza staccare le ruote dal terreno, ovvero copiando il terreno stesso con il passo delle ruote. Anche se in discipline gravity questo termine a volte viene utilizzato con significato negativo. in molti casi copiare un ostacolo permette di non perdere velocità e allo stesso tempo apprendere una migliore conoscenza del proprio mezzo. Per copiare un ostacolo in maniera fluida consiglio di utilizzare le proprie braccia e le proprie...
by atzu | Ott 1, 2011 | Dizionario, Fun, Percorsi, WildPig |
Buongiorno amici! Con oggi apro una rubrica (fissa?) che credo possa aiutare/incuriosire chi sta iniziando ad avvicinarsi al variegato mondo delle 2 ruote. Capita spesso che alcuni di voi mi chiedano cosa significa un particolare termine, e spesso i termini sono non tecnici ma urbani, da qui la voglia di creare una rubrica dove , di volta in volta, spiegarne uno, in maniera semplice e non troppo tecnica. Il primo termine che voglio analizzare è legato ad un articolo uscito pochi giorni fa. Partiamo! ALLEYCAT: Letteralmente gatto dei vicoli. Si tratta di una gara a check point, ovvero passaggi obbligatori. Di queste gare solitamente si sa solo la partenza, a volte l’arrivo, ma il percorso non si sa! La volontà è quella di simulare una giornata tipo di un bike messenger, quindi si avranno dei compiti da svolgere e delle consegne da fare (i citati check point) . Inutile dire che vince il ciclista (o la squadra) che arriva per primo avendo “timbrato” tutti i check point avendo percorso liberamente la strada che considera più breve/veloce per passare da un punto all’altro. Ah, dimenticavo, quasi tutti i partecipanti ad un’alleycat utilizzano bici a scatto...