European Cycle Messenger Championship: il postino in gara!

Amici cinghiali oggi parliamo di una manifestazione particolare , che ha avuto già varie edizioni (Berlino 2009, Budapest 2010, Madrid 2011 le ultime). Si tratta dell’European Cycle Messenger Championships, ovvero di una gara cittadina i cui concorrenti sono i postini. Se da un lato è vero che anche questa professione sta abbandonando il mezzo a due ruote per i propri spostamenti, (o almeno io non ne vedo più così tanti, spero di sbagliarmi), dall’altro penso non abbia mai perso il suo fascino. Quindi una volta all’anno, i postini d’Europa si ritrovano per decretare chi sia di loro il più veloce, scaltro e “acrobata”. La competizione di punta prevede un tracciato cittadino classico, molto simile a quello giornaliero lavorativo. Ma è tutto il contorno all’evento a rendere più gustosa l’atmosfera, celebrando non solo i postini ma anche tutti coloro che amano le due ruote come strumento di lavoro o mezzo di trasporto, come aiuto a mantenre la propria forma fisica, o come pioccola forma di libertà da una società sempre più congestionata! L’evento comprende di solito moltre altre esibizioni ed evoluzioni varie, partite di bike polo, alleycats…e siamo sicuri che la prossima edizione, che si terrà ad Edimburgo tra il 15 e 17 giugno, sarà ancora più spettacolare! Dunque una bella manifestazione , con tutto quello che basta per divertirsi sulle due ruote!...
La mia ombra – Sentiero F3

La mia ombra – Sentiero F3

E’ sabato mattina. E’ una di quelle giornate dove il sole si affaccia presente e il cielo è abbastanza terso; l’arietta è ancora fresca ma non così tagliente, la primavera è alle porte. “Uscire” è l’invito che risuona nelle orecchie, rimbomba e ti fa spostare i piedi in completa autonomia. Così ti ritrovi vestito, pronto a pedalare e con una meta in testa. Poco importa lo stato fisico. Con me c’è mio cugino e con lui opto per un giro già fatto l’estate scorsa, l’idea è di salire da Invorio, passare dal Barro e proseguire verso Fosseno, se non poi scendere per il sentiero F3. La temperatura invita a scoprire le gambe e la salita ci fa bruciare in fretta la colazione… ben presto, ci troviamo a passare per la Cappella del Vago  e sia io che lui accusiamo i primi morsi della fame: ‘Oh, io ho quasi appetito ma non mi son portato nulla’, risposta : ‘Manco io’. Bravi fessacchiotti! Procediamo imperterriti e dopo i primi 15 km di ascesa semi impegnativa per la nostra condizione, vediamo arrivare anche le prime discese: Alleluya! Il sentiero F3 è un grosso canalone con alcuni tratti di pietra scoperti, personalmente la prima parte che porta al bivio del suo imbocco la trovo molto goduriosa, scorrevole e appagante. Puoi gongolarti. Percorso circolare Percorso ufficiale per : Mountainbike Ideale per: Trekking, Mountainbike Percorso in zona: Collina Etichette: Registrato con GPS, Duro, Ruvido, Sassoso, Rovinato, Offroad, Sentiero, Singletrail, Sterrato / Sabbioso Please upgrade your browser Lunghezza percorso 34.2 Km Altitudine massima 807 mt Altitudine minima 326 mt Dislivello positivo 921 mt Dislivello negativo 924 mt Altimetria...
XC: Domenica si corre a Fontaneto

XC: Domenica si corre a Fontaneto

Buongiorno amici cinghiali! Il campionato XC è ricominciato e domenica per la terza tappa si corre a Fontaneto! Perchè vi parliamo di questa tappa? Per due motivi! Il primo è perchè è organizzato da una mia grande amica nonchè grande atleta (eh, beh, per gli amici questo ed altro, siamo wildpigs :)), il secondo è perchè, visto quanto sono divertenti i pezzi tecnici di questo tracciato per una volta ho voglia anche io di fare una gara xc e quindi molto probabilmente vi parteciperò! Se vi va fi fare una sgambata agonistica ma senza troppe pretese di classifica ci si può vedere e magari cercare di “allenarci un pò fatevi sentire! Ps: ho anche saputo da fonti certe che chi volesse partecipare, ma non è tesserato, potrà partire alla fine delle partenze ufficiali senza problemi, l’importante è che non intralci i corridori in gara! Ecco i dettagli della gara, ci vediamo...

Concerti a pedali con i Têtes de Bois

Amici cinghiali vi ricordate “Alfonsina e la bici”, canzone dei Têtes de Bois di cui già vi parlammo? Ecco, torniamo a parlare di questo gruppo italiano, il cui leader è un amante sfegatato delle due ruote, per rendere omaggio ad una iniziativa senz’altro unica a loro legata. Lo scorso 16 settembre, si è svolto a Roma un concerto particolarissimo, a zero impatto ambientale, direttamente da un palco a pedali! Biciclette agganciate ad uno speciale cavalletto collegato a sua volta ad una dinamo per produrre l’energia elettrica necessaria a far funzionare tutte le apparecchiature. Se la gente non pedala, si ferma anche il concerto.  Senz’altro un progetto originale volto alla  tutela ambientale, che immagino sia divertente da sostenere e “alimentare”. Alla base ci sono delle dinamo a eccitazione indipendente messe in parallelo cinque a cinque e collegate a un regolatore di tensione – dice Gino il progettista – Siccome non avevamo un grande budget a disposizione, non potevamo inventarci nulla di nuovo e abbiamo acquisito quello che il mercato proponeva, cioè dei regolatori di carica fotovoltaici sistemati sui dei pacchi batteria e poi collegati a un inverter. Vi chiederete subito che cosa accada se la gente non pedala! Si ferma il concerto? Sì, ma non all’improvviso, perchè Gino ha pensato a tutto: Ci sono dei pacchi batteria che accumulano energia e la rilasciano nel caso in cui ci sia un calo per circa 15 minuti, dopo che tutti i ciclisti hanno smesso di pedalare. Sicuramente un’idea geniale per far sentire buona musica senza “danneggiare” l’ambiente che ci circonda, contando esclusivamente sulla forza vocale e delle gambe! Di seguito, la bozza del progetto…  ...
La 24h chiama. I Wildpigs rispondono.

La 24h chiama. I Wildpigs rispondono.

  “Capitano, mio capitano” recitava la battuta di un film di successo. “Capitano, mio capitano” recita il cinghiale di qualunque sesso. Riportiamo di seguito gli storici dieci punti dello storico discorso con il quale i cinghiali “eletti” hanno voluto ringraziare il loro capitano Matteo “Aztu” ed accettarel’investitura a corridore della prossima 24h di Finale Ligure. “Capitano, mio capitano, prometto di onorare solennemente la fiducia che mi hai accordata; prometto di divulgare il messaggio e il maleodorante profumo dei cinghiali durante tutta la manifestazione; prometto di pedalare finché le forze mi assisteranno, con sole, pioggia, neve, tuoni e temporali; prometto di essere leale con gli altri concorrenti e non attaccare sulla loro schiena adesivi Wildpigs durante la gara; prometto di partecipare attivamente alla manifestazione ludico-sportivo-gastronomica, ballando sotto il palco durante le ore notturne; dichiaro di non fare uso di sostanze stupefacenti e che quindi le stupefacenti prestazioni del mio corpo sono dovute alle stupefacenti abilità mentali di sopportazione del dolore; dichiaro amore eterno alla mia bicicletta, perché sarà lei a portarmi e solo lei conosce la strada per la gloria; prometto di non farmi prendere dal panico nel caso spengano la luce; prometto di divorare, nell’arco delle ventiquattro ore della manifestazione, almeno una salamella con maionese; prometto di coltivare gelosamente ogni singolo pelo setoloso che mi spunterà durante la gara.” “Correte luridi schifosi!”sentenziò ringraziando il nostro capitano....

5 cinghiali + 5 bici = divertimento al Fenera!

Cominciamo da dove è finita: 4 cinghiali che recuperano a mezzo furgone il cinghiale Alfredo che in prossimità delle grotte di Ara si accorgeva di aver tagliato il copertone e giungeva in quel di Grignasco rammaricandosi di non aver potuto pestare per bene anche l’ultimo tratto di discesa. L’audace e setoloso amico ci attendeva così sulle scale della chiesa, guardando il sole in faccia. Il tutto era cominciato la mattina alle ore 9.00: ritrovo a Valduggia per poi salire alla Colma su asfalto. Non c’è tempo di avere freddo: salita e temperatura esterna la fanno da padrone. Ci tiriamo pian piano fino alla cima del Monte Fenera (sul 772), ormai spoglia dalle nevicate del mese scorso, ma con un terreno ideale per risalire, bello compatto e non friabile (o franabile?) sotto le ruote. Siamo uomini (e cinghiali) duri: non ci fermiamo mai tranne quando ci aspettiamo a turno perchè uno del gruppo boccheggia e spinge a mano la sua biga. Una volta in cima, ci riposiamo un momento: foto di rito, maglietta al sole ad asciugare e con borraccia in mano ammiriamo lo splendido paesaggio sottostante. Ma scatta subito la voglia di discesa, e uno dopo l’altro, giù per il sentiero proposto da Tata che ci porterà fino all’inizio della salita sterrosa del Fenera, appena sopra la Colma. Veramente una discesa divertente, con molte foglie a terra che senza queste sarebbe un bel percorso xc. Ripreso per un breve tratto l’asfalto, puntiamo ora verso Grignasco e le Grotte di Ara (sui sentieri 772-779): ancora tratti divertenti dove lasciar scorrere, misti ad altri un po più impegnativi, dove incontriamo anche...