Io pratico l’EXTREME FREERIDE: vado in stazione in bici!

MA CHISSENEFREGA di quei video di gente che salta da pareti rocciose e atterra in PENTABACKFLIPRODEO come se nulla fosse… P I V E L L I ! ! ! ! Si facciano imparati da uno chebbravo come lo sono io! IO VADO IN STAZiONE IN BICI 🙂 Ragazzi, questo articolo è per ridere e far pensare 🙂 Da quando lavoro a Novara e devo prendere il treno per recarmi a lavoro ho desico si andare in stazione in bici. Un pò perchè quei due km la mattina e la sera prima mi risvegliano e poi mi rilassano, un pò per risparmiare, non sembra ma alla fine tra i vari stop, le ripartenze, le accelerate di benzina ne va via.., Un pò perchè sembra assurdo ma l’ho sperimentato: la mattina a fare lo stesso tratto in auto ci metto4 minuti in più! Pochi ok, ma calcolando che in bici ce ne metto 9… La cosa tragicomica però è che davvero sembra di fare freeride! Ora quando vado a farmi le PS a Pogno dagli amici GUFI mi rilasso, i loro tracciati sono più semplici 😀 Ecco una carrellata di ostacoli artificiali creati dall’uomo che realmente si possono incontrare in soli due km (e il bello che la fantasia urbana questi ostacoli li toglie, li sposta e ne genera sempre di nuovi!): Mamma che sterza senza freccia  a destra per parcheggiare in piena strada e scaricare il figlio che va a scuola. Mamma che dopo aver parcheggiato in piena strada riparte sempre senza mettere la freccia. Macchina che in piena coda ferma esce in sorpasso perchè “c’ho fretta” (citazione dalla...
[Intervista] Una chiaccherata tra Jack Bisi e i cinghiali

[Intervista] Una chiaccherata tra Jack Bisi e i cinghiali

Molti di voi lo conosceranno da tempo, altri lo avranno conosciuto tramite la rubrica “Raida come mangi” sul famoso forum marrone, oppure hanno partecipato all’omonimo camp estivo (non avete partecipato?!?!?! Tranquilli, si replica nel 2013!), io ho avuto il piacere di conoscerlo di persona e ho conosciuto un ragazzo simpatico, di compagnia e con un fottutissimo manico in bici. Da li a chiedergli un intervista per il nostro sito il passo è stato breve, da li a fargli le domande il passo invece è stato mooooolto lungo 🙂 Ora ce l’abbiamo fatta, ecco l’intervista! Ciao Jack Innanzi tutto grazie per la tua disponibilità, veniamo alle domande Credevi ancora in questa intervista visti i miei tempi biblici? 🙂 Certo, non smetto mai di credere nell’impossibile!!! Raccontaci come sei diventato il rider che tutti conosciamo? Semplicemente andando in bici… Trovo che questo mezzo possa dare tanto (e prendersi tanto… infortuni maledetti). Io personalmente l’ho sempre usato per staccare la spina dalla routine e dalle tensioni di tutti i giorni, per passare le giornate che non passavano… poi la cosa ha preso piede e senza rendermene conto mi sono trovato ad avere sponsor, a fare gare e a poter dire la mia su molti aspetti della mtb… E tutto questo non mi annoia mai. Penso sia proprio questo il succo del discorso. Dirt/Fr/Dh, sei un biker polivalente, ma la disciplina che ti piace di più? Non sono legato agli stereotipi delle discipline. Per me il freeride comprende anche il dirt, la dh, l’andare a pedalare per poi cercarsi discese tecniche… Ti dico freeride per rispondere alla domanda ma come avrai capito quello che...
MountainSkyver – La bici nello zaino

MountainSkyver – La bici nello zaino

Questo prodotto non lo conoscevo, poi Arianna l’ha nominato e ho spulciato in rete. Diverso tempo fa avevamo parlato della Bergmonch, una bici da tenere sulle spalle fino in cima alla vetta, poi, dopo aver pasteggiato, ammirato e gustato la conquista, lo zaino svelava una bici senza sella su cui montare e affrontare la discesa. Ecco qui un altro prodotto paritetico, la MountainSkyver! Diversi sono gli allestimenti che potete trovare per questo prodotto e se volete avere un ‘idea di come si comporta in discesa guardatevi il video qui sotto!!  ...
Wildpigs ancora più social: CREW!!!!

Wildpigs ancora più social: CREW!!!!

“Ma voi siete un team agonistico? Ho visto che avete scritto racing sulla maglia…” “Eh, ho visto il vostro video… Verrei anche io con voi ma vado piano, voi siete un racing team” Potrà sembrarvi strano, ma da che abbiamo goliardicamente creato wildpigs questa frase me la sono/ce la siamo sentita dire spesso, soprattutto nell’ultimo periodo. Proprio dopo aver esposto in piazza qualche settimana fa abbiamo discusso di questo argomento: racing era stato introddotto per scherzare nel momento in cui abbiamo creato la divisa, giusto poco prima di partecipare (anche in questo caso a livello “turistico”) alla Sellaronda Hero. Il nostro scopo è ben diverso dal mero agonismo Noi e il sito nasciamo come gruppo di amici che ama la mountain bike e che vuole farla conoscere a più gente possibile, wildpigs.it è una raccolta di info, racconti ed emozioni. Anche le (poche) gare a cui partecipiamo per noi si trasformano in festa… Pian piano il sito ha iniziato a grugnire fuori dalle case del nostro piccolo gruppo e diversi amici (nuovi e storici) si sono avvicinati. Questo ci ha fatto capire che lo scopo è corretto e che siamo fortunati ad avere nuovi amici che si affiancano. Il gruppo (branco? 🙂 ) cresce, la voglia di essere ancora più “social” aumenta. Una grande ciurma. Ne abbiamo parlato e abbiamo voluto fare una modifica che seppur piccola per noi significa molto: DA OGGI RACING IN TUTTI I NOSTRI LOGHI VERRA’ SOSTITUITO CON CREW Stesso spirito, ancora con più voglia di conoscere gente e visitare posti stupendi. Sei dei nostri? PS: ovviamente anche su tutte le nostre divise il logo cambierà,...

T’innamorerai ma forse non di me (cit.)

Già lo sapete, ma ve lo ripeto perchè tanto questo è il mio spazio e faccio come mi pare: sono vecchio. E ai vecchi non è solo concesso sentenziare; i vecchi spesso ricordano e, ancora più spesso, ricordano di aver fatto qualcosa prima di voi. Chiunque voi siate. Così la mia mente, stimolata da questa nuova esperienza setolosa, ha cominciato a spolverare ricordi legati al mondo delle due ruote e sono davvero tanti: alle domeniche passate sulla fiat 131 SW ammiraglia a seguire orde di dilettanti che compivano imprese epiche senza risparmiarsi su nulla, nemmeno sui colpi bassi (anche se io ero più interessato al CB e alla possibilità di parlare con altre persone senza fili ovunque ci trovassimo). Alle gare di bmx sul campo di calcio di Santo Stefano (quello con l’angolo smussato dall’incrocio, per intenderci) trasformato da camionate di terra in quello che a me appariva come il Colosseo agli occhi degli schiavi delle remote province asiatiche. Alla mia BiciMX rossa e cromata. E qui il cuore comincia ad accelerare. Ho avuto decine di biciclette: le Bianchi (verdi cangianti) di mio nonno Virgilio, con gli elastici a raggiera che partivano dal mozzo posteriore fino al parafango (chissà perché), l’indistruttibile Graziella rossa, poi con le mitiche bombolette diventata arancione e poi ancora gialla fluorescente (lavoro sempre eseguito da schifo, ndr), la mitica Saltafoss, la DiamondBack Racing in titanio che si torceva sotto il mio peso. Da qui il passo è breve: “il colpo di fulmine”.  Quale, o meglio, quali biciclette ci hanno dato quella scarica di adrenalina pazzesca, ci hanno fatto letteralmente battere il cuore alla sola visione,...