Mottarone – Alla cima e ritorno

Mottarone – Alla cima e ritorno

Quest’anno le uscite di gruppo hanno scarseggiato assai. Gli anni scorsi andavano decisamente meglio, tuttavia nei primi giorni di settembre, un gruppo di 7 bikers si è riunito per una pedalata post-pausa estiva. La meta : il Mottarone partendo da Armeno. Percorso circolare Percorso ufficiale per : Mountainbike Ideale per: Trekking, Mountainbike Percorso in zona: Collina, Montagna Etichette: Senza barriere, Registrato con GPS, Ruvido, Sassoso, Rovinato, Offroad, Sentiero, Singletrail, Strada di campagna / Strada consorziale Please upgrade your browser Lunghezza percorso 39.19 Km Altitudine massima 1450 mt Altitudine minima 504 mt Dislivello positivo 1442 mt Dislivello negativo 1425 mt Informazioni sulla traccia: Ascesa alla vetta del Mottarone percorrendo la via sterrata da Sovazza, Coiromonte, Le tre Montagnette con gli ultimi chilometri su asfalto. Discesa sotto la funivia per poi risalire lungo la strada Borromea prima di infilarsi nuovamente su sterrato, percorrere un tratto che ripassa dalle tre montagnette e poi già fino a Coiromonte. Una volta arrivati lì, discesa verso il rio Ondella per sbucare poi nei pressi di Armeno. Altimetria Punti di interesse limitrofi alla traccia Scarica GPX Percorso su Gpsies Confesso subito e senza sotterfugi che l’idea del giro iniziale era un percorso molto più lungo che avrebbe toccato anche un tratto di granfondo e il Giogo del Cornaggia nell’Alto Vergante. Giro sopra le possibilità fisiche di quasi tutti, chi ormai rilassato e rammollito dall’estate, chi troppo giù di tono perché non ha mai avuto un tono (io ad esempio). Così iniziamo ad inerpicarci con il muro che percorre il sentiero che porta sotto Coiromonte e da qui imbocchiamo per il Monte Falò rendencosi subito conto che...
E’ brutto soffrire di STDD (Single Track Deficit Disorder)

E’ brutto soffrire di STDD (Single Track Deficit Disorder)

Alcune nuove scartoffie accanto alla tastiera, sopra, a qualche metro d’altezza un neon inonda con la sua luce bianca l’intera scrivania e il ronzio del climatizzatore poco lontano dalla finestra accompagna il ticchettio dei tasti. “STDD… STDD” Continua a masticare questa parola dopo che il capo gli ha comunicato mezz’ora di straordinario. Fuori il sole caldo inizia a tingersi dei colori serali. Gli si stringe il cuore e la mente reclama la sua dose di single track. “STDD… STDD”. Ho dipinto alcuni di voi ? Forse, di sicuro io e il video farà altrettanto. Enjoy. The Sun Valley Single Track Remedy from Visit Sun Valley on...

Hellas transmountains episode 2.. go Marco go!

Mancano ormai pochi giorni alla partenza, qui di seguito cercherò di raccontarvi tutto quello che ha precedtuo la gara: la bici di marco, come si è preparato, cosi si sta portando dietro. Userò le sue parole, come un collage di suoi pensieri presi dai vari forum. Mi piace fare così perchè è come se lui stesso ci raccontasse cosa sta vivendo in prima persona, mi fa sentire più con lui.  Sono affascinato dal modo con cui vive le sue avventure e mi piacerebbe trasmetterlo anche a voi. ok, ho vinto il mondiale 24h wembo, ok negli ultimi anni mi sono dato alle gare, però… c’è un però: delle gare inizia a scemarmi l’entusiasmo! Dopo il mio viaggio in bike lo scorso anno mi è salita sempre più la voglia di fare dei “giri” in bici che comprendessero strade, sterrati, boschi, una tenda, un sacco a pelo e tutto l’occorrente per una così detta avventura. ho fatto un pò di giri così con la mia specy triross, ma sugli sterrati veri era un pò limitata. la discussione di crested sulla nuova zelanda poi, mi ha letteralmente fatto andar via di testa, e così, senza ne due ne tre… ho fatto la cacchiata! Ecco una fiammante fargo (steel) a cui ho montato buona parte dei componenti di due bike che giacevano inutilizzate in cantina, la tricross e la stambek a cinghia. Per portarmi dietro l’impossibile usero un set di borse: una gigante frame bag che occupa tutto il triangolo principale del telaio in cui metterò una sacca idrica da 3 litri e cibarie varie, una sottosella in cui inserirò vestiti, ricambi...
Hellas TransMountains: 1 week per 500km… episode 1

Hellas TransMountains: 1 week per 500km… episode 1

Ci sono gare dure e faticose e ci sono altrettante avventure dure e fatcose che però ti lasciano veramente qualcosa, la hellas trasnmountain credo che sia una di queste. C’è grande attesa per la prima edizione della Hellas Transmountain, gara estrema in tappa unica in MTB Hellas TransMountain è la nuova arrivata nel calendario delle gare avventura e già si preannuncia come un evento spettacolare  e ricco di novità. A fare da scenario lo splendido territorio ellenico, con la sua anima selvaggia e ricca di storia: sulle orme dei grandi viaggiatori del passato, da Ulisse a Erodoto, i coraggiosi bikers si cimenteranno in un’avventura senza precedenti. Una gara da effettuarsi senza assistenza tecnica o supporto esterno, vincerà chi impiegherà meno tempo gestendosi l’andatura e i vari riposi. Un evento che coinvolge un’intera regione, quella del Peloponneso e si svilupperà su oltre 500Km, per 10.000m di dislivello positivo in un tempo massimo di 110 ore. Tutti questi dati fanno di Hellas TransMountains una gara unica ed inimitabile. Hellas TransMountains si svolgerà dal 1 al 6 ottobre 2012 con un percorso che rimarrà segreto fino a pochi giorni prima dal via, ma che si dovrà concludere entro le 110 ore concesse dall’organizzazione, che non interverrà se non per il controllo nei checkpoint o in caso di urgente soccorso e emergenza dei corridori. Noi però non guardaremo la gara con occhi distanti, ci saremo proprio dentro grazie alla passione con cui Marco “yoda” Nicoletti affronta ogni sua sfida. Quindi seguiteci sulla nostra pagina facebook dove ci saranno aggiornamenti continui, ma prima di salutarvi vi lascio a qualche parola di Marco scritta proprio...

Run like a Wildpig!

Buongiorno amici cinghiali. Se una mattina di un qualsiasi giorno vi sveglierete e avrete un desiderio irrefrenabile di correre… ecco, vi consigliamo un sentiero bello bello (che Teo ed Erby hanno provato una mattina di settembre alle ore 9.00, sotto la pioggia…) che da San Maurizio d’Opaglio vi porterà in circa 2,5 km fin sù alla Madonna del Sasso: seguite Via degli Scalpellini e… buon...

Riflessioni e Sud Tirol

Buongiorno amici cinghiali! Oggi volevo esprimere alcune mie riflessioni sulle vacanze che ho appena trascorso con Sara in Alto Adige, nella splendida cornice delle Dolomiti e della Val Gardena. Certo, il paesaggio definito patrimonio naturale dell’umanità dall’Unesco non lo scopro di certo io: la sua bellezza e maestosità parlano da sole. E noi cinghiali le abbiamo già incontrate personalmente qui. Oggi volevo semplicemente rendere omaggio alle enormi possibilità di utilizzo delle biciclette che si presentano in questa zona d’Italia. Mtb, bici da discesa o citybyke: ognuno trova il suo percorso preferito. E che percorso! Le nostre scampagnate in bici in Val Gardena sono partite con la “gita” al Passo Sella e alla Città dei Sassi, con discesa a S.Cristina (BZ), gita molto impegnativa sia nei tratti in salita (dislivello di 800 mt) che in quelli in discesa, ma con paesaggi da ammirare meravigliati durante le pedalate. E una volta a S.Cristina, attraverso la ciclabile (ex-trenino) di nuovo a Selva di Val Gardena, in tutta tranquillità, lontano da auto e con lo sguardo alle montagne. Altra gita è stata quella nella Vallunga, una valle che come dice il nome stesso si allunga tra i monti del Gruppo del Sella da una parte, al Parco naturale delle Odle, (altra zona meravigliosa) dall’altra. Un percorso per famiglie con poca pendenza che comincia da Selva e arriva fino a quando il sentiero si fa più stretto e si deve proseguire a piedi, tra prati verdi e mucche al pascolo che bevono dalla tua stessa sorgente d’acqua. Ma quello che più mi preme sottolineare, è la numerosissima varietà di piste ciclabili che si incontrano...