TVB Torino Vertical Bike: il 15  luglio a Torino la mountain bike si fa urbana

TVB Torino Vertical Bike: il 15 luglio a Torino la mountain bike si fa urbana

Buongiorno amici cinghiali Come molti di voi sapranno io amo la mountain bike e sono anche un grande sostenitore della bici per uso urbano, con l’articolo di oggi vi propongo una gara (preferisco chiamarlo evento) che unisce le 2 cose; esistono già diverse townhill ma restano eventi ad appannaggio di discesisti puri, questa prova invece è per tutti! Per descrivervi la gara quale modo migliore che lasciarvi alle parole degli amici di VERTICALIFETEAM:   La Torino Vertical Bike (TVB) ha un «concept» assolutamente innovativo, una gara di mountain-bike cittadina che si ripromette di sconvolgere l’arredo urbano rendendolo outdoor. Una competizione che vuole portare in città l’aria pulita dei boschi, il rumore di una derapata sullo sterrato, la bellezza di salite e discese beneficiando delle bellezze storiche e superando le barriere architettoniche della città. Gallerie, cortili, scalinate, parcheggi sotterranei, portici, parchi collinari, scalinate verticali diventano terreno ideale per creare emozione e spettacolarità. E ancora : La Torino Vertical Bike (TVB) è una competizione di mountain-bike divertente e affasciante aperta a tutti che si corre domenica 15 luglio a Torino. Il percorso misura circa 25 chilometri e si sviluppa in parte nel centro città e in parte nell’adiacente collina. Gallerie, cortili, scalinate, parcheggi sotterranei, portici diventano terreno ideale per creare emozione e spettacolarità. Il percorso ti dà l’occasione di pedalare nella tua città, là dove non lo avevi mai fatto. Davvero una bella idea alla quale credo parteciperò! Se anche voi foste interessati sappiate che servirà il tesserino agonistico o il certificato medico nonchè ovviamente il caschetto. Per i costi di iscrizione siamo a 18€ se effettuata entro il 30 giugno...
[ video e foto ] La 24h di Finale Ligure, 1 settimana dopo

[ video e foto ] La 24h di Finale Ligure, 1 settimana dopo

L’abbiamo attesa… l’abbiamo sognata… Così come è arrivata se ne è andata, veloce, folgorante, stupenda, coinvolgente. Lo spirito di noi Wildpigs è ormai noto ai più, ma lo ripeto ancora una volta: andare in bici vuol dire socializzare, divertirsi, trovare il tempo di fare i cretini e liberare la mente. Non è competizione, è un vero e proprio mantra.   1234567► Ed è con questo spirito che ci siamo lanciati in questa sfida, come ugualmente abbiamo fatto l’anno precedente con il Sella Ronda Hero. Ci annoiano mortalmente le competizioni agonistiche, non ci interessa sorpassare a tutti i costi, ci interessa semmai strombazzare il cinghiale a tutti i punti ristoro, lanciarsi giù dalla bici nei toboga gremite di persone, porgere il saluto e rimontare nuovamente in sella. Ci piace divertirci e divertire! Giovedì sera stacchiamo dal lavoro e ci troviamo alle ore 19.30 a casa di Alberto e da qui partiamo alla volta delle nostre 96 ore no-stop. Lungo la via troviamo la nostra mascotte MAFI che accompagnerà a turno i bikers in bicicletta. Mafi è un dolce esemplare di maiale fiorito che oltre ad avere doti da imitatore (chiedete a Riccardo dello Staff della 24h di Finale a riguardo) desidera ricevere un sacco di attenzione. In ben 6 ore, a partire dalle 00:00 di venerdì, montiamo il nostro campo tenda. Abbiamo tutto, gazebo, trabattello, tende, display luminoso, insegna ‘wildpigs lounge’, megafoni, carta igienica per tutti e prugne per Danilo. Nella mattina del 25 andiamo in paese per fare spesa e per farmi riparare la mia gomma anteriore che si è stallonata e il liquido si è asciugato. Il gentile Luca di...

Il milione di pedalate di Antonello Trapani.

Passavo in libreria durante una pausa pranzo e non ho potuto fare a meno di acquistare questo libro. Non mi dilungo sulla storia, le bellezza del racconto, la grande tenacia del protagonista Antonello Trapani. Vi invito semplicemente a comprarlo e a leggerlo tutto d’un fiato come ho fatto io, viaggiando con la fantasia pedalata dopo pedalata. “Il milione di pedalate” è un libro che racconta di un fantastico viaggio in bicicletta , sulle vie della seta , da Domodossola a Kash gar (CINA).Il racconto, i video e le fotografie di una fantastica cavalcata in solitaria su due ruote attraversando Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Uzbekistan, Kyrghystan e Cina. Il ricavato della vendita sara’ devoluto a favore di “Mamma Ossola” associazione Onlus. Ecco alcuni riferimenti sia web che facebook dove potete trovare tante foto e video. Anche con il libro c’è un dvd con tutti i filamti girati durante il viaggio! Buona...
The ordinary biker, episode 2… back from 24h di Finale.

The ordinary biker, episode 2… back from 24h di Finale.

Ebbene sì, non sono sparito, dopo il primo episodio mi stavo semplicemente allenando a fondo per la 24h di Finale Ligure che insieme ai miei cari 7 amici Wildpigs stavo preparando. Tutto è filato per il meglio, la preparazione è andata bene, avevo accumulato tanti km, circa 100 per la precisione… LOL.. vi sto prendendo in giro, nessun allenamento ma tanta voglia di divertirsi sono stati i due elementi di questo fine settimana ricco di sensazioni. Ebbene sì, questa è la parola giusta, invaso da sensazioni, di tantissimi tipi ma che comunque ti fanno sentire bene! Tutto inizia sabato alle 13,15, 24 h di pedalate ci aspettano, le 24h ore più intense che abbia vissuto nella mia breve esperienza in mtb. Il tempo passa veloce e mi presento alla zona cambio senza aver scaldato minimamente le gambe 🙂 i primi km scorrono con fatica, fa molto caldo, parecchio traffico e tanta sete mi accompagnano per quasi tutti i 12km, guardo spesso l’orologio per capire come sto andando perchè il caro amico Alby è già pronto a scrivere sulla dannata lavagnetta quanti minuti sono passati dalla mia partenza 🙂 ormai ci sono, la tensione è svanita inizio le mitiche paraboliche del toboga, faccio un saluto alla “nostra” curva, pedalo ancora per qualche metro, una veloce occhiata a Barbara per il cambio e sono ormai in doccia con tanti pensieri …. NEGATIVI! Ebbene sì, il troppo agonismo non è lo spirito giusto dell’ordinary biker così camminando per rientrare al campo base mi fermo davanti ad un racer che sta pedalando sui rulli, sorrido, mi guardo intorno, c’è musica, festa e tanta...
Alto Vergante – Trail E4, strada sbarrata

Alto Vergante – Trail E4, strada sbarrata

Qualche settimana fa… Il giro è noto: Invorio, ascesa dal Barro, Ameno, cappella del Vago e sentiero che porta verso il Cornaggia. Lungo questa via, sulla destra, prima ancora di arrivare al bivio per l’F2, c’è l’E4. Questo sentiero mi ha sempre suscitato un certo interesse dato che l’avevo visto in video tempo addietro ma non ero mai riuscito a provarlo. Era la giornata giusta, il tempo non prometteva acqua, anzi qualche schiarita ha fatto si che il sole baciasse i belli, cioè noi due cinghiali ! Arrivati al sentiero che parte con una gradinata abbastanza impegnativa avremmo dovuto capirlo fin da subito che la discesa sarebbe stata poco divertente… Come mai? Ve lo dico subito: l’E4 è o è stato meta di trialisti e la gente del posto non ha gradito. Il sentiero ha tutte le caratteristiche per essere divertente, non troppo impegnativo ma abbastanza incanalato da esser quasi un single trail… la vera rottura è stata proprio dover scender di sella ogni pochi metri, cercare deviazioni sulle sponde oppure cimentarsi in bunny hop, nose press con salto del carro per scavalcare gli ostacoli più bassi. Altra nota negativa è stata sicuramente il fango che rendeva tutto poco saldo e non sono mancati scivoloni miei o di Alberto. In sinstesi : fosse stato sgombro avrebbe avuto un suo perché, fatto come abbiamo dovuto affrontarlo noi ha pagato veramente poco. Sigh 🙁 12►...
Metti un giorno in giro per Torino in bici: considerazioni di una passione e di un utilizzo possibile

Metti un giorno in giro per Torino in bici: considerazioni di una passione e di un utilizzo possibile

Si lo so, e se ci seguite da un pò lo sapete anche voi: sono un appassionato di bici e del suo utilizzo in ogni forma e sostanza. E ammetto che ho sempre pensato che le grosse città fossero un inferno per i ciclisti. oltre che un mondo grigio dove i motori la fanno da padrone (e anche per questo abbiamo aderito da subito al progetto Salvaiciclisti). Poi pochi giorni fa sono andato con mia moglie Cristina a trovare il mio grande amico Gnozzi (autore del primo e del secondo e purtroppo speriamo solo per ora ultimo episodio della più spassosa rubrica del sito) e la sua compagna a Torino. Conoscendo la nostra grande passione per il ciclismo ci han proposto di muoverci per la città a due ruote e noi ovviamente abbiamo accettato. Io e Cri abbiamo utilizzato 2 bici di loro proprietà e loro, in quanto residenti, han sfruttato le bici del progetto di bike sharing attuato in città e siamo “partiti” per la nostra giornata metropolitana in bciclettà. Beh, che dire, a Torino ero stato molte altre volte per via dei nostri amici residenti li, e spesso abbiamo “gironzolato” tutta la giornata sia in macchina che con i mezzi pubblici e onestamente non ho mai amato molto la città in oggetto per via della sua caoticità. Questa volta la situazione è cambiata, e molto! Prendere le vie secondarie, vedere chiesette che non conoscevo minimamente, essere in un punto e cinque minuti dopo in un punto che precedentemente muovendoci in macchina credevo fosse a chilometri di distanza; arrivare in un punto, legare la tua bici al palo ed entrare in questo...