LO SPORT FA MALE

LO SPORT FA MALE

Domenica mattina, novembre, fuori piove. Mia moglie è via per il weekend e io sono a casa da solo. Non sono amante dei videogiochi, ma uno in particolare mi appassiona. La giornata è ideale per proseguire nella storia di questo gioco e vedere cosa accadrà visto il clima e il mio stato di “single adulto”. Ma ad un certo punto quella dannata vocina nel cervello… Quel prurito in tutto il corpo… Dovrei stare tranquillo a casa ma il demone che ho dentro mi dice di andare, mi dice che il divertimento è la fuori! Sento un bisogno snervante, continuo a guardare fuori dalla finestra, mi sembra di provare una sorta di astinenza ad un certo punto neanche mi accorgo e sono vestito per andare a correre… Lo sport fa male, lo sport è una droga. Cerco una scusante (e allo stesso modo voglio far contento un’altro esserino iperattivo), scendo in cortile, imbrago il mio fido cagnetto Bill (un motorino a quattro zampe) e mi preparo per andare a correre. E come tutte le droghe anche lo sport ha i suoi catalizzatori, nel mio caso (chi ci segue e mi conosce lo sa) è il bosco, la natura. IL problema è che dietro casa ho delle colline e quindi il mio corpo, divorato dalla voglia, dalla passione, si ritrova in breve a correre su un vecchio sentiero in campagna. Ha smesso di piovere, corro rilassato, sto bene. Sto meglio di quanto stessi bene a casa. Il corpo formicola, il fiato si spacca e gli occhi si allargano. Inizia anche a fare caldo. Sto prendendo la mia dose e mi sento...

La ciclabile di Liguria…in un sabato d’ottobre

Amici cinghiali, dopo aver parlato a lungo negli articoli precedenti di pista ciclabile, l’unica cosa giusta da fare era: pedalarla! Palcoscenico scelto: la pista sulla riviera ponente ligure. Si tratta di un percorso già segnalato e pedalato dal buon Alfredo & friends, e che consiglio a tutti di provare, lungo circa 25 km. E così, venerdi sera, io (erby) e sara (new entry wildpig) partimmo alla volta della Liguria, destination San Lorenzo al mare. Ingredienti fondamentali: furgone e bici. La notte ci accampiamo in un  simil parcheggio, perchè tutti gli alberghi erano pieni, e deponiamo le bici in una mangiatoia…ah no, scusate, questa era un’altra storia! Ci addormentiamo con una bici al posot guida e l’altra dietro la testa, quasi a voler il copertone come cuscino. L’indomabile indomani ci svegliamo presto e cerchiamo rifugio in un campeggio, molto carino e dal quale si ha una vista spettacolare sul porticciolo, e dopo aver sistemato il furgone e indossato chi la maglia wildpig chi la maglia hero, ci avviamo al molo di San Lorenzo per evitare fin da subito le auto e imboccare la pista. Lei appare subito splendida, molto ben sistemata. Cominciamo a pedalare e si avverte una tranquillità immensa; se aggiungi poi che la temperatura era intorno ai 22° e che spelndeva il sole, beh allora, direi prorpio una giornata ideale per un bel giro ciclabile lungomare! Non voglio descrivere passo-passo, anzi pedale-pedale, cosa si incotra al km “x” piuttosto che “dopo un ponticello sulla destra”. Mi limito a ricordare quello che si nota chiaramente: manto stradale perfetto, segnaletica orizzontale presente e costante, tantissime aiuole e banchine di riposo...

Gli E-book pubblicati dal Distretto Turistico dei Laghi

Ciao cinghiali, oggi voglio segnalarvi una bellissima iniziativa del distretto dei laghi presentata poco meno di un mesetto fa: gli Ebook. Sicuramente un valore aggiunto alle nostra terra, utile strumento per scovare sempre nuove attrative e attività. In una collana di pdf già molto ben strutturata troverete sicuramente qualcosa di vostro interesse: la montagna da vivere tutto l’anno , il torrentismo, gli oltre 150 chilometri di piste da sci, al turismo accessibile e molto altro ancora… Tutto completamente gratuito e ben realizzato! Assolutamente da non...

Green Tour: l’autostrada delle biciclette in Veneto (!!!)

Cari amici cinghiali, con molto molto molto piacere vi comunico che mi sono sbagliato! Tempo fa vi ho parlato del progetto tedesco di autostrada per le biciclette dicendo che un progetto simile in italia non sarebbe mai potuto esistere, invece con molta soddisfazione ammetto il mio errore! Ho scoperto che in Veneto è partito un progetto chiamato “Green Tour“: e consiste in un percorso naturalistico di circa 600 km che si snoda principalmente in Veneto, nei territori dei Parchi regionali del Sile, del Delta del Po e dei Colli Euganei, la Laguna di Venezia e i Colli Berici, sfiorando anche Emilia Romagna e Lombardia. L’obiettivo è quello di offrire la possibilità di un turismo lento affiancando la possibilità di poter assaporare anche i prodotti tipici e trovare e sfruttare l’accoglienza alberghiera del posto. Il progetto non è del tiutto identico al fratello tedesco e anche lo scopo possiamo dire che è più turistico che funzionale/lavorativo, sicuramente però possiamo dire che rappresenta un bellissimo modo per visitare una regione (e parte di quelle confinanti) e un grosso, grossissimo esempio di come la bicicletta oltre ad essere un mezzo di trasporto “green” che può rappresentare anche il mezzo di trasposto primario in un paese evoluto, può anche essere un traino per l’economia. Iniziativa più che ammirevole e che spero di poter “provare di persona con una bella sgambata in quella zona. SPERIAMO NON RIMANGA UN CASO ISOLATO MA SIA IL PRIMO DI TANTI!...

Dolomites where Heroes dare – Iscrizioni aperte dal 25 ottobre

Così arriva anche il tempo in cui gli atleti che hanno partecipato all’edizione del 2011, coloro che si sono esaltati vedendo i video, tutti quelli che hanno parlato con noi chiedendoci informazioni per farla, devo prepararsi, decidere. 25 ottobre 2011 : si aprono le iscrizioni al Sella Ronda Hero 2012. Qui trovate i prezzi , si parte da 65€ se vi iscrivete entro il 31/01/2021 e il pacco gara sarà composto da : Jersey GORE BIKE WEAR, asciugamano HERO, Cap by Maloja come “Finisher”. Vi lascio con il filmato andato in onda su Sky Sport (al minuto 6 si vede il nostro arrivo) e il nostro video… Pronti per essere eroi ?...

Progettiamo piste ciclabili… Part.1/3

Amici cinghiali, voglio spendere oggi due interessanti (spero) parole su di un tema che ci sta molto a cuore. Spesso sentiamo la necessità di avere a disposizione una rete di piste ciclabili molto più sviluppata di quella attualmente presente in Italia, per favorire lo sviluppo dell’uso della bicicletta e soprattutto diminuire la massa di automobili che ci sovrasta. Indagando nel web, ho trovato un contributo al tema che potrebbe tornare molto utile e che ci insegna a progettare percorsi ciclabili per migliorare l’ambiente. E’ diretto in primo luogo ad un pubblico adulto (insegnanti, genitori, amministratori,…) che possono essere  però “invitati” da qualsiasi amante delle due ruote a presentare nuovi ed interessanti progetti! Innanzitutto, dobbiamo concentarrci sull’opportunità di individuare possibili percorsi ciclabili, che colleghino i punti principali del proprio paesello o città in modo continuativo e sicuro, lungo i tratti stradali “più significativi”, quindi vie che portano a uffici comunali, scuole, chiese, centri sportivi,… Per fare questo, occorre analizzare la viabilità cittadina in modo da evidenziare sia i punti critici della ciclabilità (ponti, gallerie,…) sia ad es. i punti con traffico più modesto, o con presenza di marciapiedi, aree di sosta, scarsa/ampia illuminazione stradale… Altre analisi ci porteranno poi ad individuare le zone più a rischio incidenti, quelle residenziali o adibite a servizi commerciali. Obbiettivo è quello di creare vie di percorrenza ciclabili, che vengano poi distinte in vie primarie e secondarie: le prime servono a collegare le periferie al centro cittadino, le reti locali tra di loro, e la rete extraurbana che convoglia il traffico ciclistico in ingresso o in uscita, a prescindere che sia legato alle attività lavorative, sportive o ricreative; le seconde invece devono gestire...