La leggenda dei guadi del nibbio

La leggenda dei guadi del nibbio

“Ok allora facciamo così e ci sentiamo settimana prossima.” Chiudo la porta e mi avvio su per le due rampe di scale. Veloce mi cambio e prendo l’indispensabile: due cose da sgranocchiare, un sacchetto per tenere il telefono qualora inizi a piovere e le chiavi. Niente zaini oggi, viaggio leggero. La biga, ferma da 15 giorni, sussulta mentre la accompagno fuori dal garage abbandonando il cono d’ombra per il grigio cenere del cielo. Diversi cinghiali e amici di cinghiali sono in giro ma sono già le 10 passate e a questo punto vado in solitaria, vado ed esploro qualche nuovo sentiero. Lungo l’E7, nell’alto vergante, ne ho visti alcuni. Così ad occhio sembrano battuti da moto da enduro. Ne proverò uno. Giunto ai piedi della salita del Barro incrocio un tizio in tenuta da xc che sfreccia e mi semina lungo la rampa che inerpicandosi porta alla chiesetta. Da come spinge forse pensa che mi metterò a far garetta… Ma io mi sto rilassando e non ho proprio intenzione di stramazzare al suolo per andargli dietro. Tutto ha inizio lungo il sentiero E7 Eccoci arrivati, da qui si scende Molti alberi caduti E un sacco di canali scavati dalla pioggia Sono costretto a salire sulla sponda Iniziano i guardi e appena dopo ho visto il nibbio Da questo momento in poi inizia la leggenda… “C’era una volta, molto tempo fa, un nibbio che era solito scendere a dissetarsi nei corsi d’acqua; beveva e a volte si concedeva anche un bagno lisciandosi il piumaggio…” Vi è piaciuto l’intro? Beh, non c’è nessuna leggenda, nessuna favola, ma un nibbio si… Arrivato...
Mio cugino si sposa? E portiamolo a pedalare!!

Mio cugino si sposa? E portiamolo a pedalare!!

Noi Wildpigs siamo così… C’è chi ti smonta una bici al tuo matrimonio, chi ti porta a festeggiare gli anni nel Fenera di notte e chi di giorno… Insomma non ci si stanca mai! Questa volta è toccato a Mattia che si è sposato a settembre !! Io, da bravo testimone ho atteso con i suoi amici di trovare una quadra, poi stringendo i tempi ho deciso che la cosa era da fare, non si poteva più  aspettare!! Molti cinghiali erano con le chiappe al sole o con i piedi affondati in scarponcini da trekking percui compagni di questa avventura sono stati alcuni ragazzi di Bike in Progress che sono venuti a trovarci sulle nostre colline (Zampa, Willy e altri due biker di cui ora non ricordo il nome – scusate – uno di certo mi odia per le 7 camicie che non pensava di sudare). La giornata è stata magnifica, la compagnia sincera e spensierata. In un mix di sentieri sbagliati/riarrangiati (da me) abbiamo percorso quasi un otto toccando Gignese, Stresa (discesa lungo il DH dell’Alpino), la vetta del Mottarone e la granfondo. Cugino, mi raccomando, la cima è sempre una meta dura da raggiungere ma una volta là è tutto uno spettacolo che ripaga alla grande! Auguri! Percorso circolare Percorso ufficiale per : Mountainbike Ideale per: Mountainbike Percorso in zona: Collina, Montagna Etichette: Senza barriere, Solitario, tranquillo, Registrato con GPS, Duro, Ruvido, Sassoso, Rovinato, Offroad, Sentiero, Singletrail Please upgrade your browser Lunghezza percorso 44.06 Km Altitudine massima 1379 mt Altitudine minima 226 mt Dislivello positivo 1895 mt Dislivello negativo 1870 mt Informazioni sulla traccia: Prestare molta attenzione da...
Wildpigs @ Passo del Gries

Wildpigs @ Passo del Gries

E’ sabato e questo giro ci si trova veramente in tanti, ben 15. La meta è Riale da cui partire a cavallo delle nostre due ruote e fare il passo del Gries. C’è un gruppetto di Borgomanero / Ornavasso : io, Poletti, Dado, Erby, Mora, Bertinato, Bonny, Jacopo, Sinki, Ugo e Roberto; C’è un gruppo di Rovigo: Luca e Alberto; C’è un gruppo di Milano / Busto Arsizio : Turi e Raymi. Non manca più nessuno… solo non si vedono i due leocorni! La giornata sembra promettere bene, il cielo è terso, le previsioni danno peggioramenti sono in serata, quindi nulla da temere. Mentre ci si prepara io attendo gli altri in compagnia di un simpatico labrador a cui piace farsi tirare il legno nel prato davanti alle case walser di Riale. Durante la salita ci spezziamo in gruppetti giusto per socializzare meglio 🙂 ah ah! In un rimescolamento di compagni di risalita si arriva alla diga del Toggia che scopriamo sorprendentemente bassa. Da qui la jeepabile ci porta fino a Passo San Giacomo e poi via, il sentiero gira verso sinistra aprendo le danze ad un lungo trail in costa alternato in sali-scendi molto belli. Lungo questo pezzo iniziano i primi inconvenienti: Poletti urta un sasso e incluna il cambio posteriore. Così, circondata la bici per farla sentire in colpa, la prendiamo a strattoni fino a raddrizzare in qualche modo la sua virilità. Si può proseguire: Poletti deve sono mantenere il rapporto su cui siamo riusciti a metter in salvo il cambio. Giunti alla capanna del Corno non resta che bivaccare circondati da altri bikers e famiglie in...
Road, lago d’Iseo e colle San Zeno

Road, lago d’Iseo e colle San Zeno

Ricambio questa uscita a Luca che mesi fa era venuto a pedalare fra la Valsesia e lago d’Orta, sono le sei del mattino e litigo con una nuvola di zanzare mentre carico la bici da corsa sull’auto, da Vercelli a Brescia c’è un bel pezzettino d’auto, per questo sabato è previsto bollino nero per il traffico e bollino rosso per le temperature che sfioreranno i 40°, se le cose fossero semplici che gusto ci sarebbe??? l’alba vista dalla A4  😉  Traffico normale, in 1h 40′ ero all’uscita di Brescia Centro, lo sapevo, guardare i TG fa male alla salute, terrorismo mediatico, con Bondi che minaccia la guerra civile… Occhio a evocare guerre cari politici, che la corda si sta spezzando… Ma torniamo alle cose serie e rimettiamo in sede la bile! Parcheggio, scendo dall’auto e libero le zanzare, Luca è già pronto in sella, tempo di cambiarmi e far lo spogliarello a ridosso della A4 e partiamo in direzione del lago d’Iseo, passiamo in centro a Brescia e saliamo sul colle Cidneo dove sorge il Castello di Brescia, proseguiamo in direzione Cellatica, Ponte Cingoli, Ome, Provaglio d’Iseo e poi dopo una brevissima salitella si scollina e si apre un panorama fantastico sul lago d’Iseo.  Proseguiamo lungo tutta la sponda del lago con scorci davvero suggestivi, fino ad arrivare a Pisogne dove abbandoniamo il lungo lago per dirigerci verso Colle San Zeno, qui inizia la salita, subito attacca con pendenze da non sottovalutare, saranno 11 km circa fino a Palot dove spiana leggermente e ci fermiamo a riempire le borracce, poi la salita riprende bella secca per altri 4,5 km sino ad...
Santuario di Crea off-road

Santuario di Crea off-road

Partito alle 7:00 del mattino ho fatto rientro alle 13:00, una mattinata passata in sella alla mia 29er scalpitante, finalmente, dopo un mese passato con le gambe sempre stanche, oggi hanno ricominciato a girare quasi come nuove! In realtà il giro è stato di 5 ore, il resto del tempo l’ho perso a parlare con il CO della24h del vino che si terrà a Casale il prossimo 21/22 Settembre, con l’occasione di questa lunga uscita volevo provare il percorso di gara, ma purtroppo non è stato possibile, il tracciato è inagibile per via di una tromba d’aria che la scorsa settimana si è abbattuta nella zona golenale del Po abbattendo parecchi alberi… I ragazzi del CO non ci stanno, e si stanno dando un gran da fare perché l’evento sia di successo, hanno abbattuto il prezzo a 29,00 euro sia per i team che per i solitari, parlano di un prezzo di “solidarietà” che verrà investito per la risistemazione del tracciato, puntano ad avere molti iscritti ad un prezzo davvero popolare per un evento del genere, e noi tifiamo per loro!   Attraverso la pianura che separa Vercelli dalle colline monferrine prevalentemente su strade bianche, l’ascesa per Camino l’ho fatta su asfalto per scaramanzia o forse più per paura, l’ultima volta che sono risalito in fuori strada ho squarciato il copertone posteriore e mi son dovuto far venire a prendere! Una volta a Camino sono sceso per la dorsale che porta a Pontestura e poi in direzione Cascina Fietta per scendere a Solonghello, le strade sono polverosissime ma molto veloci e scorrevoli.   Attraversando le colline si va in direzione...
Wildpigs @ Aletchs [CH]

Wildpigs @ Aletchs [CH]

Correvano i primi giorni di agosto e 7 bikers, 3 Wildpigs e 4 Bike in Progress si sono ritrovati per fare un giro in quota. Finalmente, dopo tanti tentativi, si va all’Aletchs. Fin a questo momento abbiamo sempre visto foto, video, racconti e tracce di altre persone. Sveglia presto, Dado recupera me e Tata poi di volata in autostrada dove, poco prima del Sempione attendiamo Zampa, Vale, Willy e Predo che arrivano da Sesto San Giovanni. Alle 9 e qualcosa siamo agli impianti e saliamo in quota. Il sole picchia e il cielo è terso, non potevamo trovare giornata migliore, così, baciati dal sole, seguiamo le indicazioni di Dado che attraverso alcuni sentierini e poi su jeepabile ci conducono alla galleria, usciti da quella, la diga e poi l’Aletchs in lontananza. WOW! Ma torniamo alla galleria, appena fuori decidiamo per una pausa per sgranocchiare qualcosa al sacco; la compagnia è bella, si ride e si scherza ma sotto i denti qualcosa va cacciato! Mentre pasteggiamo Zampa e Vale in un cinquettio fitto fitto di battute e risposte decidono che c’è da fare un tuffo nella diga con la bici. Detto fatto, Vale spicca il volo verso l’acqua gelida e ristoratrice… si quel ristoro che ti ghiaccia il respiro. Splash! Tra applausi e visione filmati diamo il tempo di asciugarsi e poi ripartiamo. Da qui in avanti la morena dell’Aletchs ci guarda e ci affascina. Foto di rito immancabili! Dopo di che, bici in spalla si inizia un bel tratto di portage, discesa e salita che mette alla dura prova Tata. Giunti infine in cima da dove si vede il...