E poi un giorno togli il cambio… E la tua goduria cambia: SINGLESPEED!!!

E poi un giorno togli il cambio… E la tua goduria cambia: SINGLESPEED!!!

PREMESSA: Si, lo so, FORSE non ci vai dappertutto e FORSE è limitante in alcuni casi/contesti, ma perchè non provare? ANTEFATTO: sono sempre stato un sostenitore delle front, soprattutto dopo essere tornato all’acciaio ed essere passato alle 29 pollici, ma per necessità ho dovuto affiancare alla mia front una full da 26; non mi ci trovo male, anzi, innegabile che forse per giri in montagna o più “freeride” sia anche più divertente, ma per me forse a volte meno soddisfacente. Questa seconda bici però mi riaccende un vecchio tarlo, anzi due, e mi da la possibilità di pimpare la mia bici togliendomi questi tarli, ma andiamo per “fasi”… FASE 1 : SINGLESPEED!!! Ok, la moto da cross (così chiamo io la mia biammo) mi da la possibilità di provare quel tarlo che mi perseguita da tempo e si chiama singlespeed. Aggancio la bici al mio cavalletto da lavoro e inizio a smontare pezzo per pezzo il cambio, le pedivelle e il pacco pignoni L’idea e quella di non spenderci soldi, voglio sfruttare una vecchia doppia a cui ho rotto alcuni denti della corona esterna “parcheggiandola” su di un sasso, quindi limo i denti esterni con la mola e sfrutto il 26 della corona interna. Non essendo la mia bici di movimento centrale eccentrico, al posteriore per tendere la catena sfrutto un tendicatena , pignoni e spessori per il pacco che avevo acquistato tempo fa per un recupero di una bici vecchia e che in realtà non ho utilizzato. Il risultato è questo:   Poche pedalate, davvero poche e la scimmia mi monta sulle spalle…   LA BICI MERITA DI...

T’innamorerai ma forse non di me (cit.)

Già lo sapete, ma ve lo ripeto perchè tanto questo è il mio spazio e faccio come mi pare: sono vecchio. E ai vecchi non è solo concesso sentenziare; i vecchi spesso ricordano e, ancora più spesso, ricordano di aver fatto qualcosa prima di voi. Chiunque voi siate. Così la mia mente, stimolata da questa nuova esperienza setolosa, ha cominciato a spolverare ricordi legati al mondo delle due ruote e sono davvero tanti: alle domeniche passate sulla fiat 131 SW ammiraglia a seguire orde di dilettanti che compivano imprese epiche senza risparmiarsi su nulla, nemmeno sui colpi bassi (anche se io ero più interessato al CB e alla possibilità di parlare con altre persone senza fili ovunque ci trovassimo). Alle gare di bmx sul campo di calcio di Santo Stefano (quello con l’angolo smussato dall’incrocio, per intenderci) trasformato da camionate di terra in quello che a me appariva come il Colosseo agli occhi degli schiavi delle remote province asiatiche. Alla mia BiciMX rossa e cromata. E qui il cuore comincia ad accelerare. Ho avuto decine di biciclette: le Bianchi (verdi cangianti) di mio nonno Virgilio, con gli elastici a raggiera che partivano dal mozzo posteriore fino al parafango (chissà perché), l’indistruttibile Graziella rossa, poi con le mitiche bombolette diventata arancione e poi ancora gialla fluorescente (lavoro sempre eseguito da schifo, ndr), la mitica Saltafoss, la DiamondBack Racing in titanio che si torceva sotto il mio peso. Da qui il passo è breve: “il colpo di fulmine”.  Quale, o meglio, quali biciclette ci hanno dato quella scarica di adrenalina pazzesca, ci hanno fatto letteralmente battere il cuore alla sola visione,...

Turbominkia?

Hei, tu che sei sempre alla ricerca del gadget teNNologico che ti fa uscire dal mucchio, tu che sudi e pedali ma che nel tuo inconscio vorresti solo lavorare di polso (no, non come già ampiamente fai. Intendevo l’atto dell’accelerazione), questo è “L’Accessorio“. Dimentica tubi e pedivelle in carbonio, scordati quelle protezioni che fanno tanto “addestratoredicanichefalapartedelcattivo,quellocheperintendercisifasempremordereilbraccio”: spacca il tuo bel salvadanaio e corri a comprare Turbospoke ! VROOOOOOOOOOOMmmmm…...
Create Bikes: quanti colori!!

Create Bikes: quanti colori!!

Amici cinghiali, guardate cosa produce la Create Bikes! Modelli coloratissimi di bici a scatto fisso che hanno avuto un enorme successo nell’anno passato e sono pronte a replicare! Gustatevi i varimodelli visitando il loro sito! Nel mentre, un...

Gravity bike

Buongiorno amici cinghiali! Ammetto che fino a poco tempo fa non sapevo minimamente cosa fossero (e neanche che esistessero) le gravity bike. Di cosa si tratta? In poche parole, come dice anche il nome, di biciclette sprovviste di sistema di trasmissione e con l’aspetto simili a moto da strada, alcuune perfino con il “manubio” integrato alla ruota anteriore che sfruttano la gravità per acquisire e mantenere la velocità. Bici essenziali e sinuose che potenzialmente sono dei siluri… o dei suicidi…. Vi lascio ad un video esplicativo e vi dico anche che su internet è facile trovare tutorial su come autocostrirsele. Buona visione!...