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Parliamo noi

Bike Life Support

Buongiorno amici cinghiali, oggi vogliamo dare il giusto spazio all’idea e all’iniziativa di Enza, di RobeXmatti, da tempo amica di noi cinghiali! Un’idea senz’altro interessante, che nasce come dice lei stessa “dopo le mille e una sofferenza passate, fatte di ossa rotte, contusioni, distorsioni e periodi di inattività, ma allo stesso tempo di adrenalina pura aspettando la gara”. Ed è proprio in queste occasioni che si comprende come il fattore tempo sia troppo spesso determinante, sia in gara come nella finestra di tempo tra l’incidente e l’arrivo dei soccorsi. Cosa fare e cosa NON fare, come poter dare un aiuto: a queste domande cerca di rispondere il Bike Life Support, ovvero un corso di formazione specializzato che aiuti il biker a diventare primo soccorritore in caso di urgenza.   Il corso di formazione prevede due giornate di intenso addestramento da 8 ore ciascuna, con cinque ore di teoria e undici ore di lezioni pratiche.   Al termine del corso gli allievi saranno in grado di valutare la scena del soccorso; orientarsi, rapportarsi correttamente con il 118, effettuare la Rianimazione Cardio-Polmonare ed utilizzare il DAE, valutare un trauma maggiore, conoscere le tecniche di emostasi di emergenza, conoscere le tecniche di immobilizzazione, utilizzare correttamente il collare cervicale, le stecco bende e il Kendrich Estrication Device, prevenire il danno anossico secondario.   Nello specifico, gran parte della prima giornata del corso è dedicata al BLSD ( Basic Life Support Defibrillation), per trasferire le competenze necessarie alla Rianimazione Cardio-Polmonare di base ed alla Rianimazione Cardio-Polmonare avanzata attraverso l’utilizzo del Defibrillatore semi-Automatico da Esterno. A chi supera questa fase specifica del corso verrà rilasciato,...

Un trail per colazione

Ultimamente lo faccio spesso. Non sono un grande dormiglione, anzi, quindi la mattina mi sveglio molto presto. Da qualche tempo una mattina alla settimana inforco la bici da strada all’alba (di solito alle 6 o qualche minuti prima) e parto a fare qualche chilometro bitumato per svegliarmi, sentire l’aria, sentirmi vivo e sfogare un pò del normale stress della vita di tutti giorni. In pratica un’oretta per me prima di fare colazione con la famiglia (che ancora sta dormendo)-Ieri mattina, complice il fatto che questo weekend non pedalerò, ho voluto fare un giro in mountain bike. Ho scelto il “solito” tracciato dell’xc di Maggiora dato che sapevo che sarei stato tranquillamente nella mia oretta. Ma stamattina “il solito giro” è stato diverso. L’aria era frizzante, il bosco ancora in penombra. Inizio a pedalare nello sterrato e sento un silenzio impressionante. Interrotto solo raramente da qualche animale che inizia a svegliarsi. Incrocio una lepre, e una salamandra e non so che altro che mi saluta (o mi maledice per averlo svegliato con il ticchettio del mio mozzo) nel sottobosco. La luce inizia a filtrare tra i rami, una bellissima luce che solo di tanto in tanto mi tange quando riesce a bucare la vegetazione che le ultime piogge han rivitalizzato. Mi sento rinascere. Mi fermo. Saluto il bosco e lo ringrazio. La prima colazione, quella tutta per me, l’ho fatta. Adesso affronto la discesa e torno a casa, dove una moglie e due figli bellissimi mi aspettano ancora dormienti. La giornata è partita bene. Qui sotto la traccia, le poche foto che ho fatto e la canzone che, anche se non avevo la...

Alto Vergante : Notturna del giogo del Cornaggia

Amici pelosi, rieccomi! Quest’anno latito un pò ma ieri sera ho fatto una notturna con tanti amici setolosi, vecchi e nuovi. Anche un anno fa mi sono trovato in compagnia del mitico Pol “christmas” a fare un giro molto simile sempre sul caler della notte. Quest’anno eravamo molti di più, tutti riuniti e smaniosi di arrivare all’area pic-nic per poter consumare il nostro banchetto. Non era esplicitamente detto ma sono certo che per quasi tutti fosse il motivo dell’uscita :-p ahahahha!!! La salita verso il giogo è stata duretta causa la mia scarsa forma fisica ma alternativamente nelle retrovie si sono avvicendanti in diversi per farmi compagnia. Il sass del Piz è sempre stato un bel posticino dove cullarsi con la vista del lago e conservo sempre bei ricordi. La calda e calma notte non ha offerto un bel panorama, troppo coperto ma è stato sicuramente un momento godibile. Vi lascio con alcune foto e la traccia. Please upgrade your browser Lunghezza percorso 25.54 Km Altitudine massima 0 mt Altitudine minima 0 mt Dislivello positivo 0 mt Dislivello negativo 0 mt Ideale per: hiking, mountain bike Classificazioni: Senza barriere, Sassoso, Registrato con GPS, Solitario, tranquillo, Sterrato / Sabbioso Scarica GPX Percorso su...

Ven.To Bici Tour 2015

Amici cinghiali buongiorno. Vi ripropongo oggi un tema già affrontato in passato: qui e qui. E oggi, o meglio, sabato 6 giugno, possiamo partecipare attivamente all’evento! In occasione della terza edizione di VEN.TO Bici Tour, la Regione Piemonte fa il suo ingresso ufficiale nel progetto. Ricordo che VEN.TO è il progetto di un’infrastruttura ciclabile con funzione di dorsale cicloturistica, che corre da Venezia a Torino, e sogna di accrescere lo sviluppo ambientale, culturale e turistico di questa parte d’Italia e dei suoi territori. Il tour, partito sabato 30 maggio da Venezia arriverà domenica 7 giugno a Torino in occasione della settimana #Partyinbici, con una tappa intermedia il 6 giugno a Trino Vercellese. Tra le iniziative già programmate, il blogtour “Partyinbici in Piemonte tra le rogge e le risaie” per amplificare la comunicazione e la sensibilizzazione sul tema della mobilità ciclabile e le sue valenze turistiche in Piemonte. Ecco il programma della giornata di sabato 6 giugno: H.15,30: Arrivo di VENTO a Pobietto, incontro con il gruppo di influencer e visita dell’ecomuseo e la grangia; H.16,00: Partenza per l’Abbazia di Lucedio H. 16,45: Arrivo a Lucedio, dopo aver attraversato la zona delle grange, incontro con la guida Miriam Canonica per la visita al campanile all’Abbazia; H. 17,30: Partenza per Trino Vercellese e arrivo in paese H.18,30: Avvio del convegno “Fuori dal nucleo: con VENTO i territori investono in un futuro a impatto zero” preceduto dal saluto istituzionale delle autorità al gruppo di VENTO Al termine del convegno, apericena offerto dal Comune di Trino Vercellese. Per tutte le altre iniziative legate all’evento che dureranno tutta la settimana, potete linkare al seguente indirizzo. case, Quindi...

ZETA.COMPONENTI: kit conversione singlespeed

Ciao cinghiali! Acquistato tempo fa, montato dopo poco e testato per qualche uscita. E oggi cosa posso dire? Figata! Giusto due parole per spigare: sul sito Zeta è possibili trovare svariati componenti per la mountain bike e tanti componenti per la singlespeed, prodotti da “uno” che la mountain bike la usa davvero (in enduro) e che la singlespeed la ama completamente. Tra i vari prodotti disponibili ho acquistato una corona da 32t in acciaio (si, del peso me ne fotto e sulla bici di ferro voglio la corona di ferro) con spessori per poter utilizzare una guarnitura e le bussole da doppia/tripla e un pignone da 18t  (sempre acciaio) comprensivo di spessori per il pacco pignoni. Il pignone è il vero pezzo da gioielleria: Dalle foto potete notare che si tratta di un pignone montato su spider. il che rende possibile la sostituzione del pignone stesso a favore di uno più grande o più piccolo (lunghezza catena permettendo), ma soprattutto, essendo lo spider con base molto ampia, permette di non sforzare troppo il corpetto della ruota libera. Sono anche presenti 4 grani con i quali se si vuole è possibile ancorare ulteriormente lo spider al corpetto ruota libera oppure utilizzare il pignone senza spessori di riempimento sul corpetto della ruota libera. Una volta montato il tutto, trovato la giusta linea catena, sopo i primissimi scricchiolii di assestamento dei componenti, nessun rumore, nessun problema e una pedalata ottima. Insomma, prodotti consigliatissimi!!!...

Fatti vedere: #ridemtb