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Parliamo noi

La monster bike di Wildpigs

Buongiorno cinghiali! L’avrete vista dal vivo a Finale o nelle foto della nostra pagina facebook. O forse non l’avrete mai vista, allora ve la presento! Nasce da un’idea malsana, ovvero quelle di recuperare una Graziella scassata, all’opera padre e figlio, ovvero il sottoscritto e Ugo, il mio mitico papà nonchè membro e mac Gyver dei Wildpigs; ai consigli Andrea e Alby, anche loro molto bravi nei lavori manuali e, nel caso di Alby, gran consigliere tamarro: La bici inizialmente si presentava in questa maniera. Sono poi passato alla fase di smontaggio e ai primi test per le misure…. …Verniciatura: dopo averla grattata ho dato un primer per evitare la ruggine, una base di vernice argento a base di alluminio e per finire una copertura con un trasparente a microsfere di vetro. Il risultato non è evidentissimo normalmente (causa le tubazioni molto piccole del telaio), ma quando viene illuminato da una fonte diretta ecco che ha un effetto di riflessione della luce Il risultato finale è una chopper bike che ha fatto sorride non poche persone alla 24h di Finale ligure 2014.    ...

Copertoni per dipingere

Amici cinghiali ciao! Avete pensato qualche volta come utilizzare i vecchi copertoni usati e magari non più utilizzabili delle vostre biciclette? Se non lo avete fatto, lui si. Si chiama Thomas Yang e si è inventato delle opere d’arte particolari, utilizzando i copertoni delle bici. “L’idea è nata mentre giravo in bici, pensando ad un modo per dipingere. Usare i copertoni è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Così ho iniziato ad esplorare le caratteristiche di ogni modello di pneumatico e mi sono reso conto che avrei potuto dipingere delle strutture edilizie”. Yang utilizza i copertoni al posto dei pennelli, e nelle sue figure ad inchiostro raffigura le più grandi strutture architettoniche esistenti al mondo, quali Tour Eiffel, Empire State Building e Tower Bridge. Le opere fanno parte del progetto “100copies”: ogni riproduzione gode di una tiratura limitata a cento copie, acquistabili direttamente dal sito dell’artista....

Tutti Insieme Appassionatamente!!

Buongiorno Cinghiali!! Ormai è più di un anno che sono un Wildpig, ma ancora non era successo, e a quanto ho capito è un evento raro: per la prima uscita ufficiale del 2015 i Wildpigs si sono presentati al gran completo!! Otto porci setolosi e puzzolenti hanno fatto la loro scorribanda alle pendici del Monte Fenera, girovagando tra Valduggia e le Grotte di Ara (personalmente mai viste prima, molto suggestive, mi dicono fighissime in estate per rinfrescarsi a mollo nell’acqua). Il meteo ha voluto festeggiare con noi quest’evento eccezionale regalandoci un sole a palla e temperature primaverili (16-17°), con mia personalissima soddisfazione dopo esser stato preso per il c**o al ritrovo perchè mi son presentato in pantaloni corti dicendo che le temperature sarebbero salite. Dopo 10 minuti di salita tutti hanno iniziato a spogliarsi dai loro abiti per la spedizione al polo 😛 Detto ciò, giro divertente, un po’ di saliscendi tra i boschi, qualche discesa divertente, UN tornantino ultratecnico ed il vero ristoro cinghiale: pane&toma, perchè noi non temiamo nulla, se non che il cielo ci cada sulla testa 😛 Please upgrade your browser Lunghezza percorso 18.16 Km Altitudine massima 668.6 mt Altitudine minima 321.2 mt Dislivello positivo 645 mt Dislivello negativo 658.2 mt Informazioni sulla traccia: Giro alle pendici del Monte Fenera con capatina alle Grotte di Ara. Giro pedalabile, con qualche discesa divertente. Ideale per: hiking, mountain bike Classificazioni: Rovinato, Adatto in inverno, Offroad, Adatto alle famiglie, Sentiero, Sassoso, Sterrato / Sabbioso Scarica GPX Percorso su Tripkly...

Quanti anni ha il tuo caschetto?

Buongiorno amici cinghiali! Passate bene le feste? Ricevuto regali per la vostra bike? Io si, un bellissimo casco integrale nuovo 🙂 Questo regalo mi ha riacceso un pensiero al quale sono molto attento, soprattutto da che mi sono rotto la clavicola (e dove tralaltro ho letteralmente distrutto l’integrale che ha svolto un ottimo lavoro)… Tutti noi spendiamo svariate centinaia di euro in abbigliamento e tuning della nostra bici, ma ogni quanto cambiamo il casco? Certo, ora un pò di più, ma non rientra molto negli accessori “fashion”, e per questo spesso viene snobbato. Personalmente la vita dei miei caschi “classici”, ovvero da XC-AM si aggira intorno ai 2 anni, quelli integrali non vi so ben dire dato che fino ad ora li ho cambiati perchè mi son stati regalati (che QuL0) o li ho disfatti (che sF1Qa 🙂 ) In linea generale, mi sono informato diverso tempo fa, posso solo indicarvi che una scadenza vera e propria non esisteste, ma se conservato correttamente, se non riceve grossi colpi, o se non presenta evidenti segni di usura, la vita media consigliata di un casco è di circa 3-4 anni. Ora voi mi chiederete come fate a sapere quanti anni ha il vostro casco dato che non è detto che il momento dell’acquisto corrisponda al periodo di produzione, giusto? Piccolo trucco: all’interno di tutti in caschi, tra le varie etichette adesive, troverete anche un’etichetta che indica un mese e un anno (per alcune marche anche un giorno): ecco, quella è la data in qui il vostro casco è stato prodotto! Buone raidate nel nuovo anno cinghiali, e mi raccomando: compratevi un bel...

#MeglioDiUnaPera

Amici Cinghiali ben ritrovati in questo 2015!! Per cominciare l’anno, vi racconto la nostra ultima uscita del 2014! All’inizio la proposta di Alby era un giro a Coggiola, ma poi c’è stato un cambio di programma e ha proposto di andare in zona Borgosesia a provare un sentiero che si chiama “Meglio di una pera”. Siamo io, Alby, Fabio, Luca (Tata) e Luca Tarricone, simpatizzante cinghiale e fautore (assieme ad altri ragazzi) di restauro/manutenzione del sentiero in oggetto, che ci farà da guida nella nostra scorribanda. La salita è su asfalto per la prima parte, poi su sterrato, reso in questo caso un po’ sdrucciolevole da quel paio di cm di neve scesi il giorno precedente. Il nome non mente, il trail è uno SPETTACOLO!! Nonostante le condizioni non ottimali (un po’ di neve in alto e alcuni tratti un po’ scivolosi) è godibilissimo, tenuto perfettamente, ricco di flow con curve in appoggio e diversi salti (tra cui un river gap). Ogni salto ha la sua brava chicken line (ho provveduto personalmente a testarle tutte 😛 ) e non ci sono tratti impossibili, per cui è alla portata di tutti. L’ultima parte del trail (diciamo circa 1/5 della lunghezza totale) lascia da parte il flow per far posto al tecnico, e qui infatti la mia scarsa tecnica è stata messa a dura prova 🙁 Insomma, ce n’è per tutti i gusti ed è alla portata di tutti, veramente figo e stradivertente. Data la natura del trail, consigliate le protezioni. Doverosi complimentoni a Tarri e alla sua crew per l’enorme e ottimo lavoro svolto sul sentiero. Purtroppo presi dalla fretta (eravamo...

Fatti vedere: #ridemtb