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Fixedeer : portabici da interni

Quando la bici diventa arredamento: Fixedeer cerca fondi Su Eppela l’appendibici personalizzato che ricorda i trofei di caccia Impenna, vola, salta e…arreda. La bici può diventare un elemento di design, che personalizza e rende unico un ambiente. Come? Con Fixedeer (http://www.eppela.com/ita/projects/929/fixedeer-portabici-da-interni), l’appendibici pensato da Mirko e Laura e approdato a caccia di fondi su Eppela, la principale piattaforma di crowdfunding italiana. Partendo da un manubrio e una tavoletta di legno, Mirko e Laura hanno tagliato, sagomato, dipinto e incollato ed ecco il nuovo appendibici. Fixedeer, nome che nasce dall’unione dell’amore per il mondo fixed e dalla somiglianza con i trofei di caccia attaccati al muro (deer). Cos’ha di diverso dagli altri appendibici? E’ bello e divertente da vedere, si può adattare ad ogni ambiente grazie alla completa personalizzazione che permette di scegliere sia il colore dei nastri avvolti intorno al manubrio sia del supporto in legno. E, inoltre, basta una parete libera e un Fixedeer per salvare la bici dai rigori dell’inverno, da malintenzionati o anche solo per averla lì, sempre vicino a noi. Fixedeer è adatto per bici da corsa, single speed e scatto fisso, ma se il progetto su Eppela andrà a buon fine l’appendibici potrà essere realizzato anche per mountain bike, utilizzando altri tipi di legno e metodi diversi di nastratura dei manubri. Sostenendo Fixedeer, oltre alla gratitudine dei progettisti, se il progetto raggiungerà il budget fissato i finanziatori riceveranno in anteprima un modello di appendibici personalizzato e unico. Per ulteriori informazioni:...

La Coppa Cobram

Buongiorno Cinghiali!! Da quando ho iniziato ad appassionarmi al mondo del ciclismo, mi sembrava strano che nessuno avesse ancora pensato a rievocare la Coppa Cobram di Fantozziana memoria. E invece lunedì mattina, appena sveglio, incappo in un articolo e scopro che Il Biciclettaio Matto di Desenzano del Garda ha organizzato il mitico evento!! Bici e abbigliamento dei partecipanti erano vintage (stile Eroica) ma con quei tocchi alla Fantozzi quali mutandoni ascellari, occhialoni da aviatore, caschi anni ’30, un sosia del ragionier Filini, soldati di varie epoche e molto altro. Immancabile alla partenza la distribuzione a tutti i partecipanti della mitica Bomba, la sostanza dopante che ha permesso al ragioniere più famoso d’Italia di vincere l’ambito Trofeo; ricetta segreta ma si vocifera leggermente alcolica 😀 Si parla di coppa ma non vi preoccupate, nessuno spirito agonistico, solo goliardico: una cicloturistica di 30km con intermezzo gastronomico presso un agriturismo locale (invece che alla Trattoria Al Curvone). “La manifestazione si è svolta a Desenzano per divertimento, far conoscere il mio negozio di bici e per dare una scossa a questo posto che ne ha bisogno!!!” – ci racconta l’organizzatore, il Biciclettaio Matto – “ho cercato un po di sponsor, ho creato l’evento e la notizia si è sparsa velocemente…partenza dal centro storico con colazione, giro in campagna con pranzo in agriturismo e ritorno in centro. premiazioni in stile Fantozzi, il tutto ad un prezzo accessibilissimo, 28 euro tutto compreso, anche la bomba“ Questa edizione è andata, speriamo in una replica l’anno prossimo e chissà che non si riesca ad organizzare una delegazione Cinghialesca e tutti in sella “alla bersagliera”!! Assicurandoci che la sella sia ben...

La Scassona Fenice

Buongiorno Cinghiali!! Ammettetelo: tutti voi avete utilizzato una bici da battaglia, mezza scassata, con cui andare al lavoro/scuola o semplicemente da passeggio senza correre il rischio di furti. La mia Scassona era ereditata da mio nonno, una Legnano anni ’80 (o magari anche precedente) che si è lasciata cavalcare eroicamente fino allo stremo. Ma non l’ho voluta buttare, ci ero affezionato e chissà che un giorno non avessi avuto voglia di farla sistemare. Per svariati motivi poi non ho avuto più bisogno di una bici del genere, senonchè mi sono stufato di dover sempre prendere l’auto anche solo per andare a comprare una cagata al supermercato. Così contatto il mio amico Sergio “Bretella” appassionato di bici custom, gli spiego cosa avrei bisogno, ordiniamo i pezzi ed ecco che ridà nuova vita alla mia amata Scassona, ora un po’ più fashion: contropedale, single speed, senza parafanghi/cestini (ma un cestino, con calma, verrà aggiunto), nuovi manubrio/manopole/sella/ruote/guarnitura. Appena ritirata le ho fatto fare un test ride andando a mangiarci un bell’hamburger+birra e mentre ero in vacanza al mare le ho pure trovato un degno campanello 🙂   Insomma, per esser una vecchia Scassona, è proprio una bella gnocca, perfetta anche per andare a fare un aperitivo!! 😀 Il Bretella ci tiene che si sappia che abbiamo scelto di comune accordo di tenere la verniciatura scarosa oiginale, sia per risparmiare soldi ma soprattutto perchè coi dettagli mimetici, ci stava proprio bene 😉 Lunga vita alle Scassone!!! La Scassona in origine Telaio nudo e crudo 1 Telaio nudo e crudo 2 Pronte le nuove ruote!! Primi pezzi riassemblati Dettagli di un certo spessore 1...

Dilettanti allo Sbaraglio

Weekend di Ferragosto, tutti i cinghiali in vacanza, ma io ho voglia di una pedalatina easy prima del mare, tipo un Classicone in scioltezza. Scrivo su FB se qualcuno si vuole aggregare e mi risponde il mio amico Sergio, gli spiego che il giro non ha molte difficoltà tecniche ma si sale e si scende (parecchio, rispetto ai suoi giri abituali), non è la passeggiata in mezzo alle risaie. Lui ci sta e gli dico di provare a sentire anche Corrado, così facciamo una rimpatriata di compagni di squadra. Colazione con delle ottime brioches alla nutella da Pistrinum Turris all’inizio di Borgo e via. La partenza mette subito alla prova Sergio, che inizia a vedere Santi&Madonne sui primi tornanti dopo l’autocross, arrivando a meditare di abbandonare, ma con calma (un po’ a piedi un po’ in bici) finisce questa prima parte che Corrado fa in scioltezza. Continuiamo l’ascesa, fermandoci ogni tanto con la scusa di fare qualche foto, fino agli ultimi tratti che credo sia umanamente impossibile fare in sella. A questo punto Corrado inizia a lamentarsi mentre Sergio è esaltato per essere arrivato in cima. Foto, reidratazione, due dritte su come affrontare la discesa (che non è nulla di che, ma ripeto che loro sono abituati a girare tra le risaie 😉 ) e via: Sergio molto cauto e con molta calma mi viene dietro ed entro la fine della discesa riesce già a impostare bene i tornanti, Corrado invece sembra non apprezzare particolarmente la discesa e diciamo che non brilla certo per scioltezza 😀 Dal Molino Ciotino ci dirigiamo verso la Cumiona, tratto in cui mi viene...

Fatti vedere: #ridemtb