Si lo ammetto, sono partito dalla mountain bike, non esisteva altro per me e non capivo come altri potessero “schivare tombini” e provare piacere nel farlo ad esempio, ma sono andato oltre, ho voluto rischiare provando questo e altro sulla mia pelle…
Una cosa è sicura: per me la mtb è pura passione, uscire, pedalare in posti bellissimi e tranquilli in salita e godermi la discesa. Una cosa normale, che poi hanno iniziato a chiamare Enduro e a fare in millemila. E non nego che in quel momento ha iniziato a piacermi meno, o meglio, ha continuato a piacermi, ma l'”ambiente” è cambiato… Ora se non vai a cannone in discesa (per qualcuno, non per tutti per fortuna) non fai mtb, anzi, non fai enduro, perchè altro non esiste per loro…
Ci siamo, un giorno mi son trovato a dover pedalare. Accumulare chilometri per necessità, non (solo) per piacere. Il metodo più comodo era prendere una bici da strada e unita a questa c’era la curiosità suscitata da un mio cugino davvero innamorato di questo sport. Vai dal ciclista, recupera un usato, impara a fare le curve con quel manubrietto stretto.
Non mi piaceva. Continua a non piacermi troppo a dire la verità. Ma chilometro dopo chilometro qualcosa è cambiato.
Avevo già esperienza su strada data da qualche viaggio fatto da cicloturista, ma un viaggio cambia la prospettiva, ora mi trovavo a pedalare non solo nei boschi, ma anche su strada senza uno scopo,solo per necessità, ma non era più un peso, anzi…
Altra novità: il ciclismo (e io con esso) scopre la Gravel. Una bici che ho sempre snobbato, che trovavo inutile… Una bici da strada per andare su sterratini che senso ha?
Ma mi hanno convinto a provarla. E ora? Ora non ne farei più a meno cazzarola! Una bici divertentissima!!!
Tutto di colpo mi trovo a passare dal credere che il ciclismo sia solo ed esclusivamente la mtb, ad avere tre tipi di bici:
– 1 che adoro da sempre, che resta il primo amore, la prima scelta e che ogni volta che la uso mi libera la testa e mi fa fa stare bene.
– 1 che continuo ad apprezzare meno, ma che ho scoperto farmi stare bene fisicamente, che mi permette di andare lontano, di curare il corpo e i suoi acciacchi in una maniera che mi piace (ovvero pedalando), e che fatta in compagnia ha il suo grande perchè, devo ammetterlo.
– 1 che snobbavo, ma che invece ho scoperto essere divertentissima, in grado aprire un sacco di scenari che non avrei mai immaginato e che mi sta regalando giri rilassati misti che sono davvero stupendi.
E queste nuove esperienze, queste piacevoli scoperte sono arrivate solo per un motivo: non sono stato così ottuso da non voler provare. Ho accettato “la sfida” e ho provato. Facendo delle scoperte che non immaginavo che mi stanno regalando delle ore di piacevole sport e svago con vecchi e nuovi amici.
Logicamente però ci sono gli estremisti anche nel ciclismo. Quelli che non hanno provato altro se non il loro, e che sanno per certo che il resto è una merda, “non è andare in bici”. E io appunto di tipologie di bici ne uso con molto piacere tre, è questa è una possibilità enorme, puoi fare incazzare ben tre gruppi di estremisti!!! Quando uso la mtb, prese per il culo da quelli che usano la bdc e che sostengono che la mtb la usi per andare a passeggio, quando usi la bdc, prese per il culo da chi fa mtb perchè schivi solo tombini… Ma la soddisfazione più grande forse è quando usi la gravel, perchè lì fai incazzare sia i fanboy mtb che quelli bdc!
Ora, dopo tutto questo pippone che ho scritto, il messaggio è solo uno, o meglio, sono due, uno per chi è aperto di mentalità e ama questo sport, e uno per gli estremisti:
– Per i curiosi il messaggio è consiglio di provare! Provate tutte le bici che potete, tutte le discipline collegate! Magari non troverete nulla di nuovo, magari le vostre convinzioni resteranno tali, magari scoprirete nuovi mondi e nuove passioni. O semplicemente delle valide alternative.
– Per gli estremisti il messaggio è semplice, personale e non va neanche specificato. L’ho già fatto con i capolettera dei paragrafi di questo articolo…