Ciao amici cinghiali!
Arrivo fresco fresco dal mini trail di Boleto (del quale vi avevo parlato qui) disputato ieri e colgo l’occasione per trarre delle considerazioni.
La prima è sul mondo dei trail in generale: mi sono avvicinato a questo mondo esattamente tre anni fa, quasi per gioco. Il mio primo trail è stato proprio il 25 aprile del 2009 e si è trattato del Fenera trail, un 25 km per 900 metri di dislivello che ho preso sottogamba e che… mi han bastonato alla fine lasciandomi claudicante per giorni! Da li la sfida : rifarla l’anno successivo cercando di fare meglio!
E’ partito l’allenamento, nel mentre ho avuto la fortuna di correrne altri più corti e mettermi alla prova.
Il risultato è stato che il 25 aprile del 2010 mi sono trovato a correre Di nuovo Il Fenera trail, che nel frattempo è diventato di 34 km e il dislivello di circa 2000 mt. Sono riuscito a concluderlo col mio passo e senza avere problemi nei giorni successivi, anzi, sono riuscito acorrere anche un defaticante!!!
Che dire, sono arrivato al traguardo piangendo dalla gioia e devo dire che durante la corsa mi è capitato spesso di “commuovermi”.
E perchè?
Perchè se ami la natura i trail sono magici. Sei solo circondato dalla terra. La senti respirare con te, spingerti ma anche capace a cogliere le tue incertezze e a bastonarti.
Il bosco, la natura, diventa una compagna di viaggio, un allenatore. L’aria è diversa, il tempo si ferma ma corre inesorabile. La sfida è con te stesso e l’arrivo assume un aspetto stregato.
Quando corro nei boschi tutto si ferma, ogni scollinamento è una conquista.
Sono gioie che chi va in mountain bike conosce, ma che senza alcun mezzo a volte vengo anche amplificate. Consiglio a tutti quelli che corrono di provare a sfidarsi una volta, considerando però che i km corsi su asfalto, ma soprattutto in piano, come affaticamento non corrispondono a gli stessi km corsi su sterrato e soprattutto con diverse salite.
Ma veniamo al mini trail di ieri: questa corsa faceva parte di un circuito di 4 gare, purtroppo è stata l’unica a cui ho potuto partecipare.
Il tracciato è stato davvero bello, abbastanza impegnativo visti i primi 5 km iniziali che praticamente erano solo ed esclusivamente in salita; la maggior parte del tracciato era composto da un single track in mezza cresta, immerso in un fitto bosco, la seconda parte della gara paesaggisticamente è stata fantastica, e gli squarci di paesaggio nel sottobosto sono stati davvero fantastici.
L’organizzazione, a carico dell’ASD Circuito Running, è stata come al solito fantastica, sia durante il tracciato, segnalato molto bene, che prima e dopo la gara, compreso il rinfresco più che soddisfacente a fronte della solita iscrizioneeconomica il cui costo era di soli 5 euro.
Complimenti a Orfeo Pettinaroli e a tutta la sua ASD!