E’ sabato mattina.
E’ una di quelle giornate dove il sole si affaccia presente e il cielo è abbastanza terso; l’arietta è ancora fresca ma non così tagliente, la primavera è alle porte. “Uscire” è l’invito che risuona nelle orecchie, rimbomba e ti fa spostare i piedi in completa autonomia.
Così ti ritrovi vestito, pronto a pedalare e con una meta in testa. Poco importa lo stato fisico.
Con me c’è mio cugino e con lui opto per un giro già fatto l’estate scorsa, l’idea è di salire da Invorio, passare dal Barro e proseguire verso Fosseno, se non poi scendere per il sentiero F3.
La temperatura invita a scoprire le gambe e la salita ci fa bruciare in fretta la colazione… ben presto, ci troviamo a passare per la Cappella del Vago e sia io che lui accusiamo i primi morsi della fame: ‘Oh, io ho quasi appetito ma non mi son portato nulla’, risposta : ‘Manco io’.
Bravi fessacchiotti!
Procediamo imperterriti e dopo i primi 15 km di ascesa semi impegnativa per la nostra condizione, vediamo arrivare anche le prime discese: Alleluya!
Il sentiero F3 è un grosso canalone con alcuni tratti di pietra scoperti, personalmente la prima parte che porta al bivio del suo imbocco la trovo molto goduriosa, scorrevole e appagante. Puoi gongolarti.
Percorso circolare
Percorso ufficiale per : Mountainbike
Ideale per: Trekking, Mountainbike
Percorso in zona: Collina
Etichette: Registrato con GPS, Duro, Ruvido, Sassoso, Rovinato, Offroad, Sentiero, Singletrail, Sterrato / Sabbioso
Lunghezza percorso
34.2 Km
Altitudine massima
807 mt
Altitudine minima
326 mt
Dislivello positivo
921 mt
Dislivello negativo
924 mt
Altimetria
Punti di interesse limitrofi alla traccia
Montando il video mi è piaciuto molto il gioco della mia ombra che pare seguirmi, precedermi, accompagnarmi. Inoltre aiuta a far capire un pò l’andamento del terreno, dato che la posizione della telecamera tende ad appiattirlo.
Arrivati a Tapigliano prendiamo per il sentiero E1, l’idea è poi fare un ultimo pezzo che scende sopra invorio ed è abbastanza freeride e poco tracciato ma desistiamo. La fame e il tempo bussano alle nostre gambe, aggredendole, divorandole.
Triste rientro su asfalto ma ugualmente contenti.