Stavo pensando al modo più bello per descrivere quello che io e gli altri cinghiali abbiamo passato nel weekend della 24h di Finale Ligure. Penso e ripenso. Faccio così, anzi no, cambio. Meglio ora. Uhmm, non mi piace. Alla fine, ho provato a mettermi nella testa di altre persone, di cose più o meno animate, per guardare dal di fuori come eravamo.
E mi son messo in testa del cassiere dell’autogrill che non aveva il resto di un euro e non ha fatto lo sconto-amici agli amici della polizia dopo averlo fatto alla polizia; poi in testa allo staff della 24h che ci ha accolto come fantastici twittatori e ci ha donato uno splendido loft dove organizzare il nostro campo base; nella cassiera del market che ha passato mezz’ora a tagliarci affettati di ogni sorta, imbustarli e tra un po’ veniva su alle Manie; negli altri pedalatori che ci hanno sentito montare tende, stand, gazebo’s, griglie e quant’altro dalle 23.00 alle 3.30 della notte; nelle radici, nei sassi, nelle curve e salite e discese e viste mare di uno splendido percorso come quello della gara.
Poi ho incontrato il Personaggio del giorno: Mr MAFI, il maiale fiorito, che ci rappresentava al massimo e rappresentava l’anima woodstockiana dell’evento. Ha riferito di essersi divertito un mondo, e ci stava bene sempre al centro dell’attenzione, sia con una birra in mano, sia appollaiato (un maiale appollaiato!) nel porta borraccia del cinghiale di turno che se lo portava nel giro, sia infilzato e portato all’arrivo come un trionfatore.
Ho provato ad intrufolarmi nella piccola testa delle formiche: alcune di loro hanno voluto festeggiare con i miei compagni l’evento, prendendo possesso delle loro tende, auto, mutande, scarpe e borse, e arrivando fino a Borgomanero! E forse sono proprio le formiche che trasportavano a nostra insaputa tutto ciò che veniva momentaneamente perso, nella tenda di Erby&Teo!
Le formiche mi han poi portato sull’albero e lasciato a testa in giù sulla lavagna, su questo infernale calendario in continuo divenire che ha scandito i nostri ritmi: uno gareggiava, l’altro aveva appena terminato il suo giro e andava in doccia, il terzo e il quarto andavano a mangiare, il quinto cercava di dormire un’oretta, il sesto si preparava al “suo” di giro, e il settimo attendeva tutti gli altri per salire al toboga ed incitare il discesista! Da bravi Wildpigs, l’abbiamo vissuta fino all’osso! Pienamente, intensamente, allegramente. Non credevo ci si potesse così tanto divertire sebbene quei km da fare in mtb! Merito della splendida atmosfera che circondava il tutto, dell’organizzazione dell’evento, delle Manie e di Finale Ligure, che ormai ci sono entrati nel cuore!
Nell’attimo in cui sono tornato in me stesso, mi sono ricordato del potere Wildpigs: sembra proprio che questo potere esista! L’ho sperimentato durante il mio ultimo giro. Nel primo tratto di percorso in costa che volge lo sguardo al mare (splendido), stavo pensando a quanto fosse bello essere li in quel momento, e mi godevo l’ultimo giro che “trottolino” Danilo mi aveva regalato frustando la sua belva, quando mi uscirono dalla bocca codeste parole: potere Wildpigs! E un istante dopo, il potere cinghialo mi salvava da un dritto pericoloso tra gli arbusti.
E’ quello stesso potere che mi metteva automaticamente in mano il megafono quando serviva salire al toboga: ormai era diventato un appuntamento fisso, ci siamo divertiti un sacco appollaiati (cinghiali appollaiati!) all’ultima curva a vedere scendere i “nostri” bikers e tutti gli altri, con la folla che ci chiedeva di salutare i “loro” e rideva di gusto e faceva la ola al nostro incitamento. Giuro, veramente divertito un sacchissimo!!!!!
Infine ho dato un occhio all’obiettivo delle macchine fotografiche: come siamo belli! Un gruppo di otto amici che si ritrovano alla 24h con l’unico obiettivo di divertirsi. Obiettivo raggiunto! Ho ascoltato un tipo convincere alcuni amici/colleghi della loro ottima prestazione, condotta senza intoppi di alcun genere (anche meccanici), soprattutto nel turno notturno, quando i cambi parevano più complicati.
Complimentissimi a noi allora per aver fatto altrettanto, alla nostra prima (beh, Barbara è un’esperta!) ventiquattrore! Grazie a tutti: Teo unico e sempre capitano, Alfre ingestibilmente splendido, Tata pazzoide scatenato, trottolino-furioso Danilo, insospettabile e imprevedibile Andrea, tuttofare-testa di cinghiale Alberto e sorriso-patatina Barbara!
Spero di non aver dimenticato nessuno e aver ricordato tutto e tutti, persone, animali e cose. Ho lasciato volutamente per ultime loro: quei mezzi a due ruote e a pedali che accumunano tutti noi in una grande passione, a prescindere che abbiano le ruote grasse o meno; che servano per scendere strepitosi sterrati ripidi e rapidi o per andare in posta il sabato mattina; che valgano diecimila euro o siano state raccolte in discarica, risistemate con pazienza e cura e rimesse in strada; che abbiano sul manubrio il pettorale di una gara o il cestino della spesa; che accompagnino un bimbo dopo aver tolto le rotelle o il signor Antonio che va a giocarsi la partita a carte.
E’ grazie a loro che eravamo INSIEME a Finale.
E’ grazie a loro che andremo INSIEME ancora lontano!