Intervista a Elena Martinello

Intervista a Elena Martinello

Ciao Elena e grazie per aver accettato di fare due chiacchere con noi, animali pelosi. Immagino che molti già ti conoscano, sia per la tua attività sportiva a due ruote che fotografica, ti andrebbe ugualmente di presentarti brevemente? Ciao, con molto piacere mi presento: sono Elena Martinello, sono originaria di Vicenza, ma visto i miei continui viaggi mi considero cittadina del mondo. Sono una persona che vive di passioni e il ciclismo è una di questa. In realtà sono un’ex ginnasta e di acrobazie ne ho fatte molte, ma da quando sono nel mondo delle due ruote ho sempre cercato di provare ad usare la bici in tutte le sue sfumature. Diciamo che prediligo la mountainbike, ma mi affascina molto anche tutto il resto come la bici da strada, il freeride, la parte street e urban di essa… Questo mi da anche la possibilità di essere in continuo contatto con chi fa della bici il proprio pane quotidiano. Con la fotografia ho sempre cercato d’immortalare la parte piú romantica della bicicletta, il lifestyle, che prediligo all’action. Anch’io ho entrambe le passioni, e seppur da hobbista, se dovessi fare una scelta sarei in difficolta. Tu quale pensi sia quella che completa di più e perchè? Mmm… Difficile scegliere! In realtà fino ad ora sto riuscendo a incastrare tutte le cose, oltre a questo ho l’hobby di creare berretti ad uncinetto. Quindi non vorrei scegliere ma far convivere tutte le cose, ognuna completa l’atra! Viaggiatrice, sportiva, fotografa, come ti descriveresti? Adoro viaggiare… Il cuore mi ha portato in posti vicini e lontani, per anni o per giorni come ad esempio l’Australia,...
Corriere o Alleycat?

Corriere o Alleycat?

Salgótarjáni, Ungheria. Iniziò tutto da li. Questa ragazza che agli albori faceva prima triathlon è roccambolata a Budapest durante gli anni del college e qui tra il traffico si muoveva in bici, nel frattempo si è laureata e subito si è affacciata al mondo del lavoro facendo le consegne… Giorni, mesi e infine anni. Quel mestiere è diventato professione con sede a Basilea dove oggi vive. Sfrecciare tra i taxi e bus, scivolare lungo i tram come ombre è questo che accade lungo le oltre 50 consegne giornaliere… Se vi va di leggere l’ungherese qui trovate l’articolo....
Hiking – Monte Ovagone

Hiking – Monte Ovagone

Buongiorno amici cinghali! Come state? L’anno è ormai iniziato e io, come un vecchio anziano intorno al focolare, racconto un episodio passato già narrato da Teo ma che mi va ugualmente di ricordare… Aveva nevicato da pochi giorni, la morsa del freddo pungeva e stringeva facendo scricchiolare le lastre di ghiaccio quasi fosse un mucchio d’ossa frantumate. Io e Teo ci avviamo per una bella camminata nel Parco del Monte Fenera. Questa volta lungo un percorso solitamente battuto dai soli cacciatori. L’idea è di cercare un anello intorno al Monte Ovagone. Parcheggiamo di prima mattina al rifugio dei cacciatori che rimane tra le due sponde del Motto della Pelosa e appunto l’Ovagone e ci addentriamo nel bosco. A farci compagnia qualche timido fiocco di neve che rende il tutto ancora più magico. Armati di bacchette ci inerpichiamo sempre di più sul pendio che ci fa lavorare di fantasia e man mano che prendiamo quota si scorgono panorami che fino ad ora non avevamo mia visto da quella prospettiva. Prendiamo tempo anche per fare una pausa in cui ci sediamo a rimirare le bianche cime degli alberi che fanno contrasto con i neri corpi. Arriviamo così in vetta e dopo un breve giro-in-giro, ci avviamo per l’altro braccio del sentiero. La discesa è alquanto impervia in alcuni punti ma il chiacchiericcio continuo che abbiamo ci fa passare tutto quasi fosse una passeggiata in paese. In un paio d’ore siamo nuovamente alla macchina. E’ stato proprio un bel giro, sia per la compagnia che per l’inaspettato sentiero. Percorso circolare Percorso ufficiale per : Sentiero Ideale per: Trekking, Trekking con animali Percorso in zona:...