Il Sasso Bianco

Il Sasso Bianco

Correva l’ottobre del 2012 quando, assieme agli altri siamo andati al Sasso Bianco, Sass Bianc per gli amici. Era il giorno del rotor realizzato da Alberto (un Valzer nel Fenera), è stato il giorno in cui ho provato a mangiar un pò di sassi cadendo. Ma andiamo con ordine : il fatto è che manca una parte di video all’altro articolo, la parte lungo il sentiero 775 e 774. Ecco quindi quello che non avete mai saputo… Percorso circolare Percorso ufficiale per : Sentiero Ideale per: Trekking, Mountainbike Percorso in zona: Collina Etichette: Indicazioni percorso, Senza barriere, Registrato con GPS, Duro, Ruvido, Sassoso, Rovinato, Offroad, Sentiero, Singletrail Please upgrade your browser Lunghezza percorso 20.22 Km Altitudine massima 837 mt Altitudine minima 326 mt Dislivello positivo 674 mt Dislivello negativo 743 mt Informazioni sulla traccia: NOTA - ATTENZIONE !!! L'area del Sasso Bianco è percorribile in bicicletta con le dovute cautele essendo molto sassosa, esposta, rovinata e molte tecnica. Non affrontare se non si possiedono capacità trialistiche e un mezzo adatto. Articolo completo su : https://www.wildpigs.it/2012/11/06/video-un-valzer-nel-fenera/ Altimetria Punti di interesse limitrofi alla traccia Scarica GPX Percorso su...
Biancaneve pedala

Biancaneve pedala

Era l’anno 2009, quando conobbi Ausilia Vistarini in una delle tante notturne che organizziammo e alla quale lei prendette parte, un giro tranquillo alle rive rosse di Roasio, poi cena e quattro chiacchiere, ma fra le quattro chiacchere vengono fuori le sue avventure in mtb, i suoi viaggi e le 24h in solitaria, da quel momento ho cambiato il mio concetto di mtb! Per sapere chi è Ausilia Vistarini basta guardare l’immagine di copertina del suo blog per capire cosa fa e come vive questo meraviglioso sport, ha percorso gli sterrati d’Africa, la Mongolia, la Parigi-Brest-Parigi per passare alle 24h in giro per l’europa e per ben due volte partecipa all’Iditarod in Alaska, e molto ma molto altro! E’ la prima donna italiana ad aver partecipato alla Iditarod e la prima donna al mondo ad avervi partecipato in single-speed! Non aggiungo altro, perdetevi da soli fra le pagine e le immagini del suo blog! http://ausiliapedala.blogspot.it  ...
Alla tua bici manca solo il cavatappi! … E chi ha detto che non l’ha?

Alla tua bici manca solo il cavatappi! … E chi ha detto che non l’ha?

Amico 1: “Va che bolide! E’ tutta in carbonio, super leggera… e che colorazione!” tutto tronfio. Amico 2: “Caspita che bell’acquisto. Proprio una bella 29.”, inginocchiato di fronte al mezzo mentre regge la bici al manubrio. Amico 1: “E’ pure single speed così mi ci faccio la gamba.”, saltella l’altro tutto eccitato. Amico 2: “Eh vedo… stica. Alla tua bici manca solo il cavatappi!”, rialzandosi. Amico 1, con sorriso malizioso : “E chi ha detto che non l’ha” indicando il fondo del carro sposteriore. Amico 2: “E allora che aspetti! Offri da bere!”   Ah, giusto per la cronaca la bici è una Intense Hard Eddie...
E poi un giorno togli il cambio… E la tua goduria cambia: SINGLESPEED!!!

E poi un giorno togli il cambio… E la tua goduria cambia: SINGLESPEED!!!

PREMESSA: Si, lo so, FORSE non ci vai dappertutto e FORSE è limitante in alcuni casi/contesti, ma perchè non provare? ANTEFATTO: sono sempre stato un sostenitore delle front, soprattutto dopo essere tornato all’acciaio ed essere passato alle 29 pollici, ma per necessità ho dovuto affiancare alla mia front una full da 26; non mi ci trovo male, anzi, innegabile che forse per giri in montagna o più “freeride” sia anche più divertente, ma per me forse a volte meno soddisfacente. Questa seconda bici però mi riaccende un vecchio tarlo, anzi due, e mi da la possibilità di pimpare la mia bici togliendomi questi tarli, ma andiamo per “fasi”… FASE 1 : SINGLESPEED!!! Ok, la moto da cross (così chiamo io la mia biammo) mi da la possibilità di provare quel tarlo che mi perseguita da tempo e si chiama singlespeed. Aggancio la bici al mio cavalletto da lavoro e inizio a smontare pezzo per pezzo il cambio, le pedivelle e il pacco pignoni L’idea e quella di non spenderci soldi, voglio sfruttare una vecchia doppia a cui ho rotto alcuni denti della corona esterna “parcheggiandola” su di un sasso, quindi limo i denti esterni con la mola e sfrutto il 26 della corona interna. Non essendo la mia bici di movimento centrale eccentrico, al posteriore per tendere la catena sfrutto un tendicatena , pignoni e spessori per il pacco che avevo acquistato tempo fa per un recupero di una bici vecchia e che in realtà non ho utilizzato. Il risultato è questo:   Poche pedalate, davvero poche e la scimmia mi monta sulle spalle…   LA BICI MERITA DI...
[ Rear Video ] Parco Naturale Monte Fenera – Dal Monte Calvario a Boca

[ Rear Video ] Parco Naturale Monte Fenera – Dal Monte Calvario a Boca

Uscita mista questo week end : chi al Devero, chi a Pogno, chi alle Rive Rosse, chi da altre parti, chi non poteva e chi avendo poco tempo gironzola nella tana. Ancora nel Parco. Ancora cinghiali. Ritrovo ore 8.30 a Borgomanero e siamo io, Mattia, Claudio e Daniele (nuova entry che si è aggregata per fare un giretto). Il Parco è troppo comodo quando uno non vuole spingersi per l’Alto Vergante e alle pendici del Mottarone, permette di arrivare velocemente a Castagnola percorrendo la jeepabile che transita per Chepoli e si lascia alla sinistra Molino Ciotino (sentiero 790 / 795). Oddio, velocemente è un eufemismo conoscendo le mie abilità di scalatore ma in tempi comunque brevi giungiamo alla vetta del Monte Croce (Tre Croci di Castangola) dove, a farci compagnia, troviamo un gruppo di 5/7 cinghiali che scorazza via lungo la riva che sovrasta il sentiero 798. Da la su, belli seduti sulle panchine ammiriamo le ‘vette’ e il cielo grigiasto che sovrastra la Valsesia e il Borgomanerese. Attaccati agli alberi che portano alla cima e anche alle tre croci, tante bandierini dell’italia. Qualche tempo fa vi è stata la celebrazione degli Alpini caduti in guerra (se non erro). Daniele è un ex cross-countr-ista che si difende tutt’ora, anzi tra tutti è quello che sembra più allenato. Bene, siamo messi proprio bene. 🙂 Per fortuna che gli piace chiaccherare quindi spesso lo si ritrovava fermo a parlare con chiunque fosse a bordo strada. Abbandonate le panchine viaggiamo sulla cresta e scendiamo lungo il sentiero 777 che alla chiesa di San Bernardo diventa un single track ma ovviamente noi non ci...