Sentieri Pelosi (e scassati)

Sentieri Pelosi (e scassati)

Un weekend di metà Settembre. Voglia di un giretto easy per far ripartire le gambe dopo le ferie. Viene proposta una salita+discesa dalla Pelosa. Io amo la Pelosa, dalla cima ci sono 4 diversi sentieri per scendere: quello praticamente DH/FR, uno Enduro, un altro Enduro che si collega poi alla discesa del XC, e un altro ancora che passa tra le vigne. Il mio preferito è l’Enduro+XC, ma stavolta lo usiamo per salire e scendiamo da quello Enduro sul “retro”. Tutti belli poser, come da richiesta di Alfri che voleva fare qualche foto. Il sentiero Enduro sul retro l’ho fatto solo una volta, mi ricordavo che era bello tecnico ma fattibile, peccato che non c’erano ancora state le incessanti piogge estive: un disastro!! La parte più tecnica è rimasta solcata da un canaletto che invita la ruota anteriore a finirci dentro, l’acqua ha portato via un sacco di terra esponendo radici su radici che ti aspettano minacciose. Qualcuno ci prova con successo, qualcuno ci prova senza successo, qualcuno non ci prova neanche 😀 E’ stato un giretto easy, neanche 20km, spingendo la bici per buoni tratti ma in puro stile Wildpigs: ca**ate & ignoranza!! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 17.99 Km Altitudine massima 656.4 mt Altitudine minima 319.8 mt Dislivello positivo 457.54 mt Dislivello negativo 453.34 mt Informazioni sulla traccia: Breve giro con salita (scassata) e discesa (scassata) alla Pelosa. In salita una buona parte e da fare a spinta e la discesa, già abbastanza tecnica, è stata resa ancora più difficile dalle abbondanti piogge. Molto divertente anche fare in discesa il tratto della salita, anche questo però...
Battesimo a Pogno!!

Battesimo a Pogno!!

Buongiorno Cinghiali!! Dopo lunga e trepidante attesa, finalmente è arrivato il giorno: la mia prima volta a Pogno!!   Non stavo nella pelle e non vedevo l’ora di vedere e provare “live” questo famoso Canalone. Alla fine tra Wildpigs e simpatizzanti eravamo una decina, così la risalita è stata molto relax, chiacchierando e sparando ca**ate. Arrivati nello spiazzo da cui parte la PS3 (Canalone) ci si prepara con ginocchiere, caschi, maschere, pressioni gomme, ecc. Inizia a salirmi l’ansia. Parto per secondo (spinto dagli altri) dietro ad Albi per avere un buon punto di riferimento, visto che conosce la PS meglio di casa sua. Pronti via trovo subito un drop su cui stacco già entrambe le ruote seguito subito da un tratto con radici. Ho l’adrenalina al posto del sangue. Cerco di stare il più possibile dietro ad Albi, qualche errore da pivello, scivolo una volta, mi schianto una seconda volta ma mi rialzo e riparto. Non le cadute o la paura mi hanno fermato, ma gli avambracci: tra leve freno posizionate male e il fatto di esser teso come una corda di violino, da metà discesa i miei muscoli sono diventati di ghisa e non riuscivo più a guidare nè a frenare. Ultimo pezzo a piedi per evitare di fare ca**ate, arrivati in piazza Teo ed Albi mi guardano e dicono “Pol ma stai bene? Cazzo tremi tutto!” Il mix di tensione e adrenalina mi ha giocato un brutto scherzo; ça va sans dire, mi son fermato a una discesa 😛 A casa ho poi riguardato le clip della GoPro: cacchio che figata, il tempo di assimilare l’esperienza e voglio...
EXPOBICI: la fiera ai tempi di internet

EXPOBICI: la fiera ai tempi di internet

Premessa: buona parte di quello che mi interessava di Expobici 2014 lo avevo già visto e “studiato” su internet. Domanda: ha ancora senso visitare una fiera che presenta quanto già è stato presentato in rete? Risposta: assolutamente si. E ora vi dirò perchè secondo me ne vale ancora la pena. Per cominciare, come ho scritto, buona parte di quello che mi interessava lo avevo già visto, non tutto. inoltre ho potuto vedere cose che non sapevo neanche esistessero e che mi hanno colpito molto, vedi componenti, accessori, e anche qualche bici, anche di marchi noti, che in realtà nella rete passano un pò in sordina. Si, perchè spesso si parla del modello top di gamma, spesso irraggiungibile, ma non si parla delle “sorelle minori”. E in fiera ci sono. Ma non è (solo) questo il motivo principale: io sarò atipico, ma sono ancora uno di quelli che le cose vuole vederle. E qui le vedi, hai modo di “capire” le misure, di confrontare i modelli e soprattutto chiedere. Si perchè poter parlare con le persone che quelle bici e quei componenti li distribuiscono è un valore aggiunto. Ora penserete che “ovviamente chi vende quel prodotto non sarà del tutto sincero e mai dirà che quel prodotto non è perfetto”. Giustissimo, ma siamo sicuri che invece la rete sia completamente onesta? Io credo che il poter toccare con mano  stemperi ogni eventuale bugia, e che comunque ponderare l’ottimismo di un distributore sia meglio che dover filtrare il possibile giudizio di un perfetto sconosciuto che probabilmente mette anche il proprio gusto nella recensione (ad esempio, son sicuro che se io vi dicessi...
Addio estate, l’ultima pedalatina con te

Addio estate, l’ultima pedalatina con te

Correva agosto… correva, correva, correva… Tanto che quasi non si è visto! Mancano 2 giorni alla ripresa del lavoro e del solito tram-tram e io ho il pomeriggio libero e decido di uscire in bici da corsa con mio cugino per un giretto intorno al Lago d’Orta. La giornata è stupenda : non piove !!!! Saliamo così allegramente immersi in chiacchere verso Armeno per poi scendere verso Omegna lontani dal traffico del lungolago. Giunti qui mini pausa per scattare 2 foto e subito si riparte alla volta di Cesara, San Maurizio e casa. Come pedalatina del risveglio ci è stata tutta e in un paio d’ore ero pronto a mettermi ai lavori di casa. L’indomani avrei dovuto uscire in Mtb con gli altri ma non ho fatto i conti con le mie gambe e seppur mi reggessero non sarebbero sicuramente bastate. Prossimo giro, altro regalo. Per intanto bye-bye estate!!! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 50.84 Km Altitudine massima 540 mt Altitudine minima 294 mt Dislivello positivo 1028.5 mt Dislivello negativo 1046.5 mt Informazioni sulla traccia: Giro del lago d'Orta con partenza e rientro a Borgomanero; Giro con la variante alta che ci porta sotto Armeno per poi scendere verso Omegna. Sul percorso diversi punti d'acqua. Ideale per: cycling Classificazioni: Registrato con GPS, Duro, Strada Scarica GPX Percorso su...
“Fuck The Weather” Ride

“Fuck The Weather” Ride

Buongiorno Cinghiali!! Come tutti voi ben saprete (in particolare i cinghiali del nord Italia) è stata un’estate calda e asciutta……. Il sottoscritto sognava uscite epiche ogni weekend, che sono state ridimensionate in epiche lavate per pisciare i cani. Ma il vero cinghiale sente il richiamo e si organizza questo “Fuck The Weather Ride” ad inizio agosto: “Sì, noi ce ne sbattiamo e andiamo comunque” “il vero spirito della MTB”… Ma in realtà è stato il tempo che ha fot**to noi, dato che la mattina si è scatenato l’inferno idrico. Ma io non demordo e propongo di riprovarci il weekend successivo. Il meteo minaccia, ma noi non ci facciamo spaventare: 4 temerari cinghiali sono decisi ad andare sul Monte Zeda! No scusate, 2 decisi ad andare sul monte Zeda, gli altri due starebbero in zona. Scusate di nuovo, 3 cinghiali decidono di andare in giro per l’Alto Vergante, uno è disperso. Si parte (con una buona oretta di ritardo sulla tabella di marcia + sosta in gastronomia per farsi preparare dei panini) si sale chiacchierando amabilmente su asfalto, diverse pause che tanto non abbiamo fretta e quando arriviamo sullo sterrato (dalla cappella del vago in poi) si inizia a vedere gli effetti delle incessanti piogge con sentieri distrutti e scavati, terreno colloso che ti distrugge le gambe, piede a terra ogni due per tre… Come se non bastasse, al sottoscritto iniziano a presentarsi evidenti segni di una crisi di fame (Reminder per il futuro: colazione abbondante alle 6 di mattina non sufficiente a tirare fino alle 14 per pranzo) ma dico “no ca**o, arriviamo dove saremmo dovuti arrivare (Monte Cornaggia)...
Maremma e dintorni in bici

Maremma e dintorni in bici

Amici cinghiali buongiorno. Ormai le vacanze sono finite da un pezzo, e ci troviamo qui a raccontarvi nuove avventure, nuove pedalate o nuovi pensieri a due ruote. Oggi si parla di Maremma toscana e di piste ciclabili toscane. Campeggiando per qualche giorno nei pressi di Castiglione della Pescaia, avendo biciclette al seguito e non essendo straappassionati di mare e spiaggia, un giorno si decide di andare a visitare il Parco Naturale della Maremma, nei pressi di Alberese (GR). Mancata per mezz’ora la prima partenza della giornata per visitare il Parco, notiamo nei pressi dell’Info Point un noleggio bici per eventualmente dirigersi verso Marina di Alberese e la relativa spiaggia (ammetto di averci provato in auto, ma la coda per accedervi mi ha fatto desistire). Quindi che facciamo? Noleggiamo una bici e andiamo a Marina? Ma no, abbiamo le bici in campeggio e andiamo a noleggiarle? Ah, guarda, c’è anche un tandem!! Dai, dai, proviamo il tandem! E tandem fu! A parte i primi metri di assestamento in sella, poi si fila via lisci, divertenti e amiranti il paesaggio maremmano che regala intense emozioni. E filiamo via lungo la pista ciclabile (credo intorno ai 7/8 km) che ti porta al mare tra campi, distese aride ed aniamli varie. Un percorso veramente costruito e tenuto bene, che ti fa assaporare la Maremma a passo lento, senza alcun rumore intorno, passando da pascoli a viali sotto i cipressi in tutta tranquillità. Veramente bello e da fare: ve lo consiglio! Ah, è poi seguita la visita al Parco e devo dire: wow, fighissimo. Soprattutto il sentiero sterrato (da leccarsi i baffi) che ti...