A spasso con gli ‘Erbis’

A spasso con gli ‘Erbis’

Non capitava da un pò di pedalare con due fratelli che seppure nati lo stesso giorno sono così diversi e per certi aspetti così Stanlio e Olio. Il giro è semplice, grossomodo un risveglio dal torpore della troppa lontananza dalla bici, così mi faccio trasportare da loro che qualche chilometro l’hanno già macinato. La zona è quella che lambisce la solita Maggiora ma stavolta sconfinando in quel che sono i sentieri del Boca e quindi Cavaglietto. Per circa una 30ina di chilometri ci siamo scambiati battute, prese per il culo e mangiati con goduria la banana secca offerta gentilmente da Fabio. Come??… eh si, io mi son sparato anche due aranci! Che domande, certo che avevo fame 🙂 La traccia sotto riportata è stata pulita perché in realtà abbiamo anche fatto diversi sentierini che non avevamo mai battuto giusto per capire dove sbucavano. Chissà un giorno magari ve li proporremo. P.S. Diario di bordo del capitano: Erby si gode il single-speed; La bici di Fabio mi pare pesare più della mia; Per quel che mi riguarda: mai mangiare senza mani un arancio in mezzo a quei due, rischio di cadere. Please upgrade your browser Lunghezza percorso 25.64 Km Altitudine massima 519.25 mt Altitudine minima 312.09 mt Dislivello positivo 464.61 mt Dislivello negativo 471.82 mt Informazioni sulla traccia: Semplice e tranquillo giro per fare la gamba Ideale per: mountain bike Classificazioni: Pianura, Offroad, Collina, Sterrato / Sabbioso Scarica GPX Percorso su Tripkly...
Solitario nella notte va…

Solitario nella notte va…

Partiamo dal quando : un tranquillo, calmo e rilassato giovedì sera. Dove: Miasino Destinazione: Mottarone E’ così che ci si ritrova a pedalare in tanti, siamo in 9, tutti armati di luce, vestiario aggiuntivo, cena al sacco. Inutile dire che il mio sacco era bello abbondante :-p Guidati da Danilo ci infiliamo lungo strade nuove e conosciute per poi iniziare l’ascesa che mi vede arrancare. Perfetto, era giusto quello che volevo, rimanere nelle retrovie per poter scoreggiare allegramente. Sta di fatto che di fenomeni flatulenti non c’è stata traccia così ho potuto godere della compagnia di chi si staccava dai fuggitivi per fare quattro parole. Ammetto che la mia forma fisica quest’anno fa pena e arrivare in vetta è stata dura, MA, c’è sempre un ma, l’ho fatta tutta e questo è quello che conta. Ad un certo punto, quand’ecco che la strada spiana il “caronte” Danilo fa un cenno con la mano: ‘si taglia a sinistra’. Questo sentiero non lo conoscevo e tornerò sicuramente a farlo di giorno perché molto bello; offre alcuni scorci per la verità forse più suggestivi nel silenzio della notte ma molto molto bello. Giunti all’alpeggio leghiamo i cavalli chi alla staccionata, chi a terra e poi mani nello zaino per prendere nell’ordine abiti asciutti e panozzi. Gnam, gnam, stronzata, gnam, ah ah, gnam, altra cagata. Si riparte e questa volta poco dopo ecco l’asfalto abbandonato per fortuna molto velocemente in favore del sentiero dove passa il ‘trial del Motty’. Scendi scendi, scendi ed eccoci ad Armeno e da qui a Miasino lungo dolci sentieri di campagna. Cosa dire?? Piacevole giro e assolutamente da rifare!...