Test bike

Test bike

Amici volete un consiglio? Se un giorno dovessero fare un test bike vicino a casa non andateci assolutamente, é una trappola, tornerete a casa con mille pensieri in testa…Perché vi dico questo? È quello che é successo a me  qualche domenica fa a pogno al gufi day, sono andato con la sola intenzione di provare sta famosa nomad santacruz 27,5 e alla fine mi sono trovato a provare bici su bici, 29″ 27,5″ fatbike, enduro, allmountain, qualsiasi marca e modello…grande giornata direte voi…e invece no dico io, sono qui che penso e ripenso a tutte le bici con mille idee intesta e ogni minuto ne spunta una nuova, é come se avessi su una spalla un angioletto che mi dice:” albi stai calmo la tua bici va benissimo, non é il caso di cambiarla”, mentre sull’altra ho tutte le bici provate che mi dicono: ” compra me, no me ,no me………” E io cosa devo fare a questo punto? Fino ad ora le 29″ da enduro non mi attiravano, invece devo ricredermi, però la nomad che bella che é, anche la jekyl nuova con la lefty niente male….ahhhhhhhhhhhh basta non ne posso più, adesso vendo la bici e mi do al burraco così non ci penso più… Solo di una cosa soco sicuro, di essere confuso…provo continuamente a convincermi che è stato tutto un brutto sogno ma non ce la faccio, riaffiorano i ricordi di quelle discese in sella a tutte quelle bici spettacolari e mi gaso di nuovo ricominciando a pensare di cambiare bici….In più se la mia ragazza dovesse solo sentire i miei dubbi sul sostituire la...
SolaRoad

SolaRoad

Buongiorno a tutti i cinghiali. aperte dove è nata la prima pista ciclabile al mondo con i pannelli solari incorporati? Naturalmente in Olanda, in una cittadina a nord ovest di Amsterdam. Trattandosi di un progetto pilota, la corsia “solare” è lunga solamente 230 metri. La SolaRoad è il risultato di una stretta collaborazione tra settore privato, governo e mondo accademico: si compone di moduli in calcestruzzo della grandezza di 2,5 x 3,5 m. Le celle solari sono montate unidirezionalmente al di sotto di un vetro temperato, spesso circa 1 cm. Al momento non ci sono panelli solari sull’altro lato della carreggiata, nel teatino di scoprire quale “strato” di vetro sia migliore. L’idea è quella di utilizzare in futuro l’energia prodotta dai pannelli per garantire l’illuminazione stradale, semafori e perché no, anche auto elettriche. Visivamente, la SolaRoad sembra un pannello in vetro di cottura di una stufa elettrica, ed è dotata di una superficie particolare che crea attrito cosicché i ciclisti non avranno problemi a stare in carreggiata. E’ stato poi aggiunto un rivestimento inclinato per far scivolare via lo sporco quando piove e mantenere, così, la superficie pulita, consentendo la massima esposizione alla luce solare. Certo, si tratta di un progetto molto costoso e ancora tutto da sviluppare, dato che non potendo essere orientati verso il sole, i pannelli saranno meno efficienti di quelli posizionati sui tetti (circa il 30% di energia in meno prodotta). Ma è anche vero, che, data la velocità del progresso tecnologico, questi costi potranno diminuire di molto. E poi se non ci si prova, non ce la si farà mai! E bravi sti...
Ritorno alle origini ma ancora più social

Ritorno alle origini ma ancora più social

C’era qualche tempo fa un gruppo di amici che girava in bici e che decise di mettere su un piccolo blog per parlare delle loro avventure… E c’è ancora! Siamo nati per scherzo, per gioco e per passione. La passione che in tre anni ci ha spinto a raccontarvi quasi ogni giorno qualcosa relativo al mondo delle due ruote e che ci ha portato ed essere conosciuti per i nostri modi di fare goliardici e a conoscere un sacco di amici, virtuali e non. Tra il mare di siti di settore a cui stiamo sulle balle perché ci vedono come rivali (ma dove!?!?!?! Continuate pure a vendervi che noi continuiamo a raccontare una passione 😉 ), associazioni che ci guardano solamente perché “possiamo tornare utili”, persone che ci contattano chiedendo quanto possiamo pagarli per scrivere articoli per noi (grazie, ne facciamo anche a meno), beh… ci siamo un pò stufati e vogliamo ribadire che ‘noi siamo noi’, non il canale di qualcuno! E’ proprio per questo motivo, il piacere  di fare e raccontare le cose semplici,che oggi ci spinge a fare, se volete chiamarlo così, un cambio di rotta per tornare a quello che eravamo un tempo: un gruppo di amici ma con un sacco di nuove conoscenze, voi lettori, voi amici, voi compagni di uscite. Non vogliamo abbandonarvi, che avete capito!!! Continueremo a raccontare quello che ci colpisce di questo settore, magari con meno articoli ma fatti meglio, perché NOI agli amici raccontiamo quello che realmente ci colpisce. Continueremo a raccontare di noi, del nostro bellissimo territorio e delle nostre divertentissime scorribande. Continueremo a raccontare di voi e con voi se vi...
Noxon bike

Noxon bike

  Ciao a tutti belli e brutti, iniziamo con una battuta vecchia come me 🙂 va be…. Oggi vi parliamo di una ditta Italiana che produce componenti per mtb, la NOXON BIKE, li abbiamo conosciuti alla mitica 24h di finale ligure quest’anno e non so per quale motivo gli siamo stai simpatici..bah strana sta gente… Gli abbiamo fatto qualche domanda sulla loro azienda e loro molto gentilmente ci hanno risposto, diciamo che non è stata la classica intervista dove ci si trova uno di fronte all’altro e si parla, diciamo che ci è venuta in contro la tecnologia, una bella mail con le domande e via 🙂 Da dove arriva il nome Noxon? Il nome Noxon?? pura fantasia! a noi ricorda le nostre più belle raidate in sella alle nostre Noxon Bike! Chi sono i componenti di noxon? In Noxon siamo solo 2 matti! Appassionati di mezzi due ruote in tutte le loro forme, e ciò ci rende molto legati al lavoro che facciamo perché lo facciamo con passione! Lavorare divertendosi è piacevole ma  rischiamo di non smettere mai,spesso anche la sera o nei week end in giro per l’Italia con lo stand e la squadra XC ed Enduro. Di cosa vi occupate? Principalmente noi produciamo ruote da MTB, La nostra mission è fornire ai nostri clienti le migliori ruote da Cross country ed Enduro che abbiano mai usato, al giusto prezzo, con un prodotto Made in Italy. Ci occupiamo principalmente di prodotti di alta gamma, roba seria insomma, per Cinghiali e Non! Quale è la vostra forza? Qualsiasi nostro prodotto nasce dalla nostra esperienza sul campo e viene sempre accuratamente...
[Sensazioni] Ritorno alle origini del mio mountinbaiching (viaggio tra antico e moderno)

[Sensazioni] Ritorno alle origini del mio mountinbaiching (viaggio tra antico e moderno)

E’ sabato. Il giro di messaggi insulti immotivati, ma sempre ben accetti tra cinghiali, per organizzare il giro nei giorni precedenti non c’è stato. Ma non mi stupisce: di molti sappiamo i vari impegni di questo periodo, gli altri viste le piogge torrenziali di questi giorni non usciranno. Io ne approfitto per un giro con la quasi nuova fat. Il mio scopo? girare a scazzo e trovare più fango possibile! E’ da tempo che non esco solo, adoro il branco, ma ogni tanto mi piace pedalare con me stesso. All’inizio della mia passione o uscivo con Cri o uscivo da solo. E a volte serve. Pianifico un ritorno alle origini farcito di modernità, e come lo faccio? Mischio diverse cose: esco con la fat, che pur essendo una bici moderna è essenziale e semplice e non leggera: come le bici che avevo in origine; porto con me la musica come facevo in origine per non pensare alla mia “sofferenza” del non aver fiato, ma questa volta la musica la spara un boombotix e la motivazione è che…. non voglio farmi impallinare dai cacciatori!!!; I miei pedali sono flat… ma le mie scarpe non sono da ginnastica e hanno presa! Tutto questo vi sembra tirato per i capelli come ritorno alle origini? Bene, ora recupero: giro a c@22o per sentieri dietro casa senza sapere dove sto andando!!!!! Si parte, pedalo in semplicità, affronto tratti di salite che mi invogliano… Per poi tornare indietro quando mi accorgo che sono strade senza uscita, svolto a caso in base a quanto mi “attrae” il fondo dell sentiero. Più è allagato più mi invita ad...
Capita che una domenica mattina….

Capita che una domenica mattina….

Capita che una domenica mattina ti svegli con una voglia.... una strana voglia...sei nel letto.... la pace domenicale... il vicinato che dorme ancora e non fa rumore... il tepore delle coperte.... la tua donna a fianco..... COSA CAVOLO AVETE CAPITO!!! QUESTO E' UN BLOG DI BIKERS...PER QUELLE COSACCE RIVOLGETEVI AD ALTRI SITI, NOI SIAMO CINGHIALI, NON MAIALI!!! AHAHAHAHAHAHAH!!! Ricominciamo: Capita che una mattina di una domenica autunnale ti svegli con la voglia di saltare in sella alla tua bici, di farti un paio d'ore tra i boschi respirando l' aria fresca e quell' odore di autunno che solo chi va in MTB sa di cosa sto parlando. Ti vesti, fai una colazione sostanziosa ma leggera e poi con “grinta rilassata domenicale” vai verso la tua metà... la MTB!!! Più ti avvicini e più i tuoi sogni iniziano ad infrangersi.....la gomma....la gomma …. la gommmabucaaaaaaaaataaaaaaaaa!!!! nooooooo!!! (segue lo sfogo nervoso da leggere veloce e tutto d' un fiato) E' domenica....fotttu....ma domenica, dove c.....zzo la trovo una camera d'aria per ripararmi la bici con la rapidità di un pitstop da formula1 visto che è già tardi e devo rientrare prima delle 12:00 perchè altrimenti le lasagne della suocera si raffreddano e tutta la famiglia ti darà del ritardatario giocherellone della cippa che a quasi quarant'anni fai ancora il ragazzino che gioca con le biciclettine.... dove c...zzzoo la trovo una camera d'aria??? SOLUZIONE!!! Schwalbe ha immesso sul mercato una bellissima “macchinetta”, un distributore automatico di camere d' aria.... la soluzione!!! Al costo di pochi euro vi risolverà l'annoso problema chiamato “gommabucadidomenica”. Personalmente ne ho visti pochi in giro, solo nelle località turistiche...