I gemelli per i ciclisti

I gemelli per i ciclisti

Buogniorno cinghiali! Quando mi sono sposato io non li ho trovati, altrimenti sarebbero stati miei! Girovagando per la rete ho trovato questa immagine e ho pensato subito a tutti i bikers. Pacchiani o li indossereste?
Scarpe da città per SPD

Scarpe da città per SPD

Buongiorno amici cinghiali! Siete degli irriducibili degli SPD (dei pedali a sgancio in generale)? Li montate anche sulla bici da passeggio/città/lavoro/fixed ma vi sentite obbligati a portare delle scarpe di ricambio nello zainetto perchè non non vi va di indossare tutto il giorno le scarpette tecniche? Fate bene 🙂 Ma ad aiutarvi ci pensa DZR con le sue urban shoes, ovvero delle sneakers come tante altre, ma con la predisposizione  per le tacchette. Vi lascio con alcune foto e con il link al sito, dove troverete anche prezzi e modalità di acquisto. Buone pedalate urbane cinghiali!  ...
[SENSAZIONI] Brevemente in singlespeed

[SENSAZIONI] Brevemente in singlespeed

Buongiorno amici! E’ venerdì, classico scambio di messaggi farciti di parolacce per organizzare l’uscita. Tutto questo arricchito da un tempo delle balle e pioggia incessante. Stranamente ho voglia di uscire ma non troppa. Non siamo in tanti, il tempo taglia le gambe un pò a tutti anche se pare che domani sarà bello. Alby mi scrive un deciso “non lavoro, esco anche se piove” che mi convince a uscire, anche se come tutte le belle principessine dico che avrei confermato la mattina stessa (tanto mi sveglio presto). Ed eccoci al sabato, scrivo agli altri che però, essendo giovani, non come me che son vecchio (e dentro anche più che fuori)han fatto serata e decidono di uscire in tarda mattinata. Io desisto, non ho voglia di aspettare ma un giretto lo faccio volentieri. Ma proprio una sgambatina da poco. Sono solo. Sono romantico. penso che voglio fare poco ma innamorarmi. Prendo la singlespeed e sono sicuro di tornare a casa con gli occhi a cuoricino. Parto, si sala dalla Cumiona, si arriva allo sterrato, grande fangazza e prime salite. Parlo con la mia bici, sento le gambe che spingono per resistere alla gravità che in salita porta indietro. Mi sporco, pedalo, canto e sorrido. Dopo pochi chilometri sono ad un bivio. Giro lungo o giro breve? Normalmente vincerebbe il lungo, ma oggi va così, son contento e mi basta poco: giro breve! Devio di pochi metri per arrivare al punto panoramico: mi perdo con lo sguardo che punta all’infinito. Accarezzo quella semplice bici senza ammortizzatori e senza cambio, torno indietro e mi butto in un sentiero spaccato e che definire infangato sarebbe...
[Blog] Mi & Ti

[Blog] Mi & Ti

Buongiorno amici cinghiali! Oggi parliamo con Milena e Tiziano, due cicloviaggiatori coi fiocchi che hanno già pedalato e “vissuto” molte avventure. Parlando con Tiziano del più e del meno, ho scoperto delle loro frequenti esperienze su due ruote. E l’articolo ne è la classica conseguenza. Ecco chi sono Mi & Ti! 1) Buongiorno Milena. Innanzitutto, chi sono Mi & Ti? Ti> Mi! sta per Milena, la mia compagna. Ti! Sta per Tiziano Mi > mi&ti sta anche come mi e ti che nel nostro dialetto significa io e te. 2) Quando e se c’è, il motivo per cui è nata la passione per i viaggi in bicicletta? Ti> la passione della bicicletta è nata in me già dalla tenera etá! Ho corso come dilettante fino ai 21 anni, raggiungendo ottimi risultati. Mi> la mia passione per la bici e di seguito dei viaggi è nata tanti anni fa. Sono stata una discreta atleta ancora dai tempi della scuola, ho praticato atletica poi il podismo, facendo maratone in montagna, poi come quasi tutti i podisti, dopo anni di corse ed allenamenti, ginocchia e caviglie hanno detto stop!! Per cui sono salita in bici, per una decina d’anni ho fatto granfondo, di seguito nel 2003 ho scoperto le randonneè, ho partecipato a diverse di queste, la più lunga randonneè a cui ho partecipato nel 2005 Londra Edimburgo Londra in no stop, dopo averne fatte diverse sopra i 1000 km. Alla fine ho deciso di semi abbandonare queste competizioni e fare lunghi viaggi in bici con Tiziano , e alcuni con il nostro amico Enzo. Adoro la sensazione di sentirmi accarezzare dal...
LA bici senza raggi (e pieghevole) brevettata da un italiano!

LA bici senza raggi (e pieghevole) brevettata da un italiano!

Si  chiama Gianluca Sada, vive a Torino, ha studiato al politecnico e con i suoi studi è riuscito a creare una bici pieghe senza raggi, la Sadabike. Di cosa si tratta esattamente? L’obiettivo di questo progetto è quello di avere un ciclo con dimensioni standard ( cerchi da 26” ) ed al contempo avere un ridottissimo ingombro in fase di trasporto. Le ruote prive di raggi, il minimo ingombro in chiusura, il sistema di piegatura con un solo movimento, il packaging utilizzabile anche come zaino contenitore, sono le innovazioni di questo elaborato. Il punto di partenza di questa ricerca è rappresentato dallo studio dello stato dell’arte che parte da una panoramica sulla mobilità individuale urbana, per giungere, poi, alla bicicletta pieghevole. Si è adottato un sistema di ancoraggio delle ruote composto da piccole rotelle supportate dal telaio e da specifici dispositivi di serraggio rapido. Esse permettono di piegare la bicicletta in modo semplice e veloce, così da renderla trasportabile come bagaglio in un comune mezzo di trasporto. Sono state investigate le caratteristiche dei componenti sia del telaio che del cerchi ruota, ed è stato analizzato il comportamento delle stesse durante l’applicazione dei carichi ( analisi di interferenze e FEM ). In conclusione il progetto può aprire la strada ad un nuovo sistema di mobilità fuori dai classici schemi, ampiamente fruibile e facilmente trasportabile. Lo stile personale e l’estrema versatilità di utilizzo danno dinamicità alla tradizionale bicicletta, oggetto sempre più richiesto in un’ era ecosostenibile. Il progetto è interessante e sta cercando finanziamenti. Sicuramente bello vedere che l’orgine di questa innovazione sia italiana, vi lascio alle immagini e ad un video...
Cose Ciclabili

Cose Ciclabili

Buongiorno amici cinghiali! QUESTO ARTICOLO E DICHIARATAMENTE IRONICO…. ma anche no 🙂 Poco tempo fa ho fatto un bellissimo giro con tutta la famiglia sulla ciclabile del lago di varese. Ammetto che non frequento molto le ciclabili ma che l’ho molto apprezzata e che mi auguro aumentino sempre di più in tutta Italia. Però il pedalare lento (con la mia amata singlespeed) col carrellino al seguito mi ha fatto osservare molto e mi ha fatto fare delle analisi, ed eccomi qui a sottoporvele: La Pininfarina verde del distributore di benzina è indubbiamente la padrona della ciclabile O moltissime persone pedalando aumentano improvvisamente di dimensione, oppure il concetto “bici della tua taglia” non è propriamente recepito da tutti. Chi noleggia le bici invece non conosce il concetto di MANUTENZIONE Gli stranieri (e ce n’erano) leggono le cartine poste lungo il percorso. Gruppi di giovani italiani lungo il percorso le cartine le arrotolavano con precisione chirurgica. L’anziano con bici da strada in acciaio e vestiti in lycra anni settanta/ottanta è un esemplare per niente raro. e non è antico, ha stile! Mamma che pedali guardando indietro, tuo figlio non è in pericolo, sei tu che sei un pericolo per gli altri! Hai mai pensato di metterlo davanti e pedalare tu alle sue spalle? 🙂 Tutte le Bianchi Thomisus che credevo “estinte” corrono invece felici sulla ciclabile! Che bella cosa ne sono felice!!1! Il caschetto, questo sconosciuto (e devo ammettere che anche io questa volta…) Insomma, la ciclabile è un luogo mistico, molto distante dai sentieri che normalmente amiamo pedalare, ma che ho capito può regalare emozioni...