[EVENTI] Pedalar… Mangiando! (in Valsesia)

[EVENTI] Pedalar… Mangiando! (in Valsesia)

Buongiorno amici cinghiali! Si terrà sabato 5 luglio un divertentissimo e gustosissimo pedalar mangiando in quel della Valsesia! Spostandosi sulla pista ciclabile che da Scopello va ad Alagna, sarà possibile pedalare un percorso accessibile a tutti con diverse stazioni enogastronomiche. Ottima iniziativa degli amici di Sport in Valsesia! Ecco qui il programma, i costi e i contatti: Una allegra pedalata in compagnia del Team Valsesia Sport con deliziose tappe enogastronomiche, buona musica e tanto divertimento!!! Da Scopa a Scopello a Piode e ritorno   Programma: Ore 9.30 Ritrovo presso il campo sportivo di Scopa e iscrizioni Ore 10.30 aperitivo a Pila Ore 13.00 pranzo in località Piane Ore 15.00 dolce, caffé e bicchierini in frazione Chioso Ore 17.30 fino al tramonto al campo sportivo di Scopa aperitivo in musica con dj Ciano Quota di iscrizione: Dai 7 ai 15 anni 20,00 euro Dai 16 anni in su 25,00 euro La quota di iscrizione comprende il kit stoviglie, tutti i cibi e le bevande offerti nelle varie tappe e l’accompagnamento di un nostro maestro mountain bike Le iscrizioni sono aperte sin da ora e chiuderanno il 30 giugno Equipaggiamento: Mountain bike propria (chi non la possedesse, potrà noleggiarla presso il nostro centro), casco e scarpe da ginnastica In caso di maltempo, la manifestazione potrà essere rimandata. Contatti: Centro MTB Valsesia Sport Scopello – Valsesia Tel. 327-0205317...
Interviewing Phil “Rough riderz”

Interviewing Phil “Rough riderz”

Ben tornati amici cinghiali, come state? Durante la 24h di finale ho incontrato Phil, un rider bello tosto percui ho deciso di farci due chiacchere. Ecco qui la versione in inglese e sotto quella in italiano! Hi Phil and thanks a lot for the interview, I met you at the 24h of Finale Ligure while you were doing a “wheelie” in front of your stand… I said “wow” and stopped there to chat a while. Please introduce yourself to our readers. My name is Phil Hall, I am 42 years old and I have been riding and promoting 4 wheeled “gravity biking” for the last 7 years. I am a paraplegic (wheelchair-user) after having a motorcycle accident whilst living in Tenerife back in 2003. Prior to that I had been doing downhill mountain biking on 2 wheels for just over 12 months. I think you’re doing a very useful thing, so when did you start thinking about making MTB riding available to disabled people? I loved my experiences of downhill MTB-ing prior to my accident, and I still wanted some excitement after recovering from my crash and returning home from hospital. However, all the sports I tried seemed to be missing the adrenaline that I needed. I then discovered “gravity biking” on a trip to America… and I loved it. So, during my flight home I decided to buy my own bike and start the Rough Riderz club, to encourage other people to try this amazing extreme sport. You are from the UK, and use your website (www.roughriderz.co.uk) to promote Taster Days, to get as many other people involved...
[SENSAZIONI] Quest’anno ho corso due Sellaronda Hero!

[SENSAZIONI] Quest’anno ho corso due Sellaronda Hero!

Buongiorno amici cinghiali! Aduna settimana dalla Sellaronda Hero, evento a cui abbiamo partecipato ma per il quale, come già detto, non eravamo pronti, mi trovo a parlarne ancora. No, non vi racconterò il tracciato, e come si è svolta la gara. Non vi allegherò neanche la traccia dato che il gps dopo 43 km è impazzito e ha iniziato a segnarne meno o a non segnarne più … Vi racconterò perchè ho corso due gare. Si perchè alla fine per me sono state due gare divise in 35 e 27 km. Ma andiamo con ordine… Partiamo il venerdì e sono stanco morto. Periodo impegnativo sotto il punto di vista dello sforzo e dello stress (fisico e mentale), molto meno impegnativo a livello di allenamento: non c’è stato allenamento, solo uscite brevi in compagnia. Il pomeriggio ritiro pettorali, merenda con strudel, bagno in piscina, partita e pasta al tonno. E la stanchezza si affievolisce ma non passa. La notte non riesco a dormire bene, per quanto non sia competitivo prima di ogni evento sono agitato e quindi continuo a girarmi e rigirarmi dicendomi “speriamo solo di resistere tutto il tempo, son proprio stanco, non credo di avere le forze necessarie” E così mi rovino la notte e il clima inizale dato che anche in griglia durante l’attesa ho questo chiodo fisso. Ho perfino gonfiato le gomme tubeless a tre (TRE!!!) atmosfere sperando di avere nei km iniziali, tutti di salita, una maggiore scorrevolezza. Chiodo fisso a salire, gambe che rispondono bene ma tu che nella testa ti dici “non ce la farò, troppo impegnativa, magari meglio spingere. E non ti godi...
Due amici attraverso l’America

Due amici attraverso l’America

Amici Cinghios vi riporto tramite l’amico Mauro Vanoli un’ impresa di ultracycling bella tostina… Quindi, senza troppo indugiare eccovela servita.   Non ho idea se il Recioto abbia contribuito quella sera nel rientro dall’Austria, ma è certo che non devi esser sobrio (o “a piombo”) per prender la decisione e presentarti al via della Trans Am, che detta così non rende l’idea ma, a farla breve, è una non-passeggiata da 6800km di asfalto (non storcete il naso voi cinghiali amanti del tassello, Paolo è uno di noi, di voi) e 65mila mt di dislivello, cifre che in molti non raggiungono in una stagione intera. Dicevamo del vino di Negrar, nel veronese, casa di Giorgio, amico di Paolo, amante di… ultracycling, insomma, quelli che non si fanno scappar la Rando dietro casa (o che vanno per l’appunto in Austria a mangiarsi passi alpini). E verosimile che quei due davanti ad altrettanti bicchieri abbiano dato libera uscita ai neuroni. Spesso le cose strambe nascono così, nella prima fase perlomeno. Poi arriva la razionalità, con un anno e rotti di culo (rotto) in sella per prepararsela una sfida simile. Uscite brevi, uscite lunghe, uscite insomma. Uscite a provar assetti, cambiando un manubrio, un’appendice, un nuovo borsello, la seduta più comoda e via discorrendo. Fino al 7 Giugno 2014, poi appuntamento-ritrovo sul presto ad Astoria, che è Canada. E il via. Una cartina, uno spot (quel baracchino di plastica arancione che invia impulsi gps e permette di esser localizzati), una bici e il proprio bagaglio, di esperienze (poeta che sono) e di stracci. Pochi stracci, che la gara prevede di esser autosufficienti e quella...
Quando ci vuole, ci vuole

Quando ci vuole, ci vuole

Ci sono cose che non serve rincorrere, non serve cercarle, fanno il loro giro fino a tornare. Quest’anno sono uscito poche volte in bici causa diversi impegni ma era da qualche giorno che la mia mente e il mio corpo bramavano un’ uscita: breve, lunga, bella, brutta… poco importava. Un’uscita. Così l’altra sera ce l’ho fatta! Un’ora di tempo per pedalare in solitaria, fare qualche sentierino, salire su qualche colle e poi rientrare. Non c’è cosa più bella. Nel caldo di questi giorni il sudore scendeva copioso dalla mia fronte e lo sforzo per salire mi toglieva il respiro e dipingeva il mio viso di un rosso intenso ma la mia mente era finalmente libera, le mie gambe erano convinte di poter dare di più dei 200 miseri km che ho accumulato, mulinavano senza sosta tanto da farmi pensare che davvero potessero fare quel che il corpo mi comunicava. Ero in uno stato di grazie, di desiderio e di appagamento. Così anche la mia spiccata attitudine a qualche sentiero scassato torna a bussare e mi dice “dai figliolo, scendi per quel viottolo li tutto scavato, vediamo se sei ancora in grado di tenere un pò di equilibrio schivando i rovi che si protendono a sbarrarti la via. Vediamo.”. E così faccio regalandomi un mini giro semplice ma completo: un pò di pianura, un pò di salitella e un discesino con cui testare il mio equilibrio. Ah, che bello. Aveva ragione il mio corpo: quando ci vuole, ci...